ELENCO SOSTANZE DOPANTI Quello che segue non costituisce un elenco esaustivo delle sostanze proibite. Molte sostanze che non risultano incluse sono da considerarsi, comunque,vietate, in quanto rientranti nella definizione “…e sostanze affini”. Gli atleti sono tenuti ad accertarsi che tutti i farmaci, i prodotti di supplementazione e le preparazioni vendute liberamente, nonche tutte le altre sostanze utilizzate, non contengano alcuna sostanza compresa fra quelle vietate. CODICE ANTIDOPING DEL MOVIMENTO OLIMPICO Appendice A - Lista delle classi di sostanze vietate e dei metodi proibiti 1° SETTEMBRE 2001 - 31 DICEMBRE 2002 I - CLASSI DI SOSTANZE VIETATE A. Stimolanti Le sostanze vietate della classe (A) includono i seguenti esempi: amineptina , amifenazolo, amfetamina, bromantan, caffeina*, carfedon, cocaina, efedrina**, formoterolo *** , fencamfamina, mesocarbo, pentetrazolo, pipradolo, salbutamolo***, salmeterolo***, terbutalina ***, .... e sostanze affini * Per quanto attiene alla caffeina, un campione viene ritenuto positivo se la concentrazione nell'urina risulta superiore ai 12 microgrammi per millilitro. ** Per quanto riguarda la catina, un campione viene ritenuto positivo se la concentrazione nell'urina risulta superiore a 5 microgrammi per millilitro. Per l'efedrina e la metilefedrina, un campione viene ritenuto positivo se la concentrazione nell'urina risulta superiore a 10 microgrammi per millilitro. Per quanto riguarda fenilpropanolamina e pseudoefedrina, un campione viene ritenuto positivo se la concentrazione nell'urina risulta superiore a 25 microgrammi per millilitro. ***Consentiti soltanto se somministrati per inalazione allo scopo di prevenire e/o curare l'asma e l'asma indotta da esercizio. Il medico di squadra o uno specialista in malattie respiratorie dovranno comunicare per iscritto, secondo le modalita stabilite da ciascuna Federazione e nel rispetto della normativa sulla riservatezza dei dati personali, alla autorita federale competente la presenza di asma e/o di asma indotta da esercizio. NOTA: Tutti i preparati a base di imidazolo sono consentiti per uso topico I vasocostrittori possono essere somministrati assieme ad anestetici locali. I preparati per uso topico (ad es. per via nasale, oftalmologica e rettale) contenenti adrenalina e fenilefrina sono consentiti. B. Narcotici Le sostanze vietate della classe (B) includono i seguenti esempi: Le sostanze vietate della classe (B) includono i seguenti esempi: buprenorfina, destromoramide, diamorfina (eroina), metadone, morfina, pentazocina, petidina ..... e sostanze affini NOTA: E' consentito l'impiego di codeina, destrometorfano, destropropossifene, diidrocodeina, difenossilato, etilmorfina, folcodina , propossifene e tramadolo. C. Agenti anabolizzanti Le sostanze vietate della classe (C) includono i seguenti esempi: 1. Steroidi anabolizzanti androgeni a) clostebol, fluossimesterone, metandienone, metenolone, nandrolone, 19-norandrostenediolo, 19-norandrostenedione, ossandrolone, stanozololo …. e sostanze affini b) androstenediolo, androstenedione, deidroepiandrosterone (DHEA), diidrotestosterone, testosterone* …. e sostanze affini Le informazioni risultanti dall'esecuzione di profili metabolici e/o le misurazioni dei rapporti isotopici possono essere utilizzate per pervenire a conclusioni definitive. La presenza di un rapporto Testosterone (T)/Epitestosterone (E) superiore a sei (6) a uno (1), nel campione di urina di un atleta costituisce violazione, salvo nel caso in cui esistano le prove che tale rapporto sia dovuto a condizioni fisiologiche o patologiche, quali la bassa escrezione di