cultivar, o cultivar, sf. invar. Varieta botanica che e oggetto di coltivazione. \culto, sm. 1 Complesso delle ritualita con cui si esprime un sentimento religioso. ~ rito. 2 Nella teologia cattolica, complesso degli atti mediante i quali si rende onore a Dio. ~ liturgia. 3 Religione. 4 Rispetto, ammirazione quasi ideale per una persona. ~ stima. <> disprezzo. • culto dei genitori. 5 Adorazione, venerazione. ~ devozione. • culto della bellezza. sm. 1 worship, cult. 2 (religione) religion. lat. cultus,-us deriv. da colere venerare. \Culto dell'io, Il Romanzo di M. Barres (1888-1891). \cultore, sm. (f.-trice) Chi si dedica a una scienza o a un'arte. ~ studioso. <> ignorante. 2 Appassionato, amatore. ~ estimatore. <> profano. \cultro, sm. Coltello che veniva usato dai romani per uccidere gli animali che dovevano essere sacrificati. \cultuale, agg. Del culto, della religione. \cultura, sf. 1 Qualita di cio che e colto. 2 Insieme delle tradizioni di un popolo. ~ costumi. • cultura del Paleolitico. 3 Civilta. • la cultura del rinascimento. 4 Coltivazione. 5 Istruzione, formazione. ~ educazione. 6 Conoscenza, sapienza. ~ erudizione. <> ignoranza. • e una persona di eccezionale cultura. sf. 1 culture. 2 (istruzione) learning, education. lat. cultura, deriv. da colere coltivare, venerare. \culturale, agg. 1 Pertinente alla cultura. 2 Che favorisce la diffusione della cultura. agg. cultural. \culturalismo, sm. Vacua ostentazione di cultura. \culturalmente, avv. In modo legato alla cultura. \culture free test, loc. sost. m. invar. Prova i cui risultati non conseguono dal fatto che l'individuo appartenga a una data cultura. \culturismo, sm. Pratica regolare di cultura fisica per aumentare la massa muscolare e armonizzare il corpo. ~ body building. sm. body-building. \culturista, sm. (pl.-i) Chi pratica il culturismo. \cum grano salis, loc. avv. Espressione latina che significa "con un granello di sale". Indica la discrezione con la quale devono essere trattati affari delicati. \Cuma Antico centro campano del comune di Pozzuoli e Bacoli all'estremita occidentale dei Campi Flegrei. Fu colonia calcidese dal VII sec. a. C., cadde sotto il controllo sannita, prima di divenire alleata di Roma. Ancora presenti alcuni resti archeologici tra cui il tempio di Apollo e l'oracolo della Sibilla. \cumalina, sf. Lattone dietilenico che si ottiene riscaldando l'acido cumalico. \Cuman? Citta (213.000 ab.) del Venezuela, sul mar delle Antille. Capitale dello stato di Sucre. \Cumania Regione naturale dell'Ungheria, attraversata dal Tibisco e dal Danubio. \cumarico, agg. (pl. m.-ci) Dell'acido trans-2-ossi-cinnamico ottenuto per diazotazione dell'acido orto-amminocinnamico. \cumarone, sm. Liquido che bolle a 172° C. ~ benzofurano. \cumaronico, agg. (pl. m.-ci) Relativo al cumarone. Resine cumaroniche Polimeri ottenuti trattando con acido solforico il cumarone, i suoi omologhi e l'indene presenti in frazioni di catrame di petrolio o di carbon fossile. \Cumberland (Gran Bretagna) Penisola della Gran Bretagna, che si spinge nel mar d'Irlanda. \Cumberland (USA) Altopiano degli USA, negli Appalachi. Vetta piu elevata il Big Black (1.265 m). Cumberland Fiume (1.106 km) degli USA. Scende dagli Allegheny e confluisce nell'Ohio. \Cumbre Passo (3.842 m) delle Ande, tra l'Argentina e il Cile. \Cumbria Contea (491.000 ab.) della Gran Bretagna, al confine con la Scozia. Capoluogo Carlisle. \cumene, sm. Idrocarburo benzenico. ~ isopropilbenzene. \Cumiana Comune in provincia di Torino (6.182 ab., CAP 10040, TEL. 011). \Cumignano sul Naviglio Comune in provincia di Cremona (446 ab., CAP 26020, TEL. 0374). \cuminico, agg. (pl. m.-ci) Di un'aldeide, di un alcol, di un acido derivati dall'isopropilbenzene. \cumino, sm. Nome comune del Cominum cyminum o falso anice, un'ombrellifera erbacea annuale originaria dell'Asia, di modeste dimensioni, i cui frutti sono utilizzati in cucina come droga o per usi curativi. \Cummings, Edward Estlin (Cambridge, Massachussets 1894-New Conway, New Hampshire 1963) Poeta e romanziere. Tra le opere Tulipani e camini (1923) e La stanza enorme (1922). \cumolo ved. €cumulo€ \cumulabile, agg. Che si puo cumulare. \cumulare, v. tr. Mettere insieme, ammassare. v. tr. to combine. lat. cumulare. \cumulativamente, avv. Complessivamente. \cumulativo, agg. Comprensivo, collettivo, complessivo. ~ globale. <> singolo. agg. 1 cumulative. 2 (prezzo complessivo) inclusive. 3 (tutto compreso) all-in. \cumulatore, sm. (f.-trice) Chi cumula. \cumulazione, sf. Azione ed effetto del cumulare. \cumuliforme, agg. Che ha forma di cumulo. \cumulo, sm. 1 Insieme di cose sovrapposte. ~ mucchio. 2 Nube bassa a forma di cupola. 3 Unione, somma. ~ insieme. <> separazione. sm. 1 pile, heap. 2 (nubi) cumulus. 3 (redditi) combined income. lat. cumulus. \cumulonembo, sm. Nube densa, scura a forte sviluppo verticale, portatrice di pioggia. \cumulostrato, sm. Stratocumulo. \cumulovulcano, sm. Vulcano caratterizzato dall'uscita dal condotto vulcanico di una massa di lava solida avente forma di cupola. \CUN Sigla di Centro Ufologico Nazionale. \cuna, sf. 1 Culla. 2 Cunetta. lat. cuna. \Cunardo Comune in provincia di Varese (2.381 ab., CAP 21035, TEL. 0332). \Cundinamarca Dipartimento (1.690.000 ab.) della Colombia, capoluogo Bogot?. \cuneato, agg. Munito di cunei. \cuneiforme, agg. A forma di cuneo. Scrittura cuneiforme Scrittura costituita da segni o caratteri a forma di cuneo incisi, mediante oggetto appuntito, nella roccia o nell'argilla. Era in uso presso gli assiro-babilonesi e altri antichi popoli dell'Asia occidentale tra la fine del IV e l'inizio del III millennio a. C. In scrittura cuneiforme e redatto il famoso Codice di Hammurabi, raccolta di leggi del fondatore dello stato babilonese (XVIII sec. a. C.) incisa in cinquantuno colonne su una stele di diorite scoperta a Susa nel 1902 e conservata oggi nel museo del Louvre. \Cunene Fiume (945 km) dell'Africa sudoccidentale. Nasce nell'altopiano del Bie e sfocia nell'oceano Atlantico contrassegnando, nel suo corso inferiore, il confine tra l'Angola e la Namibia. \Cuneo Citta del Piemonte (56.000 ab., CAP 12100, TEL. 0171), alla confluenza del fiume Stura di Demonte e del Gesso. Centro commerciale (prodotti agricoli e zootecnici) e industriale (meccanica, della gomma, laterizi), e anche sede episcopale. I monumenti principali sono la chiesa di San Francesco di periodo barocco, la chiesa dei Gesuiti e la parrocchia di Sant'Ambrogio. Di origine medievale, fu libero comune fino alla meta del 1200, quando divenne degli Angioini, poi dei Saluzzo e infine dei Visconti. Nel 1382 passo ai Savoia. Provincia di Cuneo (550.000 ab., 6.903 km2) Occupa i versanti interni delle Alpi Marittime e delle Alpi Cozie. E prevalentemente agricola (vigneti) e dedita all'allevamento di bestiame; e famosa per i tartufi di Alba, la frutta del Saluzzese, le castagne delle media montagna. Centri principali sono Saluzzo, Alba, Mondovi, Fossano. \cuneo, sm. 1 Figura solida che ha forma di un prisma a base triangolare. 2 Oggetto di ferro o legno che si adopera per spaccare legname o pietre. ~ zeppa. 3 Ciascuna delle pietre usate per formare un arco a volta. ~ tassello. 4 Nel teatro greco, ciascuno dei settori in cui era divisa la cavea. sm. 1 wedge. 2 (per spaccare il legname o pietre) splitter. lat. cuneus. \cunetta, sf. 1 Canaletto di scolo per le acque piovane, posto ai lati delle strade. 2 Avvallamento, specialmente del fondo stradale. ~ infossamento. sf. bump. \Cunevo Comune in provincia di Trento (545 ab., CAP 38010, TEL. 0461). \Cunico Comune in provincia di Asti (470 ab., CAP 14020, TEL. 0141). \cunicolo, sm. Piccola galleria o passaggio sotterrano sia naturale che artificiale. ~ tunnel. lat. cuniculus. \cunicoltore, sm. (f.-trice) Chi alleva conigli. \cunicoltura, sf. Allevamento di conigli. \Cunningham, Alan Gordon (Dublino 1887-Kent 1983) Generale britannico, fratello di Andrew Browne. Capeggio l'occupazione dell'Africa orientale italiana nel 1941. \Cunningham, Andrew Browne (Bishop's Waltham 1883-Londra 1963) Ammiraglio britannico. Durante la seconda guerra mondiale fu al comando delle forze navali alleate nel Mediterraneo. \Cunningham, Merce (Centralia 1915-) Coreografo statunitense, tra i maggiori esponenti dell'avanguardia nella danza moderna. Fra le sue creazioni piu importanti si possono citare Summerspace (1958-1966), Duest (1980), Windows (1995) e Rondo (1996). \Cunto de li cunti, Lo Novella di G. Basile (postuma, 1634-1636). \cuocere, v. v. tr. 1 Sottoporre all'azione del fuoco o del calore. ~ arrostire. • cuocere vasi d'argilla. 2 Portare a cottura. 3 Bruciare. • il sole gli aveva cotto tutte le braccia. 3 Far innamorare. • quella ragazza lo aveva completamente cotto. v. intr. Essere sottoposto a cottura. 2 Bruciare, inaridire. ~ seccare. 3 Essere umiliante, offensivo. v. intr. pron. 1 Scottarsi. ~ abbronzarsi. 2 Affliggersi. • si cuoceva d'amore per quella ragazza. 3 Giungere a cottura. • d'estate si cuoce in automobile, fa molto caldo. v. tr., intr. e intr. pron. 1 (cibi) to cook, to roast. 2 (argilla, mattoni) to fire. 3 (pane) to bake. lat. volg. cocere, da coquere. \cuoco, sm. (f.-a; pl.-chi) Chi cucina per mestiere. ~ chef. sm. cook. lat. tardo cocus. \Cuoco, Vincenzo (Civitacampomarano 1770-Napoli 1823) Storico e uomo politico, membro del governo della Repubblica Partenopea (1799), svento la congiura realista dei fratelli Baccher e fu esiliato dai Borboni. Riparato a Milano, svolse incarichi per la Repubblica Cisalpina, fu direttore del Giornale Italiano (1804). Durante il soggiorno milanese, scrisse il Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799 (1801) ove analizzo le ragioni del fallimento rivoluzionario. Al suo ritorno a Napoli, in seguito alla vittoria di G. Bonaparte, servi nell'amministrazione statale di Bonaparte e Murat. Tra le altre opere, Platone in Italia (1804-1806), romanzo con il quale canto la civilta italica e Rapporto al re G. Murat per l'organizzazione della pubblica istruzione (1809). \cuoiaio, sm. Chi concia o vende cuoio. \cuoiame, sm. Assortimento di oggetti di cuoio. \cuoio, sm. (pl. cuoi) 1 Pelle animale di varia consistenza che, dopo il trattamento chiamato concia, mantiene la sua struttura originale e non puo essere intaccata dalla putrefazione. 2 Pelle del corpo umano. sm. 1 leather. 2 (capelluto) scalp. 3 (pelle) hide. lat. corium. • Dopo le operazioni di macerazione, eliminazione dei peli e scarnatura, la cosiddetta pelle in trippa viene posta in speciali contenitori cilindrici. Dopo aver introdotto le sostanze conciarie, il contenitore viene fatto ruotare per alcune ore; la pelle conciata viene quindi rifinita ed essiccata. La consistenza del cuoio e determinata dalla qualita della pelle e dalla sostanza usata per la concia; quello piu pesante e resistente si ottiene con una concia al tannino, mentre qualita progressivamente piu morbide vengono prodotte usando rispettivamente il cromo, l'olio o il grasso. Cuoio capelluto Strato cutaneo che riveste il cranio, abitualmente coperto da capelli. Aderisce intimamente con la sottostante superficie ossea ed e caratterizzato da una fitta rete di capillari e da numerosissime ghiandole sebacee. \Cuomo, Mario (1932-) Politico statunitense di origine italiana. Di ideologia democratica, fu governatore dello stato di New York dal 1982. \cuor contento ved.€ corcontento€ \cuor di Maria Nome volgare della Dicentra spectabilis. \cuora, sf. Prato acquitrinoso. \Cuore Romanzo di E. De Amicis (1886). \cuore, sm. 1 Muscolo centro motore dell'apparato circolatorio. 2 Sede degli affetti. ~ intimo. 3 Parte del petto dove sta il cuore. 4 Oggetto a forma di cuore. 5 Coraggio, ardimento. ~ intrepidezza. <> timore. 6 Entusiasmo, tenacia. 7 Parte piu interna di qualcosa. ~ nocciolo. 8 Il centro dello scudo. 9 Al plurale, uno dei quattro semi delle carte da gioco francesi. sm. 1 heart. 2 (avere buon cuore) to be kind-hearted. 3 (nel cuore della notte) at dead of night. 