epitestosterone, la presenza di tumori producenti androgeni, deficit enzimatici. Qualora il rapporto T/E risulti superiore a 6, le autorita competenti hanno l'obbligo di condurre degli accertamenti prima che il campione venga dichiarato positivo. A tale proposito verra redatta una relazione scritta completa che comprenda un'analisi dei tests precedenti, di quelli successivi ed eventuali risultati di indagini endocrine. Nel caso in cui non siano disponibili i risultati dei tests precedenti, l'atleta interessato sara sottoposto ad un esame senza preavviso almeno una volta al mese per un periodo di tre mesi. I risultati di questi esami svolti dovranno essere inseriti nella relazione. In assenza di collaborazione all'esecuzione di tali accertamenti, il risultato verra considerato positivo. 2. Beta-2 agonisti Bambuterolo, clenbuterolo, fenoterolo, formoterolo*, reproterolo, salbutamolo*, salmeterolo , terbutalina* ....... e sostanze affini * Uso consentito per via inalatoria, come descritto al punto (I.A) Per quanto riguarda il salbutamolo, considerato nella categoria degli agenti anabolizzanti, un campione viene ritenuto positivo se la concentrazione nell'urina risulta superiore a 1000 nanogrammi per millilitro. D. Diuretici Le sostanze vietate della classe (D) includono i seguenti esempi: acetazolamide, acido etacrinico, bumetanide, clortalidone, furosemide, idroclorotiazide, mannitolo *, mersalil, spironolattone, triamterene ....... e sostanze affini * Uso vietato per iniezione endovenosa. E. Ormoni peptidici, sostanze ad azione mimetica e analoghi Le sostanze vietate della classe (E) includono gli esempi seguenti ed i relativi analoghi, nonche le sostanze ad azione mimetica: 1. Gonadotropina corionica (hCG ) esclusivamente per gli uomini; 2. Gonadotropine ipofisarie e di sintesi esclusivamente per gli uomini; 3. Corticotropine (ACTH, tetracosactide) 4. Ormone della crescita (hGH) 5. Fattore di crescita insulino-simile (IGF-1) e tutti i rispettivi "fattori di rilascio" e loro analoghi 6. Eritropoietina (EPO) 7. Insulina: uso consentito soltanto per il trattamento di atleti affetti da forme, dichiarate, di diabete insulino-dipendente. E' necessaria la comunicazione scritta rilasciata da un endocrinologo o da un medico di squadra attestante la condizione di diabete insulino-dipendente da trasmettere secondo le modalita stabilite da ciascuna Federazione e nel rispetto della normativa sulla riservatezza dei dati personali alla autorita federale competente. La presenza di una concentrazione anomala di ormone endogeno appartenente alla classe (E) o dei suoi marcatori diagnostici nelle urine di un atleta costituisce un'infrazione, a meno che non sia stato comprovato in via definitiva che il fenomeno e dovuto esclusivamente ad una condizione fisiologica o patologica. II - PRATICHE VIETATE I seguenti metodi sono proibiti: 1. Doping ematico: consiste nella somministrazione di sangue, globuli rossi e/o emoderivati all'atleta, procedura che puo essere preceduta da un prelievo di sangue sull'atleta che continua l'allenamento in uno stato di insufficienza ematica. 2. Somministrazione di trasportatori artificiali di ossigeno o di sostituti del plasma. 