4 (squadra del cuore) favourite team. lat. cor, cordis. • Nell'uomo si trova nella cavita compresa tra i polmoni (mediastino); ha la forma di cono con apice in basso, collocato verso sinistra. E diviso in quattro cavita, due atri superiori e due ventricoli inferiori. Nell'atrio destro confluiscono le vene cave e la grande vena coronaria; in quello sinistro le quattro vene polmonari. Verticalmente il cuore e diviso da un setto interatriale e interventricolare. Dal ventricolo destro parte l'arteria polmonare, mentre dal sinistro l'arteria aorta, munite di valvole (valvole semilunari). Il cuore e rivestito da due membrane (endocardio quella interna e pericardio quella esterna), nelle quali si trova il miocardio, costituito da fibre striate muscolari. Il primo modello di cuore umano artificiale fu applicato nel 1982 dall'equipe medica del chirurgo americano Robert Jarvik. Arresto cardio-respiratorio E caratterizzato dalla cessazione improvvisa delle funzioni circolatoria e respiratoria. Come conseguenza si determina una rapida e progressiva diminuzione dell'apporto di ossigeno ai tessuti, primo fra tutti il cervello. Le cause possono essere molteplici: ictus, annegamento, ostruzione delle vie aeree per corpo estraneo, infarto del miocardio, inalazione di fumi, traumi ecc. Il soggetto e privo di coscienza, non respira e non ha pulsazioni cardiache. La situazione e di pericolo estremo. In queste condizioni il soggetto, lasciato a se andrebbe incontro a danni organici irreversibili fino alla morte. Ricordare che in situazioni di questo tipo e fondamentale agire con la massima tempestivita. I risultati migliori si ottengono se si attuano le manovre rianimatorie nei primi minuti dall'evento. Infatti, gia dopo 4 minuti dall'assenza di circolazione iniziano i primi danni alle strutture cerebrali (il cervello, per le sue caratteristiche intrinseche e il tessuto piu sensibile alla diminuzione dell'apporto di ossigeno da parte del circolo sanguigno). Attacco cardiaco L'attacco cardiaco e una situazione di sofferenza acuta delle strutture cardio-circolatorie. La gravita dei quadri patologici e variabile, ma spesso si tratta di episodi che rappresentano un pericolo immediato per la sopravvivenza del soggetto, come alcuni casi di infarto miocardico acuto, dove parte di tessuto cardiaco va incontro a necrosi per mancanza di ossigenazione a causa di un'ostruzione delle arterie coronarie, i vasi sanguigni che irrorano il cuore. Ciclo cardiaco Il ciclo cardiaco puo essere diviso in tre fasi: la presistole che consiste nella contrazione degli atri, cui corrisponde la seconda fase, la diastole ventricolare, durante la quale il sangue passa dagli atri ai rispettivi ventricoli e la sistole ventricolare, che provoca l'immissione del sangue in circolo. \Cuore di cane Romanzo di M. A. Bulgakov (1925). \Cuore di Gesu Cuore di Gesu inteso sia come organo del Dio fatto uomo sia come l'amore del Salvatore per gli uomini. E oggetto del culto di latria per la chiesa cattolica. \Cuore di Maria Cuore della Madonna al quale la chiesa cattolica rende il culto di iperdulia in quanto cuore della madre di Dio. \Cuore di tenebra Romanzo di J. Conrad (1902). \Cuore in inverno, Un Film sentimentale, francese (1992). Regia di Claude Sautet. Interpreti: Daniel Auteuil, Emmanuelle Beart, Andre Dussollier. Titolo originale: Un coeur en hiver \Cuore selvaggio Film drammatico, americano (1989). Regia di David Lynch. Interpreti: Nicolas Cage, Laura Dern, Diane Ladd. Titolo originale: Wild at Heart \Cuorgne Comune in provincia di Torino (10.248 ab., CAP 10082, TEL. 0124). Centro del Canavese, sul fiume Orco. Vi si trovano torri medievali. Gli abitanti sono detti Cuorgnetesi. \cuoriforme, agg. Che ha forma di cuore. \cupamente, avv. In modo cupo, con cupezza. \Cupello Comune in provincia di Chieti (4.169 ab., CAP 66051, TEL. 0873). \cupezza, sf. Qualita di cio che e cupo. \cupidamente, avv. Con cupidigia. \cupidigia, sf. (pl.-gie) Sfrenato e intenso desiderio di beni e piaceri materiali. ~ avidita. <> misura. sf. covetousness, greed. lat. mediev. cupiditia. \cupidita, sf. Cupidigia. \cupido, agg. Assai desideroso, bramoso. ~ ingordo. <> moderato. lat. cupidus. \Cupido Personaggio mitologico, dio romano dell'amore, identificato con il greco Eros. \cupo, agg. 1 Profondo. ~ cavernoso. <> acuto. • suono cupo. 2 Di tonalita scura. ~ tetro. <> luminoso. • il cielo era molto cupo. 3 Basso, indistinto. <> alto. 4 Imbronciato, preoccupato. ~ arrabbiato. • aveva un viso cupo, in seguito a quel litigio. <> sereno. 5 Chiuso, taciturno. ~ introverso. <> socievole. agg. 1 dim, dark. 2 (fig.) gloomy, dismal, sullen. 3 (colore, suono) deep. deriv. dal lat. cupa botte. \cupola, sf. 1 Copertura a volta di pianta ellittica, poligonale o circolare. 2 Tetto apribile e girevole a forma emisferica. 3 La parte tondeggiante e convessa di un cappello. 4 Involucro legnoso in forma di piccola scodella che avvolge un frutto o parte di esso. sf. dome. lat. tardo cupula, dimin. di cupa botte. • Presente gia nell'antichita ha assunto varie forme (a catino, a calotta, ogivale, a bulbo); e costruita su un tamburo o raccordata a strutture murarie verticali per mezzo di pennacchi. Luogo all'interno del quale si trova un osservatorio astronomico; viene abitualmente tinteggiato di bianco, al fine di evitare che si riscaldi di giorno e che di notte dia luogo a moti convettivi indesiderati per un'osservazione corretta. La sua forma puo essere rettangolare o emisferica; nel primo caso, il tetto risulta essere scorrevole su due rotaie; nel secondo caso, essa gira attorno a un asse verticale e ha un'apertura lungo un meridiano, per raggiungere facilmente qualunque punto nel cielo. \cupolino, sm. 1 Piccola cupola. 2 Piccolo capanno, posto come ornamento nei giardini, costituito da canne ricoperte di rampicanti. 3 Lanterna di una cupola. 4 In teatro, cuffia. \cupolone, sm. La cupola di San Pietro a Roma e di Santa Maria del Fiore a Firenze. \cupone, sm. Forma italianizzata del francese coupon. \Cuppini, Gilberto (Milano 1924-Sarzana, La Spezia 1996) Batterista italiano di jazz detto Gil. Fu tra i piu attivi musicisti italiani a partire dal dopoguerra. Fondo, tra l'altro, diverse grandi orchestre. \Cupra Marittima Comune in provincia di Ascoli Piceno (4.564 ab., CAP 63012, TEL. 0735). \cupralluminio, sm. Lega di rame con alluminio. \Cupramontana Comune in provincia di Ancona (4.868 ab., CAP 60034, TEL. 0731). \cupreo, agg. (pl. m.-ci) Del rame. \Cupressacee Famiglia di Conifere a cui appartiene il cipresso. \cuprico, agg. (pl. m.-ci) Di rame, che contiene rame. \cuprismo, sm. Intossicazione cronica da rame. \cuprite, sf. Ossido di rame. \cupro- Prefisso indicante la presenza di rame in una lega o in un composto. ~ cuprico-. dal lat. cuprum rame. \cuprolega, sf. Lega in cui il componente principale e il rame. \cupromanganese, sm. Lega di rame e manganese (30%) utilizzata come depuratore del bagno liquido nelle leghe a base di rame e come elemento basilare per fabbricare ottoni e bronzi. Per la sua resistivita elettrica viene utilizzato per costruire resistenze elettriche. \cuproterapia, sf. Uso di rame o di sali di rame a scopo terapeutico, soprattutto per curare alcune forme reumatiche. \cura, sf. 1 Interessamento. ~ attenzione. <> indifferenza. • seguiva con molta cura l'evolversi della situazione. 2 Oggetto di costante interesse. 3 Affanno. 4 Grande impegno o attenzione nel fare qualcosa. ~ precisione. <> incuria. • era completamente preso dalle cure domestiche. 5 Direzione, gestione. ~ amministrazione. 6 Nel diritto romano, funzioni amministrative dei singoli magistrati. 7 Ufficio e ministero del sacerdote cattolico. 8 Insieme di medicamenti e rimedi per il trattamento di una malattia. ~ terapia. • la cura medica non aveva sortito alcun effetto. sf. 1 care. 2 (trattamento medico) treatment. 3 (specifica) cure. lat. cura. \Cura Carpignano Comune in provincia di Pavia (1.267 ab., CAP 27010, TEL. 0382). \cura te ipsum, loc. inter. Locuzione latina che significa "cura te stesso". \curabile, agg. Che si puo curare. ~ sanabile. <> irrimediabile. \curacao, sm. invar. Liquore dolce a base di scorza di arancia. \Curacao Principale isola delle Antille Olandesi (154.000 ab., 444 km2) nel mar Caraibico, di fronte alle coste venezuelane. A causa della conformazione vulcanica, il territorio e arido e roccioso; sviluppata e la coltivazione delle arance per la produzione del liquore omonimo, limoni e sisal. Presenti molte raffinerie di petrolio del Venezuela, giacimenti di fosfati di calcio. Scoperta dagli spagnoli (da A. de Ojeda nel 1499), subi la dominazione degli olandesi dal 1634. Ha ottenuto l'autonomia nel 1954. \curante, agg. Che cura. \curapipe, sm. invar. Arnese di metallo atto alla pulizia delle pipe e alla compressione del tabacco in esse contenuto. \curare, v. v. tr. 1 Fare oggetto di cura. ~ badare. <> trascurare. • curare i propri interessi. 2 Procurare, fare in modo. • curava che al suo ritorno tutto fosse pronto. 3 Avere in cura un malato. ~ assistere. 4 Stimare. 5 Imbiancare filati e tessuti grezzi. 6 Gestire, amministrare. ~ governare. 7 Controllare, sorvegliare. ~ vigilare. 8 Guarire, sanare. ~ lenire. v. rifl. 1 Avere cura della propria salute. <> trascurarsi. 2 Preoccuparsi, interessarsi. ~ occuparsi. • non si era curato dei consigli altrui. v. tr. 1 to take care of. 2 (med.) to treat. 3 (guarire) to heal, to cure. 4 (libro) to edit. v. rifl. 1 to take care. 2 (med.) to follow a course of, to follow a treatment. lat. curare, deriv. da cura cura. \curarico, agg. (pl. m.-ci) 1 Simile al curaro. 2 Di sostanza avente azione curarizzante. \curarina, sf. Uno degli alcaloidi isolati dai curari. \curarizzante, agg. Avente un'azione farmacologica simile a quella del curaro. \curaro, sm. Sostanza velenosa che esercita azione paralizzante. franc. curare. \curatela, sf. Ufficio, funzione di curatore. \curativo, agg. Di cura medica. ~ terapeutico. \curato, agg. e sm. agg. 1 Fatto con cura. ~ preciso. ~ approssimativo. 2 Medicato, guarito. sm. Sacerdote che esercita la cura delle anime. ~ pievano. sm. 1 parish priest. 2 (protestante) vicar. lat. curatus. \curatolo, sm. In Sicilia, sorvegliante di azienda agricola a contratto annuo. \curatore, sm. (f.-trice) 1 Persona delegata ad amministrare per conto terzi. ~ gestore. 2 Chi cura, provvede. ~ tutore. sm. 1 trustee. 2 (libro) editor. \curatorium, sm. Comitato composto da dodici membri, incaricato della direzione dell'insegnamento nell'Accademia di diritto internazionale dell'Aia. \curbascio, sm. (pl.-ci) Particolare tipo di scudiscio. \Curcio, Renato (Monte Rotondo 1941-) Leader delle Brigate rosse, nel 1976 riporto una serie di condanne che lo portarono in carcere. Nel 1983 ottenne la semiliberta. \Curculio Commedia di T. M. Plauto (205-191 a. C.). \Curculionidi Famiglia di Insetti Coleotteri Rincofori comprendente piu di 50.000 specie e caratterizzati da un rostro che prolunga il capo e all'estremita del quale si apre l'apparato boccale. \curcuma, sf. Genere di piante ornamentali della famiglia delle Zingiberacee il cui rizoma, polverizzato, viene utilizzato in cucina come surrogato dello zafferano, nella composizione della mostarda inglese e nella composizione del curry. \curcumina, sf. Sostanza colorante dei rizomi di curcuma che forma prismi di colore arancione e riflessi blu. Curcumina S Colorante azoico giallo sella serie dello stilbene. \Curcuris Comune in provincia di Oristano (321 ab., CAP 09030, TEL. 0783). \curdi Popolazione iranica seminomade di religione musulmana di rito sciafeita. I curdi vivono nella regioni montuose comprese tra il Caucaso e la Mesopotamia e tra Iran e l'Anatolia. Hanno sempre rivendicato l'autonomia, gia ai tempi dell'impero ottomano; il trattato di Sevres (1920) aveva previsto la formazione di uno stato nazionale curdo, ma il trattato di Losanna (1923) sanci la divisione della regione del Kurdistan tra Turchia, Iran e Iraq, provocando una ripresa dei movimenti di guerriglia indipendentisti, che vennero bruscamente repressi dagli stati interessati, anche ricorrendo alle armi chimiche (Iraq e Iran). \curdo, agg. e sm. 1 Che, chi appartiene alla popolazione dei Curdi. 2 La lingua parlata da questa popolazione. arabo kurd. \Cureggio Comune in provincia di Novara (2.139 ab., CAP 28060, TEL. 0322). \cureti Nella mitologia, accoliti di Rea. Eseguirono una danza con le armi sul monte Ida intorno a Zeus neonato per nasconderne i vagiti, che non dovevano essere uditi da Crono. Vennero spesso identificati con i coribanti. \curia, sf. 1 Nel diritto romano, ripartizione amministrativa e territoriale della tribu. 2 Nel mondo medievale, organo amministrativo con funzioni giudiziarie. 3 Complesso dei procuratori e degli avvocati di un luogo. 4 Complesso dei dicasteri di cui si avvale il papa per trattare affari che riguardano la chiesa. 5 Corte. lat. curia, deriv. da coviria insieme di uomini. • La forma piu antica di organizzazione politica del popolo romano. All'epoca erano piu di trenta, dieci per ognuna delle tribu Tities, Ramnes e Luceres. \curiale, agg. e sm. agg. 1 Della curia. 2 Cortigiano. sm. Avvocato, uomo di legge. \curialesco, agg. (pl. m.-chi) Da curiale. \curiato, agg. Delle curie di Roma antica. \curie, sm. invar. Unita di misura di una sostanza radioattiva. \Curie, Marie Sklodowska (Varsavia 1867-Sallanches 1934) Fisica francese di origine polacca, divenne moglie di Pierre Curie, con il quale lavoro allo studio delle radiazioni emesse dalla pechblenda, arrivando a scoprire radio e polonio. Ottenne il premio Nobel nel 1903 con il marito e con H. Becquerel. Nel 1906 fu la prima donna a ricoprire una cattedra alla Sorbonne di Parigi; prosegui le ricerche circa la radioattivita e i prodotti di decadimento con la figlia Irene. Ottenne il Nobel per la scoperta del radio metallico (1911) e mori qualche anno dopo per contaminazione radioattiva. \Curie, Pierre (Parigi 1859-1906) Fisico francese, si dedico alla piezoelettricita, compi delle ricerche sul magnetismo e sulla radioattivita insieme alla moglie Marie. Ottenne il premio Nobel nel 1903 con la moglie e H. Becquerel. Punto di Curie Temperatura oltrepassata la quale una sostanza ferromagnetica perde alcune caratteristiche e diviene paramagnetica. \Curiel, Eugenio (Trieste 1912-Milano 1945) Politico. Aderi al Partito comunista e tra il 1943 e il 1945 creo il Fronte della gioventu. Venne ucciso dai fascisti. \Curiglia con Monteviasco Comune in provincia di Varese (247 ab., CAP 21010, TEL. 0332). \Curili, isole Arcipelago russo dell'oceano Pacifico settentrionale, tra la penisola della Kamcatka e l'isola giapponese di Hokkaido. Comprende trentadue isole e moltissimi scogli vulcanici. Capoluogo e Severo-Kurilsk, nell'isola di Paramusir. La popolazione, indigena e giapponese immigrata, vive lungo le coste. L'arcipelago venne scoperto nel 1634 da M. de Vries; appartenne al Giappone, alla Russia e ancora al Giappone. Nel 1945 venne annesso dall'URSS; il Giappone lo ha sempre rivendicate, subordinando la firma del trattato di pace per la seconda guerra mondiale con l'URSS stessa alla restituzione delle isole (rivendicazione effettuata ancora recentemente nel 1991). Nel novembre del 1997 la Russia e il Giappone si sono accordati per la restituzione ai nipponici entro il 2000. Fossa delle Curili Fossa sottomarina, che va dalla penisola della Kamcatka all'isola di Hokkaido, con profondita fino a 10.542 m. \Curinga Comune in provincia di Catanzaro (6.824 ab., CAP 88022, TEL. 0968). \Curino Comune in provincia di Biella (507 ab., CAP 13060, TEL. 015). \curio, sm. Elemento chimico artificiale, transuranico, radioattivo creato nel 1944 da T. Seabrog e A. Chiorso. Il suo simbolo e Cm, il numero atomico 96 e il peso atomico 247. E di colore bianco e in molti casi e simile al gadolinio. Assorbito dal corpo provoca gravi disturbi; accumulandosi nelle ossa danneggia l'eritropoiesi. \Curio Dentato, Manio (?-270 a. C.) Console romano. Nel 275 a. C. a Benevento sconfisse sanniti, lucani e Pirro. \curiosaggine, agg. L'essere curioso per abitudine. \curiosamente, avv. In modo curioso, strano. ~ bizzarramente, stranamente. \curiosare, v. intr. Cercare di sapere i fatti altrui. ~ ficcare il naso. v. intr. 1 to nose, to pry. 2 (guardare) to look round. deriv. da curioso. \curiosita, sf. 1 L'essere curioso. ~ interesse. <> indifferenza. 2 Cosa rara, insolita. ~ stranezza. 3 Indiscrezione, petulanza. ~ invadenza. <> tatto. sf. curiosity. lat. curiositas,-atis. \curioso, agg. 1 Che desidera sapere qualche cosa per capriccio. ~ pettegolo. <> discreto. 2 Desideroso di sapere, di istruirsi. ~ interessato. <> indifferente. • e curioso di novita scientifiche. 3 Che desta curiosita. ~ bizzarro. <> banale. • e un personaggio curioso, con una disinvoltura particolare nel vestire. agg. curious. lat. curiosus che si interessa, deriv. da cura impegno. \Curioso delle donne Il Romanzo di A. Bevilacqua (1983). \curite, sf. Ossido d'uranio e piombo idrato che si puo trovare nei giacimento di urano nel Katanga. dal nome di Pierre e Marie Curie. \Curitiba Citta (1.313.000 ab.) del Brasile, capitale dello stato del Paran?. \curling, sm. invar. Gioco simile a quello delle bocce che si svolge sul ghiaccio facendo scivolare pietre piatte rotonde munite di impugnatura. \Curno Comune in provincia di Bergamo (6.757 ab., CAP 24035, TEL. 035). \Curon Venosta (in ted. Graun im Vintschgau) Comune in provincia di Bolzano (2.331 ab., CAP 39020, TEL. 0473). \curos, sm. invar. Statua rappresentante un giovane nudo, caratteristica dell'arte scultorea dell'antica Grecia. \currenti calamo, loc. avv. Locuzione latina che significa "a penna corrente". Si usa per indicare uno scritto prodotto senza badare alla forma. ~ di getto. \curricolare, agg. Di curricolo. \curricolo, sm. => €curriculum€. \curriculum, sm. invar. 1 Carriera scientifica o burocratica di una persona. ~ precedenti. 2 Attivita di programmazione degli operatori scolastici mediante l'integrazione flessibile di obiettivi, metodi, e simili \curriculum vitae, loc. sost. m. invar. Carriera scientifica o burocratica di una persona. ~ precedenti. \curro, sm. 1 Nell'antichita, carro. 2 Movimento. 3 In marina, rullo che si pone sotto le imbarcazioni per tirarle a secco. \curry, sm. invar. Polvere piccante originaria dell'estremo Oriente. \Cursi Comune in provincia di Lecce (4.190 ab., CAP 73020, TEL. 0836). \Cursolo Orasso Comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola (168 ab., CAP 28050, TEL. 0323). \cursore, sm. 1 Chi porta ambasciate. 2 Indice mobile lungo una scala di uno strumento. 3 Vettore supposto scorrevole sulla sua retta. 4 Elemento che scorre su una cerniera lampo. sm. cursor. lat. cursor,-oris, deriv. da currere correre. \cursorio, agg. Che viene fatto di corsa, in fretta. \cursus, sm. invar. In una frase, cadenza metrica dei membri di un periodo o alla fine del periodo e disposizione ritmica dei vocaboli. \cursus honorum, loc. sost. m. invar. Nell'antica Roma era l'ordine progressivo delle cariche pubbliche che potevano rivestire i cittadini. \curtain wall, loc. sost. m. invar. Locuzione inglese che significa "parete a tenda" e che indica una parete esterna di edifici costituita da pannelli prefabbricati formanti una grande superficie vetrata. \curtana, sf. Spada con punta smussata. \Curtarolo Comune in provincia di Padova (5.930 ab., CAP 35010, TEL. 049). \Curtatone Comune in provincia di Mantova (10.410 ab., CAP 46010, TEL. 0376). Centro agricolo (coltivazione di viti e cereali) e industriale (prodotti del legno, fabbriche meccaniche e alimentari). Il 29 maggio 1848 fu teatro di una battaglia tra le truppe piemontesi e quelle austriache. Gli abitanti sono detti Curtatonesi. \curtense, agg. Si dice del sistema economico prevalente nel medioevo, nel quale il castello del signore feudale costituiva un'unita economica autosufficiente. \Curti Comune in provincia di Caserta (6.370 ab., CAP 81040, TEL. 0823). \curtis, sf. invar. Unita economico-amministrativa costituita da vaste estensioni di terreno coltivabile poste sotto conduzioni diverse. \Curtis, Tony (New York 1925-) Attore cinematografico e televisivo statunitense. Interpreto A qualcuno piace caldo (1959) e un serial con R. Moore, Attenti a quei due. \Curtius, Ernst (Lubecca 1814-Berlino 1896) Archeologo e storico tedesco. Dal 1875 fu direttore degli scavi di Olimpia e scrisse Storia greca (1857-1861). \Curtius, Ernst Robert (Thann, Alsazia 1886-Roma 1956) Saggista e critico tedesco. Esegui e pubblico numerosi saggi di cultura e letteratura francese. La sua opera piu importante e Letteratura europea e medioevo latino (1948). \Curtze, Maximilian (Ballenstadt 1837-Thorn 1903) Storico tedesco. Docente all'universita di Thorn, si occupo di storia della matematica. Curo, tra l'altro, la pubblicazione (1868) dell'Algorismus proportionum di Nicola di Oresme (1323-1382). \curule, agg. Detto del sedile d'avorio spettante di diritto ai magistrati romani di grado piu elevato. \curva, sf. 1 Linea non retta. ~ arco. 2 Qualsiasi rappresentazione grafica (anche rettilinea) di una funzione o di un'equazione. 3 Curvatura. ~ piegatura. 4 Settore delle gradinate di uno stadio sportivo corrispondente a uno dei lati minori. 5 Svolta, tornante. ~ deviazione. <> rettilineo. 6 al pl. le rotondita del corpo femminile (che curve che ha la Lollobrigida!). sf. 1 curve, bend. 2 (svolta) turn. deriv. da curvo. • Una curva e aperta quando, partendo da un suo punto e percorrendola nello stesso senso, e impossibile tornare al punto di partenza; e chiusa nel caso contrario. Si dice piana quando e contenuta interamente in un piano; e rappresentata analiticamente da un'equazione del tipo F(x,y) = 0, che e soddisfatta da tutte e sole le coordinate dei punti (x,y) della curva. Curva di luce Diagramma nel quale vengono rappresentati i cambiamenti di luminosita di una stella, in relazione al tempo. Curva di livello "isoipsa" o "isobata" \curvabile, agg. Che si puo curvare. \curvadorsi, sm. invar. In legatoria forma di legno o metallo sulla quale si da la forma curva al dorso dei libri. \curvare, v. v. tr. Piegare ad arco. ~ flettere. <> raddrizzare. • curvare la schiena dalla fatica. v. intr. 1 Svoltare, detto di veicoli. ~ girare, voltare. • l'automobile curvo all'improvviso. 2 Formare una curva, detto di strade. v. rifl. Piegarsi. ~ inchinarsi. <> ergersi. • si e curvato per raccogliere l'oggetto e ha sentito un forte dolore alla schiena. v. tr. 1 to bend, to curve. 2 (svoltare) to turn. v. intr. to bend down. lat. curvare, deriv. da curvus curvo. \curvatrice, sm. Macchina per curvare lamiere, tubi e simili. \curvatura, sf. 1 Atto, effetto del curvare. 2 Punto nel quale un oggetto si curva. • In matematica e una grandezza pari all'inverso del raggio del cerchio osculatore a una curva in un punto P, che indica la tendenza di una curva piana a staccarsi dalla tangente in quel punto o di una curva sghemba da una curva piana (torsione). Curvatura di campo In un sistema ottico rappresenta una delle aberrazioni sferiche extrassiali, a causa delle quali le immagini si presentano sfuocate o deformate ai margini del campo. Curvatura dello spazio Nel sistema spazio-tempo a quattro dimensioni della teoria della relativita di Einstein, la presenza di un campo gravitazionale creato da una massa comporta una curvatura dello spazio. \curvilineo, agg. e sm. agg. 1 Di figura costituita da linee non rette. 2 Che segue un andamento a curva. ~ arcuato. <> diritto. sm. Strumento usato per disegnare le curve. \curvimetro, sm. Strumento per misurare la lunghezza di un arco di curva. \curvo, agg. 1 Piegato ad arco. ~ inarcato. <> rettilineo. 2 Piegato, gobbo. ~ ingobbito. <> eretto. 3 Abbassato. ~ chino. agg. 1 curved. 2 (piegato) bent. lat. curvus. \Curzi, Alessandro (Roma 1930-) Giornalista. Dopo varie esperienze giornalistiche, approdo alla televisione nazionale, dove assunse l'incarico di direttore del Tg3 (dal 1987). Successivamente (1993), passo alla direzione del Tg di Telemontecarlo, ma tre anni dopo l'incarico gli fu revocato. \Curzio Rufo, Quinto (I sec.) Storico latino. Tra le opere Storia di Alessandro Magno. \Curzola Isola della Croazia, nel mar Adriatico. Capoluogo la localita omonima. Curzola Canale lungo 15 km, che separa l'omonima isola da quella di Lesina. \Curzon of Kedleston, George Nathaniel (Kedleston 1859-Londra 1925) Politico britannico. Tra il 1919 e il 1922 fu ministro degli esteri e propose la linea di confine tra Polonia e URSS. \CUS Sigla di Centro Universitario Sportivo. \Cusago Comune in provincia di Milano (2.012 ab., CAP 20090, TEL. 02). \Cusano Milanino Comune in provincia di Milano (21.357 ab., CAP 20095, TEL. 02). Centro industriale (prodotti tessili, meccanici, del vetro e chimici). Gli abitanti sono detti Cusanesi. \Cusano Mutri Comune in provincia di Benevento (4.469 ab., CAP 82033, TEL. 0824). \Cusano, Nicola (Cues 1400-Todi 1464) Filosofo e matematico tedesco, astronomo, cardinale e vescovo di Bressanone. Partecipo alle controversie filosofiche e teologiche dell'epoca combattendo le eresie; sostenne, da buon teorico platonico agostiniano, l'infinita dell'universo, anticipando Copernico, e l'infinita di Dio nella quale tutte le contraddizioni spariscono (Coincidentia oppositorum). Affermo che la ragione non era sufficiente a comprendere tale infinita, ma che puo solo avvicinarla per approssimazioni. Il suo pensiero influenzo molto G. Bruno e G. W. Leibniz, venendo considerato come precursore della filosofia moderna. Tra le sue opere, De concordantia catholica, De docta ignorantia, De mathematica perfectione. \Cuscatl?n Dipartimento (168.000 ab.) dell'El Salvador, capoluogo Cojutepeque. \cuscinata, sf. Colpo dato con il cuscino. \cuscinetto, sm. 1 Oggetto simile a un piccolo cuscino adibito a vari usi. 2 Organo meccanico sul quale trova appoggio ed entro cui si muove un albero. sm. 1 pad. 2 (organo meccanico) bearing. • Nelle macchine e l'organo posto tra supporto e perno che consente la rotazione relativa senza attrito. Puo essere a strisciamento o a rotolamento a seconda delle tecniche usate per limitare l'attrito; puo essere formato da un anello fisso (bronzina) in bronzo, ottone o materie plastiche, oppure da due anelli coassiali, solidali al supporto e al perno, con sedi appropriate per consentire lo scorrimento di sfere o rulli. Puo essere anche portante e radiale, quando la direzione del carico e normale all'asse di rotazione, oppure di spinta quando la direzione del carico coincide con l'asse di rotazione dell'albero. \cuscino, sm. Sacchetto imbottito di lana, crine o altro su cui si poggia la testa o su cui ci si siede. ~ guanciale. sm. 1 cushion. 