3. Manipolazioni farmacologiche, chimiche e fisiche. III. CLASSI DI SOSTANZE VIETATE IN DETERMINATE CONDIZIONI A. Alcool Le Federazioni Sportive indicheranno nella Convenzione da stipulare con la FMSI la richiesta eventuale di condurre analisi per l'individuazione dell'etanolo. Le analisi per l'individuazione dell'etanolo dovranno essere obbligatoriamente condotte se cosi previsto dalla Federazione Sportiva Internazionale di appartenenza. B. Cannabinoidi Saranno condotte analisi per l'individuazione di cannabinoidi (ad es. Marijuana, Hashish). In occasione dei Giochi Olimpici, saranno svolti controlli per il rilevamento di cannabinoidi. La concentrazione nelle urine di 11-nor-delta-9-tetraidrocannabinolo-9-acido carbossilico (carbossi-THC), in misura maggiore di 15 nanogrammi per millilitro, configura un caso di doping. C. Anestetici locali L'uso di anestetici locali tramite iniezione e consentito nel rispetto delle seguenti condizioni: a) possibilita di somministrare bupivacaina, lidocaina, mepivacaina, procaina, e sostanze affini ma non cocaina. Gli agenti vasocostrittori (ad es. adrenalina) potranno essere utilizzati unitamente ad anestetici locali; b) possibilita di effettuare soltanto iniezioni locali od intra-articolari; c) soltanto quando esista una giustificazione medica. Ove la Federazione non sancisca l'obbligo di deposito della notifica preventiva, copia della idonea giustificazione medica dovra essere consegnata all'ispettore medico incaricato del prelievo perche sia inserita nella busta contenente il verbale di prelievo, in conformita alle vigenti disposizioni regolamentari. In mancanza, gli accertamenti del caso saranno svolti dall'Ufficio di Procura Antidoping del CONI. D. Glicocorticoidi L'uso sistemico dei glicocorticoidi e vietato nei casi in cui questi ultimi vengano somministrati per via orale, rettale o attraverso iniezione endovenosa o intramuscolare. In caso di necessita medica, sono consentite iniezioni locali ed intra-articolari di glicocorticoidi. Ove la Federazione non sancisca l'obbligo di deposito della notifica preventiva, copia della idonea giustificazione medica dovra essere consegnata all'ispettore medico incaricato del prelievo perche sia inserita nella busta contenente il verbale di prelievo, in conformita alle vigenti disposizioni regolamentari. In mancanza, gli accertamenti del caso saranno svolti dall'Ufficio di Procura Antidoping del CONI. E. Beta-bloccanti Le sostanze vietate della classe (E) includono i seguenti esempi: acebutololo, alprenololo, atenololo, labetalolo, metoprololo, nadololo, oxprenololo, propranololo, sotalolo ....... e sostanze affini Le Federazioni Sportive indicheranno nella Convenzione da stipulare con la FMSI la richiesta eventuale di condurre analisi per l'individuazione di Beta-bloccanti. Le analisi per l'individuazione dei Beta-bloccanti dovranno essere obbligatoriamente condotte se cosi previsto dalla Federazione Sportiva Internazionale di appartenenza. Concentrazioni urinarie al di sopra delle quali i laboratori accreditati dal CIO sono tenuti a comunicare i riscontri relativi a specifiche sostanze CAFFEINA > 12 microgrammi/millilitro CARBOSSI-THC > 15 nanogrammi/millilitro CATINA > 5 microgrammi/millilitro EFEDRINA > 10 microgrammi/millilitro EPITESTOSTERONE > 200 nanogrammi/millilitro METILEFEDRINA > 10 microgrammi/millilitro MORFINA > 1 microgrammi/millilitro 19-NORANDROSTERONE > 2 nanogrammi/millilitro per gli uomini 19-NORANDROSTERONE > 5 nanogrammi/millilitro per le donne FENILPROPANOLAMINA > 25 microgrammi/millilitro PSEUDOEFEDRINA > 25 microgrammi/millilitro SALBUTAMOLO (come stimolante) (come agente anabolizzante) > 100 nanogrammi/millilitro > 1000 nanogrammi/millilitro RAPPORTO T/E > 6 IV. CONTROLLI AL DI FUORI DELLE COMPETIZIONI I controlli effettuati al di fuori delle competizioni hanno come unico obiettivo quello di svelare le sostanze proibite appartenenti alla classe I.C (agenti anabolizzanti), I.D (diuretici), I.E (ormoni peptidici, sostanze ad azione mimetica ed analoghi) ed alla classe II (metodi