2 (guanciale) pillow. lat. mediev. coxinum, deriv. da coxa coscia. \Cusciti, o Kushiti Gruppo di popolazioni autoctone dell'Europa meridionale e dell'Etiopia formate da tribu di agricoltori e pastori nomadi. \cuscitico, agg. e sm. (pl. m.-ci) Relativo all'insieme delle lingue africane non sudanesi e non semitiche dell'Abissinia e delle regioni costiere dell'oceano Indiano e del mar Rosso. \Cusco Citta (258.000 ab.) del Peru, situata a 3.399 m sul livello del mare nella Cordigliera Orientale. Capoluogo del dipartimento omonimo. Situata nella valle dei fiumi Huatanay e Urubamba, a 500 km dalla capitale Lima. Mercato agricolo (cereali e coca) e del bestiame. Industrie chimiche, meccaniche e alimentari. Centro turistico di interesse archeologico. Ospita la piu antica sede vescovile del paese e un'universita. Fu capitale dell'antico impero degli Incas e venne conquistata nel 1533 dagli spagnoli di Francesco Pizarro. Teatro di sanguinose rivolte dei discendenti incas, conserva numerose testimonianze dell'epoca incaica e coloniale (tempio delle Vergini del Sole, cattedrale del XVII sec.). \cuscus, sm. invar. Vivanda di origine araba a base di pallottoline di semola, carne, verdure e salsa piccante. \cuscuta, sf. Angiosperma (Cuscuta) della famiglia delle Cuscutacee e dell'ordine delle Tubiflore. Pianta erbacea rampicante priva di clorofilla. \Cushing, Harvey Williams (Cleveland 1869-New Haven 1939) Chirurgo statunitense. Compi importanti studi di endocrinologia e oncologia. Malattia e sindrome di Cushing Malattia endocrina causata da iperproduzione di cortisolo. \Cusino Comune in provincia di Como (277 ab., CAP 22010, TEL. 0344). \Cusio Comune in provincia di Bergamo (370 ab., CAP 24010, TEL. 0345). \cuspidale, agg. Che termina in cuspide. \Cuspidaridi Famiglia di Molluschi Lamellibranchi che presentano una conchiglia, due sifoni posteriori disuguali e saldati alla base e un piede lungo e stretto, flessibile. \cuspidato, agg. Che termina con una cuspide. \cuspide, sf. 1 Vertice, punta di lancia, di freccia. 2 Elemento architettonico triangolare posto a coronamento di un edificio. ~ guglia. sf. spire. lat. cuspis,-idis. \Custer, George Armstrong (New Rumley 1839-Little Big Horn 1876) Generale statunitense, combatte con gli unionisti nella guerra per la secessione (1861-1865), nelle battaglie di Gettysburg, Woodstock e Cedar Creek. Combatte anche contro gli indiani, finendo per essere il responsabile del massacro dei cheyenne a Washita (1868). Venne ucciso da un comando di sioux di Toro Seduto. \custode, agg., sm. e sf. agg. Che custodisce. sm. e sf. 1 Chi custodisce e sorveglia. ~ portinaio. 2 Bidello. 3 Protettore, tutore. ~ garante. 4 Amministratore. ~ depositario. sm. e sf. 1 guardian, keeper. 2 (portinaio) concierge. lat. custos,-odis. \custodia, sf. 1 Atto, effetto del custodire. ~ affidamento. 2 Astuccio in cui si custodisce un oggetto. ~ scatola. 3 Protezione, difesa. ~ tutela. sf. 1 care. 2 (dir.) custody, guardianship. 3 (astuccio) holder, case. lat. custodia. \Custodia di Terrasanta Ente religioso internazionale addetto al culto dei luoghi santi di Palestina. \custodire, v. v. tr. 1 Conservare con cura lontano da pericoli e danni. ~ proteggere. 2 Assistere alla salute di persone e animali. ~ curare. <> trascurare. 3 Sorvegliare. ~ vigilare. v. rifl. Badare alla propria salute. v. tr. to guard, to keep. lat. custodire, deriv. da custos,-odis custode. \Custonaci Comune in provincia di Trapani (4.571 ab., CAP 91015, TEL. 0923). \Custoza Frazione di Sommacampagna (Verona), sulle colline alla sinistra del Mincio. Il 25 luglio 1848 durante la prima guerra d'indipendenza Radetzky sconfisse le truppe di Carlo Alberto, mentre durante la terza guerra d'indipendenza il 24 giugno 1866 le truppe italiane furono sconfitte dalle truppe dell'arciduca austriaco Alberto. \cut-and-paste, sm. invar. Letteralmente significa taglia e incolla. Nel linguaggio informatico indica un'operazione che, nei programmi per elaborazione di testi o di grafica, permette di spostare elementi testuali o grafici sullo schermo. \cutaneo, agg. Della cute. ~ epidermico \cut-back, sm. invar. Metodo di messa in opera di bitume per i lavori stradali. \cute, sf. La pelle dell'uomo. ~ derma. sf. skin. lat. cutis. • Rivestimento corporale dei vertebrati di spessore variabile da 0,5 a 5 mm, estremamente flessibile, formato dall'epidermide esterna, dal derma intermedio e dal sottostante ipoderma. La prima e costituita dal tessuto epiteliale, ricco di ghiandole, che svolge una funzione isolante e protettiva. La sua superficie e disseminata di microscopiche aperture in corrispondenza dei bulbi piliferi e dei condotti sudoripari e sebacei. Il derma e formato da un tessuto connettivo che contiene la rete linfatica e le terminazioni nervose. L'ipoderma e infine costituito da uno strato adiposo e unisce i due strati piu esterni agli organi sottostanti. La cute svolge importanti funzioni di percezione sensoriale (tatto), di eliminazione delle scorie (sudorazione) e di termoregolazione, oltre al compito fondamentale di barriera protettiva interposta tra l'organismo e il mondo esterno. \Cuterebridi Famiglia di Insetti Ditteri Branchiceri di grandi dimensioni. \Cuthbert, Betty (1935-) Atleta australiana. Vinse tre medaglie d'oro alle Olimpiadi di Melbourne del 1956, nelle specialita dei 100 m piani, dei 200 m piani e nella staffetta 4 per 100. Nel 1964 durante le olimpiadi giapponesi, stabili a Tokyo, con il tempo di 52" netti il record mondiale nei 400 m. Durante l'attivita agonistica ha conquistato 18 record mondiali. \cuticagna, sf. Collottola, nuca. \cuticola, sf. Pellicola, epidermide. \cuticolare, agg. Che appartiene alla cuticola. \Cutigliano Comune in provincia di Pistoia (1.827 ab., CAP 51024, TEL. 0573). \cutina, sf. Sostanza delle piante secreta dalle cellule epidermiche e costituente la cuticola. \cutireazione, sf. Prova biologica di reazione allergica controllata dalla cute. \cut-off, sm. invar. Dispositivo che viene montato su alcuni carburatori e serve per intercettare il carburante nel momento in cui si solleva il piede dall'acceleratore. \Cutolo, Alessandro (Napoli 1899-Milano 1995) Studioso italiano, fu docente di storia medievale e moderna all'universita di Milano. Tra le opere si ricordano Il regno di Sicilia negli ultimi anni di Carlo II d'Angio (1924) e Napoli fedelissima (1958). \cutrettola, sf. Uccello (Motacilla flava) della famiglia dei Motacillidi e dell'ordine dei Passeriformi. Di colore giallo con ali scure, vive in Eurasia e in Africa nelle zone umide. Di colore grigio, presenta zampe e collo molto lunghi. Vive nelle praterie dell'Australia. \Cutro Comune in provincia di Crotone (11.431 ab., CAP 88075, TEL. 0962). Centro agricolo (coltivazione di cereali in genere). Gli abitanti sono detti Cutresi. \Cutrofiano Comune in provincia di Lecce (9.577 ab., CAP 73020, TEL. 0836). \Cuttack Citta (403.000 ab.) dell'India, nell'Orissa. \cutter, sm. invar. Imbarcazione da regata o da diporto dotata di un solo albero e di piu fiocchi. \cutting, sm. invar. Insieme di frammenti di roccia che si formano nella perforazione dei pozzi petroliferi. \cuvee, sf. invar. Vino prodotto dalla fermentazione di uve diverse nello stesso tino. \Cuveglio Comune in provincia di Varese (2.492 ab., CAP 21030, TEL. 0332). \Cuvia Valle delle Prealpi Lombarde, in provincia di Varese. E attraversata dal torrente Boesio. \Cuvilles, Francois de (Soignies 1695-Monaco 1768) Architetto. Tra le opere il padiglione di Amalienburg (1734-1739) nel parco di Nymphenburg a Monaco. \Cuvio Comune in provincia di Varese (1.367 ab., CAP 21030, TEL. 0332). \Cuyo Arcipelago delle Filippine, nel mar di Sulu. Isole principali, l'omonima e quella di Agutaya. \Cuypers, Petrus Josephus Hubertus (Roermond 1827-1921) Architetto olandese. Tra le opere il Rijksmuseum ad Amsterdam (1877-1885). \Cuyuni Fiume (560 km) dell'America Meridionale. Nasce in Venezuela, confluisce nell'Essequibo. \Cuzco, o Cusco Citta del Peru meridionale (257.850 ab.) capoluogo dell'omonimo dipartimento. Situata a 3.399 m d'altezza, e nodo ferroviario e stradale e centro commerciale. Dipartimento di Cuzco Dipartimento del Peru meridionale (76.300 Km2, 1.050.000 ab.). \CV Sigla di Cavallo Vapore (unita di misura fisica). \cvd Sigla di come volevasi dimostrare. \Cvetaeva, Marina Ivanovna (Mosca 1892-Elabuga 1941) Poetessa russa. Tra le opere Versi a Blok (1922) e Il mestiere (1923). \Cx Sigla di Coefficiente di penetrazione aerodinamica. \cyan, sm. invar. 1 Nella riproduzione grafica a colori rappresenta uno dei tre colori primari. ~ ciano. 2 Termine che indica il colore blu-verde delle radiazioni che hanno lunghezza d'onda compresa tra 490 e 494 mm. \cyberpunk, sm. invar. Settore della fantascienza cinematografica e letteraria che descrive futuribili simbiosi uomo-macchina, correlazioni con sostanze chimiche e alterazioni del sistema nervoso causate da sostanze chimiche. \cyberspace, sm. invar. Indica lo spazio della realta virtuale in cui l'utente si muove e interagisce con vari oggetti. dall'inglese cybernetic space spazio cibernetico. \cyborg, sm. invar. Termine di origine fantascientifica che designa un essere ibrido tra la macchina e l'uomo. \Cybo-Varano, Caterina (1501-1557) Duchessa di Camerino. Moglie di Giovanni Maria Varano, signore di Camerino. Nel 1527, rimasta vedova, dovette sventare la congiura ordita dai parenti per impossessarsi del ducato. Fu scomunicata da papa Paolo III, per l'interesse mostrato verso una riforma della chiesa. Nel 1529 fu deposta e ando a vivere a Firenze. \cycas, sf. invar. Genere di piante arboree della famiglia delle Cicadacee simili alle palme. Sono originarie delle zone calde. dal greco koix palma dum. \cycle oil, loc. sost. m. invar. Nel cracking analitico indica ogni prodotto che abbia il punto di ebollizione superiore a quello della benzina. \cyclette, sf. invar. Attrezzo da camera che permette di eseguire lo stesso esercizio fisico di chi va in bicicletta. sf. exercise bike. \cypherpunk, sm. e sf. invar. Nel linguaggio informatico indica una persona che utilizza in modo enfatizzato i programmi di cifratura per proteggere le informazioni spedite in rete. \cypris, sm. invar. 1 Genere di piccoli Crostacei Ostracodi di acqua dolce o salata della famiglia dei Cirripedi. 2 Stadio larvale dei Crostacei Cirripedi. \Cyrano de Bergerac ved. €Cirano di Bergerac€ \Cyrano de Bergerac, Savinien de (Parigi 1619-1655) Commediografo e romanziere. Tra le opere Il pedante gabbato (1654) e L'altro mondo o gli stati e gli imperi della luna (1657). \cystoseria, sm. Genere di Alghe di aspetto arborescente. \cytomegalovirus, sm. invar. Virus la cui infezione causa un aumento di volume delle cellule (citomegalia), che puo risultare irrilevante nell'adulto ma gravissima nel neonato. \Czestochowa Citta (260.000 ab.) della Polonia, sul fiume Warta. Capoluogo del voivodato omonimo. indice >>> indice <<< \o, O int. Rafforzativo nelle invocazioni e nelle espressioni esclamative • O Dio mio, che mi succede? • O Luigi, vieni? cong. disgiuntiva che indica un'alternativa, esclusiva (• prendere o lasciare) o inclusiva (• dall'accento direi che e un milanese o un lombrado), o col significato di "altrimenti" (• devo andare, o non arrivero in tempo). cong. 1 or. 2 (l'uno o l'altro) either. • Tredicesima lettera dell'alfabeto italiano. Proviene, attraverso il latino, dalla lettera greca omicron (o). E una vocale velare ed esiste nei due gradi chiuso (o, come in noce) e aperto (o come in nodo). Nella scrittura e diffusa l'accentazione uniforme di tipo grave (quella indicata con o), tanto che e l'unica accentazione presente sulle tastiere italiane per personal computer. In astronomia la lettera O contraddistingue una delle dieci classi in cui l'osservatorio di Harvard ha classificato le stelle; si tratta di astri caratterizzati da uno spettro con marcate righe di emissione di elio, ossigeno e idrogeno, una temperatura in superficie di 40.000 K e da un colore bianco azzurro. Sono stelle molto rare. In chimica O e il simbolo dell'ossigeno. \'O grillo cantado e altre poesie Opera di poesia di E. Firpo (postuma 1960). \O' Kelly, Sean (Dublino 1882-1966) Politico irlandese. Fu uno dei fondatori del movimento Sinn Fein nel 1905 ca., segretario della Lega gaelica dal 1915 al 1920, ministro dell'istruzione nel 1939, ministro delle finanze dal 1939 al 1945 e presidente della repubblica d'Irlanda dal 1945 al 1959. \'O mese mariano Dramma di S. Di Giacomo (1897). \o tempora o mores, loc. avv. Espressione latina che significa "che tempi, che costumi!". Indica un'atteggiamento di riprovazione nei confronti della contemporaneita. \o tempora o mores!, loc. avv. Espressione latina che significa "o tempi, o costumi". Coniata da Cicerone nelle Verrine, si usa per indicare la corruzione del tempo in cui si vive. \o terque quaterque beati, loc. avv. Espressione latina che significa "o tre o quattro volte beati". Verso scritto da Virgilio e pronunciato da Enea che invidiava la sorte di coloro che erano caduti combattendo nell'assedio di Troia. \OACI Sigla di Organisation de l'Aviation Civile International (organizzazione dell'aviazione civile internazionale). \OAEC Sigla di Organization of Asian Economic Cooperation (organizzazione per la cooperazione economica asiatica). \Oahu Isola (836.000 ab.) degli USA, nell'oceano Pacifico, la piu importante dell'arcipelago delle Hawaii. Capoluogo Honolulu. \Oak Lawn Citta (61.000 ab.) degli USA, nello stato dell'Illinois, alla periferia sudoccidentale di Chicago. \Oak Park Citta (55.000 ab.) degli USA, nello stato dell'Illinois, sobborgo della vicina Chicago. \Oakland Citta (372.000 ab.) degli USA, nello stato della California. \Oakleigh Citta (53.000 ab.) dell'Australia, nello stato di Victoria, sobborgo sudorientale di Melbourne. \Oakville Citta (87.000 ab.) del Canada, nella provincia di Ontario. \oangio, sm. Il gametangio che contiene la oosfera. ~ oogonio. \OAPEC Sigla di Organization of Arab Petroleum Exporting Countries, organizzazione dei paesi arabi esportatori di petrolio. Formata nel 1968 da Arabia Saudita, Kuwait e Libia. Nel 1970 vi aderirono anche Algeria, Bahrein, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Nigeria, Qatar e Siria. \oasi, sf. 1 Territorio fertile e verdeggiante in mezzo a un deserto. ~ angolo, isola, paradiso. 2 Luogo tranquillo, adatto per il riposo. • non aveva ancora trovato la sua oasi di tranquillita. sf. oasis. lat. tardo oasis, dal greco oasis, dall'antico egiz. uah stagione. \Oates, Joyce Carol (Lockport, New York 1938-) Scrittrice. Tra le opere Giardino delle delizie (1966) e Bellefleur (1980). \Oaxaca de Juarez Citta (213.000 ab.) del Messico meridionale, capitale dello stato di Oaxaca (3.021.000 ab.), nella valle del fiume Atoyac. \Ob Fiume (3.680 km) della Federazione russa, nella Siberia occidentale. Nasce nella regione dell'Altai e attraversa il bassopiano siberiano bagnando le citta di Barnaul, Novonikolaevsk e Tomsk, prima di sfociare nel mar Glaciale Artico. I principali affluenti sono: il Tom, il Culym, il Ket, il Vach, l'Irtis, il Vasjugan e il Konda. \oba, sf. Nell'antica Grecia, tribu territoriale dei paesi dorici costituita dall'aggregazione di diversi borghi rurali (komai). \obbediente, agg. Ubbidiente. \obbedire => "ubbidire" \obbiettare => "obiettare" \obbietto, sm. => "obietto" \obbligante, agg. Che obbliga. \obbligare, v. tr. 1 Costringere. • il senso del dovere lo obbligava al massimo impegno. 2 Vincolare con un obbligo o con un'obbligazione. ~ forzare, imporre. <> liberare. • obbligo tutti gli immobili con un'ipoteca. 3 Rendere debitore. ~ impegnare. <> esentare. v. tr. 1 to compel, to oblige. 2 (dir.) to bind. lat. obligare, comp. da ob-+ ligare legare. \obbligatamente, avv. Per obbligo. \obbligato, agg. 1 Costretto. • non si sentiva minimamente obbligato a farlo. 2 Vincolato da debiti di riconoscenza. ~ forzato. <> indipendente, libero. 3 Che non si puo variare. • quel percorso obbligato costituiva un rischio enorme per il giudice e la sua scorta. 4 Riconoscente. ~ debitore. <> immemore. • si sentiva obbligato per quanto aveva fatto per lui. agg. 1 (costretto, riconoscente) obliged. 2 (imposto) fixed. \obbligatoriamente, avv. In modo obbligatorio. \obbligatorieta, sf. L'essere obbligatorio. \obbligatorio, agg. 1 Che obbliga. ~ vincolante. <> facoltativo. 2 Che e imposto per legge o disposizioni. agg. obligatory, compulsory. lat. tardo obligatorius. \obbligazionario, agg. Relativo a obbligazione finanziaria. \obbligazione, sf. 1 Azione dell'obbligarsi verso qualcuno. 2 Imposizione. sf. 1 obligation. 2 (comm.) bond. lat. obligatio,-onis. • In diritto e il rapporto derivante dal contratto tra due soggetti, uno dei quali (debitore) e tenuto a una determinata prestazione a favore dell'altro (creditore). Il debitore puo sia versare in forma patrimoniale al creditore qualcosa, oppure essere obbligato a una prestazione di servizio di qualsivoglia altro tipo: puo per esempio essere obbligato a fare (o a non fare) qualcosa. Il debitore inadempiente e tenuto al risarcimento del danno subito dal creditore, rispondendovi con tutti i suoi beni, sui quali il creditore puo rivalersi. In economia si dice obbligazione di societa un qualsiasi titolo di credito emesso dalla societa. Esso rappresenta la quota di un debito contratto dalla societa stessa e viene emesso per ottenere un prestito, rimborsabile nel tempo. Il debito puo essere rimborsato in un'unica soluzione o con pagamenti rateali, secondo il piano di ammortamento previsto. La societa che emette le obbligazioni non puo emetterne per una quota superiore al capitale sociale versato. Si dicono convertibili le obbligazioni che danno diritto al possessore di acquistare, a determinate scadenze, azioni della societa emittente a un prezzo stabilito e restituendo le obbligazioni. Le obbligazioni possono essere al portatore o nominative. \obbligazionista, sm. e sf. Chi sottoscrive obbligazioni. \obbligo, sm. 1 Obbligazione. ~ dovere, vincolo. • essere in obbligo con qualcuno, provare riconoscenza. 2 Dovere. ~ impegno. • gli obblighi familiari non potevano essere trascurati. 3 Condizione, patto. ~ legame. sm. 1 obligation. 2 (dovere) duty. deriv. da obbligare. \obblmo Sigla di obbligatissimo. \obbrobrio, sm. 1 Grave disonore. ~ infamia, vergogna. <> onore, orgoglio. 2 Persona o cosa bruttissima. ~ bruttura. <> bellezza. sm. 1 disgrace. 2 (fig.) mess. \obbrobriosita, sf. Il fatto di essere obbrobrioso. \obbrobrioso, agg. 1 Che da infamia, vergogna. ~ brutto. lat. tardo opprobriosus. \obconico, agg. (pl. m.-ci) Che ha forma di cono con il vertice rivolto verso il basso. \obcordato, agg. In botanica, di organo, soprattutto di foglia, avente la forma di un cuore rovesciato. \Obeid, El Citta (140.000 ab.) del Sudan, capoluogo della regione di Kordofan. \obelion, sm. invar. Punto craniometrico impari mediano situato all'altezza dei fori parietali. \obelisco, sm. Monumento decorativo dell'arte egiziana, costruito in basalto o sienite, monolitico a forma troncopiramidale, alto fino a piu di 30 m. Era un simbolo del sole e veniva eretto in occasione del giubileo trentennale dei faraoni, disponendolo in coppia all'ingresso dei templi. Spesso l'apice dell'obelisco era decorato e i lati riportavano incisioni commemorative. Il primo obelisco noto risale al XIX sec. a. C. e fu eretto in onore di Sesostri I a Eliopoli. Il piu alto e l'obelisco incompiuto della cava di Assuan, alto 41,75 m. Molti obelischi furono trasportati a Roma (piazza Navona, San Pietro, San Giovanni, Pincio, Trinita dei Monti), a Parigi (Place de la Concorde), a Londra e a New York. \obelos, sm. invar. Temine greco che indica un segno a forma di sbarretta orizzontale che i filologi alessandrini introdussero per segnalare i passi o versi che giudicavano non autentici. \Oberalp Passo (2.044 m) alpino della Svizzera, tra la valle del Reno e quella del Rodano. \oberare, v. tr. Sovraccaricare. ~ appesantire. <> alleggerire. \oberato, agg. 1 Sovraccarico. 2 Carico di debiti. \Oberburger, Norberto (Merano 1960-) Pesista italiano. Arrivato primo ai giochi del Mediterraneo nel 1983, ha vinto, primo dopo sessant'anni senza vittorie, l'oro nella categoria del 110 Kg alle Olimpiadi di Los Angeles del 1982. \Oberdan, Guglielmo (Trieste 1858-1882) Irredentista. Per sottrarsi al servizio militare austriaco, nel 1878 fuggi a Roma, quindi torno a Trieste, sperando di attentare alla vita dell'imperatore Francesco Giuseppe. Arrestato, venne condannato a morte e impiccato nonostante una campagna mondiale per la clemenza. \Oberkassel (uomo di) Tipo umano che prende a modello due scheletri, uno di una donna giovane e l'altro di un uomo anziano, ritrovati nel 1914 a Obekassel, nei pressi di Bonn e che presentano caratteri associabili al tipo di Cro-Magnon e agli eschimesi. \Oberland Bernese Regione montuosa della Svizzera centro-settentrionale, estesa sul versante settentrionale delle Alpi Bernesi. \Oberman Romanzo di E. P. de Senancour (1804). \Oberon (astronomia) Satellite di Urano, scoperto nel 1787 da F. W. Herschel, con periodo orbitale di 13,46 giorni; il raggio di 400 km lo colloca in seconda posizione rispetto agli altri satelliti del pianeta, mentre la distanza di 586.000 km in quindicesima. \Oberon (opere) Opera romantica in un prologo e tre atti di C. M. von Weber, libretto di J. Planche (Londra, 1826). Oberon Opera di poesia di Ch. M. Wieland (1780). \Oberth, Hermann Julius (Hermannstadt 1894-Norimberga 1976) Ingegnere tedesco, di origine romena, fondatore dell'astronautica. Fu maestro di K. F. von Braun. Ideo e costrui un razzo a propulsione liquida e organizzo la base di Peenemunde. Dopo la guerra, passo negli Stati Uniti ove diede un contributo fondamentale alle ricerche dei combustibili per i razzi vettori delle prime navicelle astronautiche. Scrisse Uomini nello spazio (1954). \Oberto conte di San Bonifacio Opera in due atti di G. Verdi, libretto di A. Piazza (Milano, 1839). \obesita, sf. 1 Pinguedine eccessiva. ~ adiposita. 2 In medicina viene considerato come eccessivo un accumulo di tessuto adiposo, oltre il 20% rispetto al massimo costituzionale. lat. obesitas,-atis. Obesita essenziale Deriva da uno squilibrio tra alimentazione e consumo metabolico, spesso con origine psichica, e viene trattata con opportune diete. Obesita secondaria Puo derivare da lesioni ipotalamiche, disfunzioni endocrine, diabete mellito e altre sindromi. Puo diventare fattore di rischio per diabete mellito e patologie cardiovascolari o arteriosclerotiche. \obeso, agg. e sm. Che, o chi, e affetto da obesita. ~ grasso. <> scarno. agg. obese. \obi, sm. invar. Termine giapponese che indica una cintura, generalmente di seta, portata per tradizione legata dietro la schiena con un complesso nodo la cui forma e dimensione variano a seconda del sesso, dell'eta e del rango. \obice, sm. Cannone corto che spara granate. \obiettare, v. tr. 1 Opporre. ~ contestare. <> concordare. 2 Fare obiezioni. <> assentire. v. tr. to object. \obiettivare, v. tr. Documentare attraverso analisi chimiche specifiche. \obiettivazione, sf. Oggettivizzazione. \obiettivismo, sm. Il modo di vedere le cose come sono in realta, senza interpretazioni. \obiettivita, sf. L'essere obiettivo. \obiettivo, agg. e sm. agg. 1 Oggettivo. <> soggettivo. 2 Spassionato, disinteressato. ~ sereno. <> parziale. 3 Imparziale. sm. 1 Sistema ottico in grado di fornire un'immagine reale di un determinato oggetto. 2 Bersaglio. ~ mira, (fig.) fine. agg. objective. sm. 1 (ottica) lens. 2 (mil.) objective. • E composto da una o piu lenti (diottrico) o da uno o piu specchi eventualmente associati a lenti (catadiottrico). Le caratteristiche ottiche che contraddistinguono gli obiettivi sono il rapporto tra il diametro della pupilla di ingresso e la distanza focale (apertura relativa), il rapporto tra il flusso luminoso uscente e quello entrante (fattore di trasparenza), l'angolo entro il quale le immagini risultano accettabilmente esenti da aberrazioni (angolo di campo), l'ingrandimento e il potere risolutivo. La luminosita di un obiettivo e determinata dalla sua apertura e dal fattore di trasmissione. Gli obiettivi sono utilizzati in strumenti ottici piu complessi come il microscopio, il telescopio, il cannocchiale ecc. \obietto, sm. Oggetto. \obiettore, agg. e sm. 1 Che, o chi, obietta. 2 Chi, per motivi religiosi o di coscienza, si rifiuta di prestare servizio militare. sm. objector. lat. tardo obiector,-oris, deriv. da obiectus, p.p. di obicere opporre. \obiezione, sf. Argomentazione contrapposta a un'affermazione di altri. ~ critica, opposizione. sf. objection. lat. obiectio,-onis, deriv. da obiectus, p.p. di obicere opporre. Obiezione di coscienza Il rifiuto di adempiere un'imposizione di una legge, sia essa dello stato, morale o religiosa, in quanto contraria ai propri principi. Secondo la legge promulgata nel 1972, l'obiezione di coscienza e ritenuta causa di giustificazione per richiedere di assolvere i propri doveri militari svolgendo un servizio civile sostitutivo (assistenza a malati e invalidi, recupero di beni ambientali, attivita in comunita terapeutiche ecc.). Nel caso di personale medico o paramedico, l'obiezione di coscienza viene riconosciuta come giustificazione al rifiuto di attivita connesse con l'interruzione volontaria della gravidanza. \obito, sf. Morte. \obitorio, sm. Camera mortuaria, dove vengono conservate le salme. sm. mortuary, morgue. \obituario, agg. e sm. Registro di un monastero o di una chiesa su cui, durante il medioevo, veniva annotato il nome di benefattori, abati, dignitari ecc. alla loro morte e l'ufficiatura anniversaria di fondatori, benefattori e simili. \oblast', sf. invar. 1 Nella Russia del periodo zarista, suddivisione amministrativa corrispondente al governatorato. 2 Nell'URSS del periodo successivo alla rivoluzione, suddivisione amministrativa che sostitui il governatorato. \oblativita, agg. Generosita d'animo. \oblato, sm. Chi, pur non avendo preso i voti, fa parte di una congregazione religiosa. \oblatore, sm. (f.-trice.) 1 Chi estingue un reato mediante oblazione. 2 Chi fa un'offerta a scopo benefico. \oblazionario, sm. Nell'antichita (fino alla fine del medioevo), denominazione degli ecclesiastici a cui spettava l'incarico di raccogliere le offerte dei fedeli. \oblazione, sf. 1 Offerta. ~ obolo. 2 Nella Messa, momento in cui il sacerdote offre il pane e il vino. 3 Pagamento di una multa al fine di evitare un processo. ~ multa. \obliare, v. v. tr. Dimenticare. v. rifl. Dimenticare se stessi. \oblio, sm. Dimenticanza. ~ abbandono. \oblioso, agg. Dimentico. ~ immemore. \obliquamente, avv. In senso obliquo. \obliquare, v. v. tr. Dirigere in senso obliquo. v. intr. Avanzare in direzione obliqua. \obliquita, sf. L'essere obliquo. lat. obliquitas,-atis. \obliquo, agg. 1 Detto di rette o piani che, incontrandosi tra loro, formano un angolo non retto. ~ angolato. <> dritto. 2 Inclinato. • i raggi obliqui del sole scaldavano poco. 3 Di cosa poco pulita, lineare. • segui strade oblique per fare carriera. agg. 1 oblique, slanting. 2 (fig.) devious. lat. obliquus. \obliterare, v. tr. 1 Annullare con un timbro o con un'apposita macchina. <> convalidare. 2 Cancellare, o rendere illeggibile qualcosa. 3 Far dimenticare. •: :l tempo ha il potere di obliterare certe consuetudini. 4 Ostruire, intasare v. tr. 1 to stamp. 2 (francobollo) to cancel. lat. obliterare, comp. da ob-+ deriv. da littera lettera. \obliteratore, agg. (f.-trice) 1 Macchina per la vidimazione o l'annullamento automatico. \obliterazione, sf. L'obliterare. lat. oblitteratio,-onis, deriv. da oblitterare. \oblivione, sf. Oblio. ~ dimenticanza. \oblo, sm. Il finestrino rotondo delle navi. sm. porthole. \Oblomov Romanzo di I. A. Goncarov (1859). Il protagonista del romanzo, Oblomov, possiede un'intelligenza acuta e una personalita degna, ma la sua inerzia gli fa sprecare inutilmente la sua vita. Se non fosse per l'amministrazione tenuta da un amico, manderebbe in rovina la sua proprieta. Rinuncia perfino a sposare la ragazza che ama, perche le nozze lo costringerebbero a un mutamento delle sue abitudini di vita. Oblomov e stato inizialmente interpretato come il simbolo della rovina dei possidenti russi, ma puo anche essere considerato un tipo umano universale. Il termine oblomovismo viene spesso utilizzato per indicare l'apatia mentale. Oblomov Film commedia, russo (1979). Regia di Nikita Mikhalkov. Interpreti: Oleg Tabakov, Elena Solovej, Jurij Bogatyrev. Titolo originale: Neskolko dnei iz Jizni Oblomova \oblomovismo, sm. Termine con cui venne indicato l'atteggiamento insieme pratico ed etico di alcune sfere della societa russa nel periodo antecedente all'abolizione della servitu della gleba. Deriva dal nome del protagonista del romanzo Oblomov. \oblungo, agg. (pl. m.-ghi) Che ha forma piu lunga che larga. ~ ellittico, ovale. agg. oblong. \obnubilamento, sm. Annebbiamento, offuscamento. \obnubilare, v. tr. Annebbiare, offuscare. \obnubilazione, sf. Offuscamento, annebbiamento. ~ obnubilamento. \obnunziazione, sf. Nella Roma repubblicana, il diritto che avevano pretori e consoli di opporsi alla convocazione di comizi dopo fenomeni atmosferici ritenuti di cattivo auspicio. \oboe, sm. Strumento musicale a fiato facente parte del gruppo dei legni. sm. oboe. \Oboe sommerso Opera di poesia di S. Quasimodo (1932). \oboista, sm. e sf. (pl.-i) Suonatore di oboe. \obolo, sm. 1 Piccola offerta in denaro. ~ elemosina. 2 Moneta dell'antica Grecia. sm. small offering. lat. obolus, dal greco obolos. \Obolo di San Pietro Canone medievale che alcuni stati europei versavano allo Santa Sede in cambio della sua protezione. E detta anche denaro di San Pietro. \Obote, Apollo Milton (Akokoro 1924-) Politico ugandese. Fu primo ministro dal 1962 al 1975, e dal 1980 al 1985 fu eletto presidente della repubblica. \obovato, agg. In botanica, di organo, in particolare di foglia, avente forma simile al profilo di un uovo con la punta rivolta verso il basso. \Obrazcov, Sergej V. (Selo Medvedkovo 1901-Mosca 1992) Burattinaio russo. Nel 1931 fondo il Teatro statale centrale dei fantocci, tra i piu prestigiosi d'Europa. \Obraztzova, Elena (Leningrado 1940-) Cantante lirica russa. Famosa mezzosoprano, particolarmente efficace in ruoli operistici di grande temperamento, quali quelli del repertorio verdiano. Tra le interpretazioni memorabili, si cita la Carmen di G. Bizet. \Obrecht, Jacob (Breda 1450-Ferrara 1505) Compositore fiammingo. Autore di 27 messe e circa 30 mottetti. \Obregon, Alvaro (Siquisida 1880-San Angel 1928) Militare e politico messicano. Nel 1911 fece parte della rivoluzione contro P. Diaz. Dal 1920 al 1924 fu presidente dello stato e venne rieletto nel 1927. Mori assassinato. \obrettizio => "orrettizio" \O'Brien, William Smith (Drumoland 1803-Penrhyn Arms 1864) Politico irlandese. Sebbene protestante, appoggio l'emancipazione dei cattolici e nel 1847 fondo la Confederazione irlandese per il conseguimento dell'indipendenza nazionale. \obscina, sf. invar. Termine russo indicante un'antica comunita contadina che rappresento una delle prime forme di vita sociale ed economica dei popoli slavi. \Observer (The) Giornale londinese che esce la domenica. Fondato nel 1791, e portavoce della tendenza tory progressista. \obsolescente, agg. 1 Invecchiato. 2 In decadimento. 3 Inefficiente. \obsolescenza, sf. 1 Decadimento fisico. 2 Invecchiamento di attrezzature. \obsoleto, agg. 1 Disusato. ~ antiquato. <> attuale. 2 Di cose superate in efficienza. ~ dismesso. <> adottato. lat. obsoletus, p.p. di obsolescere perdere di pregio. \obtorto collo, loc. avv. Malvolentieri, contro voglia. \oc, sm. invar. Termine che, nel provenzale antico, significava si. \OC Sigla di onde corte. oca, sf. 1 Palmipede. 2 Ragazza sciocca o sbadata. ~ svampita. sf. 1 goose. 2 (fig., svampita) ninny. • Uccello acquatico appartenente alla famiglia degli Anatidi. Le specie di allevamento derivano dall'oca selvatica e sono allevate per il piumaggio e per la carne. Oca selvatica Uccello (Anser anser) della famiglia degli Anatidi e dell'ordine degli Anseriformi. Capostipite di molte razze di oche domestiche e lunga quasi un metro, possiede ali poderose e ampie, zampe robuste con dita collegate fra loro da una membrana, piumaggio folto di colore chiaro. Vive in Eurasia e nell'America settentrionale. Frequenta zone vicine a corsi d'acqua, si ciba di vegetali e ha una vita familiare molto unita: maschi e femmine costruiscono il nido, allevano i piccoli e quando arriva l'autunno si spostano in grandi gruppi in formazione a V. \Oca del Cairo, L' Dramma giocoso in un atto di W. A. Mozart, libretto di Varesco, ricomposto da D. Valeri (Salisburgo, 1936). \ocaggine, sf. L'essere sciocco, sbadato. \ocarina, sf. Strumento a fiato fatto di terracotta, avente forma ovale. \O'Casey, Sean (Dublino 1880-Torquay 1964) Drammaturgo irlandese. Tra le opere L'aratro e le stelle (1926) e Rose rosse per me (1942). \OCC Sigla di Organizzazione per la Cooperazione Commerciale. \Occam, Guglielmo di => "Guglielmo di Occam" \occamismo, sm. Indirizzo di pensiero, contraddistinto dall'applicazione rigorosa ed estremizzata delle dottrine logiche e dei principi metodologici di Guglielmo di Occam, che nel XIV sec. si contrappose alle tradizionali correnti del pensiero medievale. \occasionale, agg. 1 Che offre occasione. ~ saltuario. <> regolare, sistematico. 2 Che dipende da occasione. ~ casuale, fortuito, accidentale. • quell'incontro occasionale segno l'inizio di una lunga amicizia. agg. 1 chance. 2 (opportunita) opportunity. 3 (circostanza) occasion, occasional. \occasionalismo, sm. Dottrina sviluppata in particolare tra il 1660 e il 1670, che fa risalire a Dio, in quanto causa di tutte le cose, le sensazioni, la volonta e i sentimenti, che non sarebbero altro che le occasioni attraverso le quali Dio stesso attua la propria volonta. I principali esponenti furono A. Geulincx e A. Malebranche. \occasionalmente, avv. In modo occasionale. \occasionare, v. tr. Dare occasione, provocare. \occasione, sf. 1 Il verificarsi di circostanze che danno un'opportunita. ~ possibilita. • non seppe approfittare di quella favorevole occasione. 2 Causa, pretesto. • ogni incontro dava loro occasione di litigare. 3 Acquisto conveniente. • l'acquisto dell'auto fu una vera occasione. 4 Circostanza, avvenimento. ~ eventualita. sf. 1 occasion. 2 (opportunita) opportunity. 3 (prezzo d'occasione) bargain. lat. occasio,-onis, deriv. da occasum. \Occasione di uccidere, L' Romanzo di H. von Doderer (1938). \Occasioni, Le Opera di poesia di E. Montale (1939). \occaso, sm. Occidente, tramonto. \Occhetto, Achille (Torino 1936-) Politico. Dal 1988 fu segretario nazionale del PCI e nel 1991 ne curo la trasformazione in PDS. Si dimise nel 1994. \occhiaccio, sm. Occhio che osserva con severita. \occhiaia, sf. 1 La cavita nella quale si trovano gli occhi. 2 Infossamento e macchia livida sotto gli occhi. sf. 1 eye socket. 2 (avere le occhiaie) to have shadows under one's eyes. \occhialaio, sm. Chi vende, fabbrica o ripara occhiali. \occhiale, agg. Relativo all'occhio. lat. ocularis, deriv. da oculus occhio. \Occhiale, L' Saggio di T. Stigliani (1627). \occhialetto, sm. Lente sostenuta da un manico che si mette davanti all'occhio. \occhiali, sm. pl. Lenti bloccate in una montatura usate per correggere difetti della vista o per protezione. I primi occhiali furono realizzati dal frate Alessandro dalla Spina (1270) e, sette anni dopo, da Salvino degli Armati a Firenze. sm. pl. 1 glasses. 2 (da sole) sunglasses. 3 (da sci) goggles. \Occhiali d'oro, Gli Romanzo di G. Bassani (1958). \Occhialini, Giuseppe (Fossombrone 1907-Parigi 1993) Fisico. Professore di fisica all'universita di Milano, compi importanti studi sui raggi cosmici e nel 1946, in collaborazione con C. F. Powell, scopri il pione, particella subnucleare gia prevista da H. Yukawa, grazie a una tecnica innovativa delle emulsioni nucleari. Ha studiato le camere di Wilson con le quali ha scoperto sciami di particelle e gli elettroni positivi. Dal 1958 fu socio dell'Accademia dei Lincei. \occhialino, sm. Strumento ottico costituito da due lenti correttive o protettive applicate a una piccola montatura che si tiene in mano o si appoggia sul naso per mezzo di molle. \occhialone, sm. Nome volgare del Pagellus bogaraveo, un pesce perciforme appartenente alla famiglia degli Sparidi. \occhialuto, agg. scherz. Che porta occhiali. \occhiata, sf. 1 Sguardo rapido ma intenso e significativo. ~ guardata. • con un'occhiata delle sue, impose un generale silenzio. 2 Scorsa rapida, rapida lettura. ~ rilettura. • diede un'ultima occhiata al discorso scritto e poi ando. 3 Nome volgare (Oblada melanura) di un pesce della famiglia degli sparidi, comune nel Mediterraneo. Il nome deriva dai grandi occhi arrotondati. sf. 1 glance, look. 2 (dare un'occhiata) to have a look at. deriv. da occhio. \occhiato, agg. Che presenta macchie piu o meno regolari e simili a occhi. \occhiatura, sf. La caratteristica di alcuni formaggi provvisti di buchi. \occhiazzurro, agg. Che ha gli occhi azzurri. \occhiceruleo, agg. Che ha gli occhi azzurri, usato soprattutto in riferimento ad Atena. \occhieggiare, v. v. tr. Guardare frequentemente e con intenzione. v. intr. Apparire qua e la. v. intr. to peep out. \occhiellaia, sf. Che fa occhielli nei vestiti. \occhiellatrice, sf. Macchina per fare occhielli. \occhiellatura, sf. 1 Esecuzione di occhielli. 2 Insieme degli occhielli in un vestito. \occhiello, sm. 1 Piccolo taglio orlato e rinforzato usato nei vestiti per infilarvi il bottone. ~ asola. • era il fiore all'occhiello della ditta, era l'elemento rappresentativo di cui si andava fieri. 2 Foro orlato che serve da unione o chiusura. 3 Nel linguaggio giornalistico e la scritta che precede un titolo di giustezza e corpo inferiori. ~ mezzo titolo. 4 La pagina che precede il frontespizio dei libri. sm. 1 buttonhole. 2 (asola) eyelet. dimin. di occhio. \Occhieppo Inferiore Comune in provincia di Biella (4.194 ab., CAP 13055, TEL. 015). \Occhieppo Superiore Comune in provincia di Biella (2.812 ab., CAP 13056, TEL. 015). \occhiera, sf. Piccola coppa di forma ovalare che viene usata per bagnare gli occhi con soluzioni medicamentose. \occhietto, sm. 1 Socchiudere l'occhio come cenno d'intesa. 2 In tipografia, occhiello. \occhio, sm. 1 Organo in grado di trasformare in impulsi nervosi gli stimoli luminosi ricevuti e trasmetterli al cervello, provocando la visione. 2 Intuizione, accortezza. ~ fiuto. 3 Senso estetico. sm. 1 eye. 2 (a occhi chiusi) blindfold. 3 (escl.) careful! 4 (a occhio nudo) with the naked eye. lat. oculus. • E presente nei Vertebrati, negli Artropodi e nei Molluschi. Nell'uomo e un bulbo di forma pressoche sferica di circa 25 mm di diametro e protetto nella cavita orbitale. Il bulbo e racchiuso da un involucro formato da tre strati sovrapposti: la sclerotica (la piu esterna che forma la cornea), la coroide e la retina. I raggi luminosi entrano attraverso la pupilla e attraversano i mezzi diottrici dell'occhio (cornea, umore acqueo, cristallino e corpo vitreo) subendo una serie di rifrazioni per focalizzarsi poi sulla retina, dalle cui cellule sensoriali si forma il nervo ottico. Il cristallino e in grado di variare il proprio raggio di curvatura perche sia possibile focalizzare sulla retina le immagini di oggetti posti a distanze diverse dall'occhio. L'immagine sulla retina e rovesciata e la sua persistenza permette di distinguere circa sedici immagini al secondo. Occhio di falco Varieta di quarzo nero bluastro con inclusioni di crocidolite di colore azzurro verde o azzurro indaco. Occhio di gatto Varieta di quarzo verde grigio o verde oliva con fini e fitte inclusioni di amianto di colore bianco giallo o bianco azzurro. Occhio di tigre Varieta di quarzo bruno con inclusioni di crocidolite di colore giallo oro perche impregnata di ossidi di ferro. \Occhio che uccide, L' Film poliziesco, britannico (1959). Regia di Michael Powell. Interpreti: Karlheinz Bohm, Moira Shearer, Anna Massey. Titolo originale: Peeping Tom \Occhiobello Comune in provincia di Rovigo (9.190 ab., CAP 45030, TEL. 0425). \occhiolino, sm. Occhietto. sm. (fare l'occhiolino) to wink. \occhione, sm. 1 Organo di traino, avente forma di anello, nel quale si introduce il gancio del veicolo trainante. Viene fissato al veicolo da rimorchiare. 2 Nome volgare del Burhinus oedicnemus, un uccello caradriforme di grosse dimensioni appartenente alla famiglia dei Burinidi. Ha grossi occhi giallo dorati. \occhiuto, agg. 1 Pieno di occhi o di macchie simili a occhi. 2 Che vede e spia dappertutto. \occidentale, agg. e sm. agg. 1 Relativo all'occidente, posto a occidente. • il confine occidentale era sguarnito. 2 Proprio dell'Europa, dei paesi capitalistici. • mentalita, economia occidentale. sm. Abitante dell'occidente. agg. west, western. sm. westerner. lat. occidentalis. \Occidentale (Gambia) Divisione amministrativa (137.000 ab.) del Gambia, capoluogo Brikama. \Occidentale (Ghana) Regione (1.375.000 ab.) del Ghana, al confine con la Costa d'Avorio. Capoluogo Sekondi-Takoradi. \Occidentale (Kenya) Provincia (2.732.000 ab.) del Kenya, sul lago Vittoria. Capoluogo Kakamega. \Occidentale (Sri Lanka) Provincia (4.442.000 ab.) dello Sri Lanka, capoluogo Colombo. \Occidentale (Uganda) Provincia (1.427.000 ab.) dell'Uganda, capoluogo Butebe. \occidentalismo, sm. Atteggiamento di chi da valore preminente alla civilta occidentale. \occidentalista, sm. e sf. (pl. m.-i) Seguace dell'occidentalismo. \occidentalistico, agg. (pl. m.-ci) Relativo all'occidentalismo. \occidentalizzare, v. v. tr. Uniformare agli usi e costumi dell'occidente. v. intr. Assumere gli aspetti tipici della civilta occidentale. v. rifl. Conformarsi agli usi occidentali. \occidentalizzazione, sf. Tendenza ad assumere gli usi e costumi della civilta occidentale. \occidente, sm. 1 Una delle due intersezioni del circolo verticale, perpendicolare al meridiano astronomico, con l'orizzonte. 2 Uno dei quattro punti cardinali, che indica la zona di orizzonte dove tramonta il Sole. ~ ovest, ponente, tramonto. <> est, levante, oriente. 3 Regione geografica posta a occidente. sm. west. \Occidente Romanzo di F. Camon (1975). \occiduo, agg. Che e rivolto al tramonto. \Occimiano Comune in provincia di Alessandria (1.415 ab., CAP 15040, TEL. 0142). \occipitale, agg. Che compete all'occipite cioe alla regione posteriore del cranio. Foro occipitale Apertura nell'osso occipitale che mette in comunicazione il canale vertebrale con la cavita cranica. Muscolo occipitale Il muscolo del capo che muove il cuoio capelluto all'indietro. Osso occipitale Osso piatto, impari e mediano del cranio, nella zona posteriore. \occipite, sm. La regione posteriore e inferiore del cranio al di sopra del collo. sm. occiput, back of the head. \occipitoatlantoideo, agg. Relativo all'occipite e all'atlante. \occipitodontoideo, agg. Che si riferisce all'osso occipitale al dente dell'epistrofeo. Legamenti occipitali Fasci fibrosi che collegano il dente dell'epistrofeo al condilo occipitale e al bordo del foro dell'occipite. \occipitofrontale, agg. e sm. Relativo al muscolo pellicciaio che ricopre la volta cranica ed e costituito dai due muscoli occipitali e dai due muscoli frontali separati da una parte centrale aponeurotica. \Occitania Denominazione medievale dei paesi di lingua d'oc. \occitanico, agg. (pl. m.-ci) 1 Che si riferisce alla lingua d'oc. 2 Relativo all'antica Provenza. \occitano, agg. e sm. Provenzale. \occludere, v. tr. Ostruire. ~ otturare, chiudere. v. tr. to block. lat. occludere, comp. da ob-+ claudere chiudere. \occlusione, sf. Intoppo, ostruzione. ~ ingorgo, intasamento. sf. 1 obstruction, blockage. 2 (med.) occlusion. lat. scientifico occlusio,-onis, deriv. dal lat. occlusus, p.p. di occludere chiudere. • In meteorologia e la fase finale dell'evoluzione di un ciclone extratropicale nella quale il fronte freddo incontra il fronte caldo e da origine a forti precipitazioni. Occlusione intestinale In medicina e il blocco del transito nel canale intestinale, causato da un ostacolo interno o esterno, o per paralisi della muscolatura dell'intestino. La sintomatologia comprende dolore addominale, vomito, alito fetido, disidratazione e richiede spesso l'intervento chirurgico per la rimozione dell'ostacolo. \occlusivo, agg. 1 Prodotto mediante occlusione, relativo a un'occlusione. 2 In linguistica, di consonanti la cui pronuncia dura breve tempo e non puo prolungarsi. • consonanti occlusive, sono p, b, t, d, c. deriv. da occluso. \occluso, agg. Ostruito. lat. occlusus, p.p. di occludere. \occorrente, agg. e sm. agg. Che occorre, necessario. ~ basilare, fondamentale. <> secondario. sm. Cio che occorre, il necessario per compiere qualcosa. ~ indispensabile. <> inutile. agg. e sm. necessary. \occorrenza, sf. 1 Bisogno, necessita. 2 Occasione. ~ caso, evenienza. sf. need, necessity. \occorrere, v. intr. Bisognare, essere necessario. ~ servire. v. intr. to need. lat. occurrere venire incontro, comp. da ob-+ currere. \occultabile, agg. Che si puo occultare. \occultamento, sm. L'occultare. \occultare, v. v. tr. 1 Nascondere. ~ imboscare. <> esibire. • occultarono il cadavere con grande ingenuita. 2 Impedire la conoscenza ad altri. • occulto il delitto, senza lasciare prove. v. rifl. Nascondersi. • nonostante la confusione, i suoi tentativi di occultarsi andarono male. v. tr. to conceal, to hide. lat. occultare, deriv. da occultus, p.p. di occulere nascondere. \occultatore, agg. e sm. (f.-trice) Che, chi occulta. \occultazione, sf. Occultamento. • Fenomeno che consiste nella sovrapposizione del disco di un astro su quello di un altro, che risulta cosi oscurato. Molto comuni le occultazioni di stelle, pianeti e pianetini da parte della Luna. L'occultazione inizia con la copertura della stella da parte del disco lunare; puo durare fino a cinquanta minuti e termina con la ricomparsa della stella dal bordo occidentale della Luna. Tale fenomeno e molto importante in quanto consente di aggiornare le tavole del moto lunare, attraverso la localizzazione precisa della Luna. \occultismo, sm. Il concetto di occultismo non e definibile in modo rigoroso: infatti, l'occultismo non e una teoria ma una credenza o atteggiamento di persone che credono nell'esistenza di entita e poteri non conoscibili attraverso metodi scientifici, ma controllabili da persone in possesso di particolari poteri. Nell'occultismo entrano e si mescolano credenze religiose e atteggiamenti psicologici. All'occultismo si e iniziati da chi e gia occultista, tramite il rito segreto detto iniziazione. L'iniziato entra in possesso di conoscenze segrete e di poteri di dominio sulle forze che si agitano in natura. L'iniziato si identifica con tali forze e sa come evocarle e come servirsene. La forza evocata produce immediatamente l'effetto, senza che appaia un nesso tra la causa e l'effetto stesso. Il primo trattato sull'occultismo risale al XVI sec. con il De occulta philosophia (1510) di H. C. Agrippa. Benche una classificazione di questo tipo sia discutibile, nelle cosiddette "scienze occulte" si fanno comunemente rientrare la teosofia (conoscenza del divino per rivelazione diretta), l'antroposofia (dottrina teosofica professata da R. Steiner), la magia (serie di operazioni rituali destinate a ottenere certi risultati), la mantica (arte della divinazione), l'astrologia (studio delle influenze degli astri) e lo spiritismo (studio e pratica dei fenomeni paranormali). Il ricorso all'occultismo e il suo periodico rifiorire possono essere spiegati con varie motivazioni, tra cui: a) desiderio del singolo di sfruttare a proprio vantaggio le forze naturali, di prevedere il futuro, di vincere al gioco ecc.; b) difficolta soggettiva di dare un senso all'esistenza o di trovare la propria strada nella vita, di stabilire legami con gli altri ecc.; c) incapacita della scienza di rendere ragione di tutti i fenomeni come, per esempio, delle guarigioni improvvise, dei miracoli ecc.; d) atteggiamento culturale di diffusa superstizione, che tende ad attribuire a cause soprannaturali alcuni fenomeni spiegabili naturalmente e razionalmente. Il terreno nel quale fioriscono le credenze occultiste alimenta facilmente la credulita e, poiche si tratta di aree nelle quali per definizione e esclusa la possibilita di verifica razionale delle affermazioni, e facile lo sconfinamento nell'imbroglio. \occultista, sm. e sf. Chi studia o pratica l'occultismo. \occultistico, agg. (pl. m.-ci) Che concerne l'occultismo o gli occultisti. \occulto, agg. 1 Nascosto, segreto. ~ celato. <> manifesto. 2 Occultismo. agg. 1 concealed, hidden. 2 (occultismo) occult. lat. occultus, p.p. di occulere. \occupante, agg., sm. e sf. Che, o chi, occupa. \occupare, v. v. tr. 1 Prendere possesso, impadronirsi. • gli operai iniziarono a occupare le fabbriche per protesta contro le condizioni di lavoro. 2 Prendere alloggio. • gli ospiti occuparono le stanze al primo piano. 3 Ingombrare uno spazio. ~ impegnare. <> liberare. 4 Tenere impegnato. • cercavano di tenere occupato il nemico, per permettere una rapida ritirata dei mezzi. v. intr. pron. Dedicare grande cura. • si occupava degli studi a tempo pieno. v. tr. 1 to occupy. 2 (il tempo) to spend. 3 (ingombrare) to take up. v. intr. pron. 1 to work, to do. 2 (interessarsi) to be involved. lat. occupare, comp. da ob-+ capere prendere. \Occupati d'Amelia Commedia di G. Feydeau (1908). \occupato, agg. 1 Che non e libero. 2 Intento, affaccendato. • era troppo occupato a svolgere quel lavoro per darmi retta. 3 Impiegato in modo stabile in un lavoro. agg. 1 occupied. 2 (affaccendato) busy. 3 (telefono) engaged. 4 (posto) taken. p.p. di occupare. \occupatore, agg. e sm. (f.-trice) Che, o chi, occupa. \occupazionale, agg. Relativo all'occupazione. \occupazione, sf. 1 Effetto dell'occupare. ~ stanziamento, installazione. 2 Lavoro, impiego. ~ mansione. sf. 1 occupation. 2 (lavoro) job. lat. occupatio,-onis. • In diritto civile e il modo d'acquisto della proprieta di cose mai possedute da privati o volontariamente abbandonate dal proprietario. In diritto internazionale e l'appropriazione, da parte di uno stato, di un territorio indipendente o appartenente a un altro stato. L'occupazione di aziende industriali o agricole e il reato commesso da chi occupa un'azienda al fine di impedirne le normali attivita o di impadronirsene (occupazione della terra). Spesso la questione dell'occupazione di aziende e in relazione al diritto di sciopero. In economia e l'insieme di persone che svolgono attivita lavorativa, in proprio o alle dipendenze di altri. Le diverse teorie economiche pongono in relazione l'occupazione con il mercato del lavoro motivando variamente la quota di popolazione non occupata, mentre la teoria keynesiana tratta il problema della piena occupazione, rifacendosi alla domanda ridotta come causa della disoccupazione e promuovendo l'intervento dello stato, sia come supporto agli investimenti privati, sia nell'investimento in opere pubbliche, per incrementare la domanda (J. M. Keynes, Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta, 1935). \Oceania Continenete costituito da un insieme frammentato di terre nella parte occidentale dell'oceano Pacifico. Occupa una superficie di 166 milioni di km2 e il 99% della sua estensione e rappresentato da Australia, Nuova Guinea e Nuova Zelanda. La morfologia-L'Australia, interamente circondata dal mare, si affaccia a nord e a est sull'oceano Pacifico (che assume le denominazione di mare degli Arafura, mar dei Coralli e mar di Tasman) e a sud e a ovest sull'oceano Indiano. Le coste si estendono per oltre 19.000 km e presentano forme variegate, rettilinee e a falesia come nella Gran baia australiana a sud o frastagliate, ricche di isole come nella costa settentrionale; la costa orientale si affaccia sulla Gran barriera corallina (costituita dallo scheletro calcareo dei madreporari), che la separa per 2.500 km dall'oceano aperto. A ridosso della costa orientale si sviluppa da nord a sud la Gran Catena Divisoria, costituita da una serie di catene montuose (per un totale di oltre 3.000 km) che raggiungono l'altezza massima nel monte Kosciusko (2.228 m) nelle Alpi Australiane. Al centro del continente troviamo il gruppo dei monti Macdonnell (altezza massima 1.510 m) e dei monti Musgrave che sovrastano le sconfinate regioni che a est comprendono il bacino del fiume Murray e il Grande Bacino Artesiano. Il lago Eyre raggiunge la quota di massima depressione con i suoi 12 m sotto il livello del mare. Verso ovest invece si estendono vastissime aree desertiche, (Gran deserto sabbioso, deserto Gibson, Gran deserto Vittoria, Nullaerbor Plain) che si estendono fino ai rilievi a ridosso della costa occidentale. Infine a nord gli altipiani di Kimberley e di Arnhem chiudono verso l'interno altre vaste zone depresse. La Tasmania e costituita da un altopiano ricco di laghi e di fiumi (Derwent e Tamar). Il territorio della Nuova Guinea e prevalentemente montuoso ed e attraversato da sud-ovest a nord-est da un imponente successione di catene montuose (Catena Centrale, monti Bismarck, monti Owen Stanley) che comprendono molte cime che superano i 4.000 m (Sukarno, 5.029 m; Daam, 4.922 m; Trikora, 4.750 m); piu a nord, separati da profonde valli, si collocano rilievi di minore elevazione, paralleli alla costa. La parte meridionale e occupata da ampi altipiani calcarei e da una vastissima pianura alluvionale, coperta di foreste e percorsa da vari corsi d'acqua. Il territorio della Nuova Zelanda e formato da due isole principali (isola del Nord e isola del Sud), divise dallo stretto di Cook, largo appena 26 km, e da molte isole minori. L'isola del Nord e prevalentemente montuosa, con coste frastagliate, particolarmente nella penisola di Auckland, saldata al resto dell'isola dal sottile istmo omonimo, su cui e sorta la principale citta della Nuova Zelanda, Auckland. Al centro dell'isola del Nord, tutt'attorno al bacino del lago Taupo, si allarga un altopiano sui 400-600 m, da cui si elevano numerosi coni vulcanici: il Ruapehu (2.797 m, la cima piu alta dell'isola del Nord), il Ngauruhoe (2.291 m) e l'Egmont (2.518 m). Diffusissime sono le manifestazioni di vulcanesismo secondario (fumarole, solfatare, geyser e sorgenti termali). L'isola del Sud ha forma rettangolare, disposta in direzione nord-est sud-ovest, percorsa dalle Alpi Neozelandesi meridionali, particolarmente elevate nella sezione centrale, con numerose vette oltre i 3.000 m (monte Cook, 3.764 m). Il versante occidentale scende a picco sul mare, determinando l'aspetto roccioso e impervio della costa, tuttora selvaggia e generalmente disabitata; il versante orientale degrada dolcemente verso le pianure di Canterbury e del Southland, occupate da ampi pascoli e da terreni coltivati. Numerosi sono gli arcipelaghi minori, di origine vulcanica, tuttora ricchi di fenomeni pseudovulcanici: le Auckland, le Campbell e le Kermadec. Le isole minori dell'Oceania sono spesso d'origine vulcanica (Mauna Kea, 4.205 m, nelle Hawaii) o sono formate da costruzioni coralline giacenti sulla sommita di vulcani inattivi (atolli). L'idrografia L'Australia e estremamente povera di acque e i fiumi sono per la maggior parte piu simili a torrenti. Il fiume principale e il Murray-Darling (2.500 km) nell'area sudorientale. Il principale lago e l'Eyre (da 2.000 a 14.000 km2 a seconda dei periodi dell'anno). Il sottosuolo e invece molto ricco d'acqua (Gran Bacino Artesiano) e l'acqua salina che viene estratta e utilizzata con profitto nell'allevamento. I fiumi principali sono, a nord delle catene montuose, il Sepik e il Ramu, a sud il Fly, il Kikori e il Purari; molto ricchi d'acqua per le abbondanti piogge, sono navigabili per lunghi tratti e rappresentano spesso le sole vie di comunicazione verso l'interno. In Nuova Zelanda i fiumi piu importanti sono nell'isola del Nord il Waikato, emissario del lago Taupo e tributario del mar di Tasman, e il Wanganui che sfocia nello stretto di Cook. Nell'isola del Sud i fiumi principali scendono all'oceano Pacifico; tra questi spiccano il Clutha (322 km) e il Waitaki (209 km). Numerosi sono anche i bacini lacustri, tipicamente di origine vulcanica nell'isola del Nord (Taupo) e di origine glaciale nell'isola del Sud (Te Anau, Tekapo, Pukaki e Ohau). Il clima Il clima dell'Australia e prevalentemente desertico, comunque sempre molto arido. Solo lungo la costa orientale le precipitazioni sono abbondanti (clima oceanico) e lungo la costa sudoccidentale sono concentrate prevalentemente in inverno (clima temperato). L'escursione termica annuale e diurna cresce a mano a mano che dalla costa ci si spinge all'interno. In Nuova Guinea il clima e tropicale, con piogge molto copiose che favoriscono una densissima vegetazione forestale, mentre in Nuova Zelanda e in generale temperato oceanico, piu freddo nel sud; i venti occidentali apportano consistenti precipitazioni durante tutto l'anno, soprattutto sui versanti esposti a ovest. La popolazione In Nuova Guinea la popolazione si concentra prevalentemente sulla costa, dove sorgono le pochissime citta di qualche rilievo, come Port Moresby, la capitale, sulla costa meridionale, Lae e Madang su quella orientale. L'Australia ha una densita di circa due abitanti per km2; quasi tutta la popolazione vive in aree urbane ed e quasi interamente di origine anglosassone. L'immigrazione e rigidamente controllata e rappresenta solo un quinto degli abitanti. Circa 200.000 aborigeni abitano le zone meno popolate del paese. Capitale della Confederazione australiana, nonche capoluogo dell'Australian Capital Territory e Canberra (circa 300.000 ab.), costruita fra il 1913 e il 1927 e sorta con funzioni di centro politico e amministrativo del paese. Le due citta piu popolose sono Sydney (3.650.000 ab.), massimo centro economico e culturale del paese e Melbourne (3.000.000 ab.), importante porto e centro industriale. Altre citta sono Brisbane nel Queensland, Adelaide nell'Australia meridionale, Perth nell'Australia occidentale e Newcastle (vicina a Sydney nel Nuovo Galles del sud). Capoluogo della Tasmania e Hobart. La popolazione della Nuova Zelanda si addensa nelle aree costiere, mentre vaste aree dell'interno sono pressoche disabitate. La capitale e Wellington, centro amministrativo, finanziario e culturale del paese. Auckland e invece il piu popoloso agglomerato urbano della Nuova Zelanda, massimo scalo marittimo e sede delle principali industrie e attivita economiche. Altre citta sono Christchurch, centro agricolo e sede delle industrie legate all'allevamento, Dunedin, centro commerciale, e inoltre Manakau, Hamilton, Invercargill e Nelson. L'economia In Australia l'agricoltura e la zootecnia sono praticate in maniera intensiva. Colture principali sono il frumento e altri cereali destinati all'allevamento del bestiame. Diffuse l'orticoltura, la frutticoltura e la canna da zucchero. L'allevamento e certamente una delle risorse principali dell'economia australiana, in particolare quello tradizionale ovino (l'Australia e il principale produttore di lana nel mondo). In fase di sviluppo anche l'allevamento bovino, quello suino e degli animali da cortile; ovviamente molto attive le industrie connesse all'allevamento (latticini, carne, pellame). Discreto lo sfruttamento delle foreste (eucalipto). Il sottosuolo e ricco di risorse minerarie. Si estraggono tungsteno, molibdeno, zirconio, tantalio, bauxite, oro, stagno, ferro, piombo, zinco, rame ecc. Persino l'uranio e il platino sono presenti. L'industria e invece ben sviluppata nei settori alimentare, siderurgico, metallurgico, chimico, petrolchimico, meccanico e tessile. L'economia della Nuova Guinea, nonostante un ricco patrimonio minerario e notevoli potenzialita idroelettriche e forestali, rimane largamente dipendente dagli investimenti esteri, specie dall'Australia, e dalla presenza di numerosissime societa straniere. Ben il 71% della popolazione attiva e occupata nell'agricoltura, prettamente orientata a coltivazioni per uso locale; si coltivano cereali (riso, mais, sorgo) patate dolci, manioca e banane, mentre le colture commerciali, relativamente poco praticate, annoverano caffe, cacao, cocco, caucciu, arachidi e te. Le risorse forestali sono ingentissime, ma poco sfruttate. Modesto l'allevamento, limitato ai suini. Registra invece un discreto incremento la pesca. Rilevanti sono le ricchezze minerarie: rame, oro, argento, platino petrolio. Le industrie sono quasi esclusivamente dedite alla lavorazione dei prodotti locali: produzione di olio di palma, complessi alimentari, tessili, cartiere, manifatture di tabacchi, lavorazione del legno e produzione di materiali da costruzione. La Nuova Zelanda basa tradizionalmente la propria prosperita sull'allevamento del bestiame e sulle connesse attivita industriali, quali la conservazione delle carni, la produzione e la lavorazione del latte, la concia delle pelli, e la lavorazione della lana. Massimamente diffuso e l'allevamento degli ovini, per i quali la Nuova Zelanda e al quarto posto nel mondo; discreto l'allevamento di bovini. L'agricoltura ha un ruolo di supporto all'allevamento, con la copiosa produzione di foraggi. Le colture piu diffuse sono quelle cerealicole, specie quelle di frumento, orzo e mais; una certa importanza hanno anche i prodotti ortofrutticoli (patate, pomodori, kiwi, mele, uva). Fra le colture industriali si annoverano il tabacco e il Phormium tenax, la cosiddetta canapa della Nuova Zelanda, rinomata per la robustezza delle sue fibre, particolarmente adatte alla fabbricazione di corde. Le foreste forniscono buone quantita di legname, lavorato internamente. Numerose sono anche le aree a rimboschimento artificiale, con conifere a crescita rapida, provenienti dall'emisfero settentrionale, che alimentano l'industria della carta. La pesca, che ha registrato in questi ultimi anni una crescente espansione, e praticata soprattutto lungo le coste orientali. Discreta e la disponibilita di minerali energetici: carbone, lignite, gas naturale e petrolio. Si estraggono inoltre quantitativi molto modesti di oro (in declino), argento, ferro, minerali di ferro, bentonite; una certa importanza hanno le saline del lago Grassmer presso Blenheim. Ingenti sono le possibilita idriche in particolare nell'isola del Sud, che permettono di coprire i tre quarti del fabbisogno energetico. Le industrie riguardano prevalentemente la lavorazione e la trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici. L'industria di base e relativamente modesta, ma e in atto un certo sforzo di potenziamento degli impianti; sono operativi complessi di raffinazione del petrolio, siderurgici e metallurgici. STORIA Parzialmente occupata dalle popolazioni cosiddette australoidi, le cui tracce di attivita risalgono a piu di 40.000 anni fa, il continente australiano attira, a partire dal XVII sec., i navigatori olandesi e inglesi: A. J. Tasman effettua la circumnavigazione dell'Australia e scopre la Tasmania (1642-1644); l'esplorazione periferica viene effettuata da Bougainville (1768) e Cook (1770). Nel 1788 lo sbarco dei primi convitti inglesi a Port Jackson (Sydney) costituisce il nucleo della colonia del Nuovo Galles del sud. Nel 1809 il governatore Lachlan Macquarie introduce in Australia il montone merinos e prosegue nell'esplorazione del continente. Fra il 1823 e il 1859 in Australia vengono create successivamente sei colonie (di fatto stati) e in ciascuna colonia sono nominati governi responsabili di fronte ai parlamenti. Nel 1840 inizia la colonizzazione della Nuova Zelanda. La via dell'oro accelera l'immigrazione inglese, vengono sviluppati il sistema ferroviario e l'esportazione del frumento. Alla fine del secolo continua lo sviluppo economico e contemporaneamente si forma un sindacalismo ben strutturato. Il 1° gennaio 1901 viene ufficialmente proclamato il Commonwealth d'Australia e il paese partecipa attivamente alle due guerre mondiali a fianco degli alleati. Dopo il 1945, divenuta una nazione dotata di un'industria potente e moderna, l'Australia si conferma come l'alleata privilegiata degli Stati Uniti nella zona del Pacifico. Nel 1951 Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti stipulano il trattato di cooperazione militare di Anzus e gli Stati Uniti annettono le Hawaii come cinquantesimo stato. Negli anni '60-'70 nascono una serie di piccoli stati indipendenti (Figi, Tonga, Salomone ecc.) legati economicamente alla Gran Bretagna e all'Australia. \oceaniano, agg. e sm. agg. Relativo all'Oceania e ai suoi abitanti. sm. Abitante o nativo dell'Oceania.
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