proibiti). ELENCO DEGLI ESEMPI DI SOSTANZE VIETATE STIMOLANTI amfepramone, amfetamina, amifenazolo, amineptina, bambuterolo, bromantan, bupropione, caffeina, carfedon, catina, cocaina, cropropamide, crotetamide, efedrina, eptaminolo, etamivan, etilamfetamina, etilefrina, fencamfamina, fenetillina, fenfluramina, fendimetrazina, fentermina, fenilefrina, fenilpropanolamina, foledrina, formoterolo, mefenorex, mefentermina, mesocarbo, metamfetamina, metilenediossiamfetamina, metilefedrina, metilfenidato, metossifenamina, niketamide, norfenfluramina, paraidrossiamfetamina, pemolina, pentetrazolo, pipradolo, prolintano, propilesedrina, pseudoefedrina, reproterolo, salbutamolo, salmeterolo, selegilina, stricnina, terbutalina. NARCOTICI buprenorfina, destromoramide, diamorfina (eroina), idrocodone, metadone, morfina, pentazocina, petidina.. AGENTI ANABOLIZZANTI androstenediolo, androstenedione, bambuterolo, boldenone, clenbuterolo, clostebol, danazolo, deidroclormetiltestosterone, deidroepiandrosterone (DHEA), diidrotestosterone, drostanolone, fenoterolo, fluossimesterone, formebolone, formoterolo, gestrinone, mesterolone, metandienone, metenolone, metandriolo, metiltestosterone, mibolerone, nandrolone, 19-norandrostenediolo, 19-norandrostenedione, noretandrolone, ossandrolone, ossimetolone, ossimesterone, reproterolo, salbutamolo, salmeterolo, stanozololo, terbutalina, testosterone, trenbolone. DIURETICI acetazolamide, acido etacrinico, bendroflumetiazide, bumetamide, canrenone, clortalidone, furosemide, idroclorotiazide, indapamide, mannitolo (per iniezione endovenosa), mersalile, spironolattone, triamterene. AGENTI MASCHERANTI bromantan, diuretici (vedi sopra), epitestosterone, probenecid. ORMONI PEPTIDICI, SOSTANZE AD AZIONE MIMETICA E ANALOGHI eeritropoietina (EPO), ACTH, hCG*, hGH, insulina, LH*, clomifene*, ciclofenil*, tamoxifene* , inibitori dell'aromatasi * * sostanze vietate esclusivamente negli uomini BETA-BLOCCANTI acebutololo, alprenololo, atenololo, betassololo, bisoprololo, bunololo, carteololo, celiprololo, esmololo, labetalolo, levobunololo, metipranololo, metoprololo, nadololo, oxprenololo, pindololo, propranololo, sotalolo, timololo. Abba Massimo * MASTER-45 * M * 10/06/1960 * 1 291 * Belotti Gianluca * MASTER-25 * M * 05/06/1976 * 2 307 * Beltrame Sergio * MASTER-35 * M * 03/06/1970 * 3 176 * Bertoli Lara * MASTER-30 * F * 12/07/1973 * 4 70 * Bianchi Franco * MASTER-75 * M * 10/03/1930 * 5 258 * Bigatti Andrea * MASTER-30 * M * 18/08/1972 * 6 352 * Bucci Alessandro * MASTER-40 * M * 19/07/1964 * 7 582 * Busato Serena * MASTER-20 * F * 03/06/1983 * 8 583 * Caffi Luciano * MASTER-55 * M * 22/04/1948 * 9 420 * Capodiferro Joey * MASTER-25 * M * 01/09/1979 * 10 13 * Casadei Maurizio * MASTER-30 * M * 09/08/1975 * 11 415 * Castenetto Fiorenza * MASTER-30 * F * 09/08/1975 * 12 114 * Castiglioni Isabella * MASTER-55 * F * 01/07/1947 * 13 338 * Cazzaniga Riccardo * MASTER-50 * M * 28/08/1951 * 14 65 * Ciceri Lara * MASTER-25 * F * 15/05/1976 * 15 78 * Colombo Carola * MASTER-30 * F * 12/01/1973 * 16 91 * Corbani Giovanni * MASTER-70 * M * 13/12/1933 * 17 32 * Costa Samantha * MASTER-30 * F * 08/09/1973 * 18 599 * De Cecco Marcello * MASTER-80 * M * 28/10/1920 * 19 71 * Di Donna Leonardo * MASTER-35 * M * 28/09/1970 * 20 104 * Di Nunno Anna * MASTER-25 * F * 14/04/1976 * 21 268 * Elli Flavia * MASTER-40 * F * 04/06/1961 * 22 421 * Emmanuello Roberto * MASTER-30 * M * 07/09/1973 * 23 262 * Forini Paola * MASTER-35 * F * 17/09/1970 * 24 499 * Fratesi Laura * MASTER-25 * F * 15/08/1977 * 25 271 * Fuda Antonio * MASTER-50 * M * 21/06/1954 * 26 167 * Galimberti Fausto * MASTER-40 * M * 09/09/1963 * 27 605 * Ganelli Stefano * MASTER-25 * M * 04/01/1980 * 28 267 * Grillo Giuseppe * MASTER-30 * M * 26/07/1971 * 29 80 * Guglielmi Franco * MASTER-35 * M * 20/03/1966 * 30 422 * Gugliotta Roberta * MASTER-40 * F * 23/08/1964 * 31 141 * Ianni Salvatore * MASTER-60 * M * 13/10/1944 * 32 75 * Innocenti Alex * MASTER-30 * M * 16/01/1971 * 33 76 * Innocenti Diego * MASTER-30 * M * 16/01/1971 * 34 347 * Inzadi Roberto * MASTER-30 * M * 03/06/1975 * 35 269 * Khempakorn Pranom * MASTER-55 * F * 02/10/1948 * 36 129 * Locati Andrea * MASTER-35 * M * 14/05/1968 * 37 500 * Lorenzi Riccardo * MASTER-30 * M * 10/04/1973 * 38 305 * Macaluso Tommaso * MASTER-55 * M * 09/03/1950 * 39 501 * Magagnotti Luca * MASTER-25 * M * 25/05/1980 * 40 132 * Mandelli Davide * MASTER-35 * M * 06/01/1969 * 41 348 * Marchiondo Barbara * MASTER-30 * F * 09/10/1972 * 42 586 * Marinaro Guido * MASTER-35 * M * 23/06/1967 * 43 108 * Martini Cristina * MASTER-40 * F * 22/07/1964 * 44 87 * Menoncin Giovanni * MASTER-70 * M * 16/12/1934 * 45 339 * Migliara Massimiliano * MASTER-40 * M * 26/06/1965 * 46 230 * Missoni Ottavio * MASTER-80 * M * 11/02/1921 * 47 84 * Murgia Luisa * MASTER-60 * F * 01/01/1943 * 48 600 * Negri Fulvia * MASTER-25 * F * 11/07/1978 * 49 351 * Nicolato Roberto * MASTER-30 * M * 07/04/1971 * 50 79 * Nista Vincenzo * MASTER-30 * M * 11/01/1975 * 51 282 * Orciuoli Domenico * MASTER-35 * M * 22/03/1968 * 52 349 * Orlandi Alessandro * MASTER-30 * M * 29/07/1974 * 53 293 * Papagni Gianluca * MASTER-25 * M * 18/03/1978 * 54 306 * Paravano Alessandro * MASTER-45 * M * 28/04/1958 * 55 259 * Parisi Ilaria * MASTER-35 * F * 03/10/1969 * 56 336 * Pasqui Francesca * MASTER-30 * F * 22/08/1972 * 57 279 * Pattini Paola * MASTER-50 * F * 03/02/1954 * 58 502 * Perego Matteo * MASTER-35 * M * 19/07/1970 * 59 82 * Pirinesi Pierangelo * MASTER-55 * M * 01/01/1949 * 60 219 * Piscaglia Grazia * MASTER-35 * F * 06/05/1968 * 61 139 * Piscaglia Paolo * MASTER-30 * M * 03/07/1971 * 62 601 * Pittini Tommaso * MASTER-25 * M * 13/12/1976 * 63 337 * Pozzoli Marta * MASTER-20 * F * 02/03/1981 * 64 587 * Romano Silvio * MASTER-35 * M * 08/03/1968 * 65 602 * Rossi Sabrina * MASTER-35 * F * 05/09/1968 * 66 353 * Rota Fabio * MASTER-30 * M * 03/03/1975 * 67 174 * Sardi Augusto * MASTER-75 * M * 30/03/1927 * 68 295 * Scannavini Katiuscia * MASTER-25 * F * 15/07/1978 * 69 134 * Scannavini Tiziano * MASTER-30 * M * 21/02/1975 * 70 175 * Scaringella Fabio * MASTER-25 * M * 19/02/1976 * 71 140 * Strechelli Benedetto * MASTER-70 * M * 03/11/1935 * 72 494 * Tartari Astigliano * MASTER-30 * M * 22/08/1973 * 73 340 * Tedeschi Adele * MASTER-30 * F * 23/02/1973 * 74 266 * Toja Andrea * MASTER-35 * M * 05/01/1966 * 75 425 * Tontodonati Paolo * MASTER-25 * M * 12/01/1977 * 76 603 * Torretta Monica * MASTER-40 * F * 20/02/1964 * 77 220 * Trezzi Andrea * MASTER-35 * M * 24/09/1967 * 78 135 * Verga Gianni * MASTER-65 * M * 16/06/1940 * 79 604 * Zagarino Giovanni * MASTER-65 * M * 25/02/1936 * 80 346 * Zagati Mirko * MASTER-30 * M * 13/07/1975 * 81 491 * Zamparelli Edoardo * MASTER-35 * M * 12/11/1970 * 82 85 * Zanni Luisa * MASTER-65 * F * 01/01/1936 * 83 270 * Zeloni Moreno * MASTER-45 * M * 13/06/1958 * 84 U. I. S. P. Lega Nuoto Provinciale Milano **** Lista atleti iscritti alla Societa: CLOROLESI TREVIGLIO Cod. Soc.90400 Cod. Atl. * Nominativo * Categoria * M/F * Data nasc. * N.Prog. 147 * Abbiati Andrea * MASTER-20 * M * 06/02/1982 * 1 566 * Ambivero Matteo * MASTER-20 * M * 19/04/1983 * 2 317 * Aresi Silvia * MASTER-20 * F * 09/12/1984 * 3 319 * Borghi Anastasia * MASTER-20 * F * 05/01/1985 * 4 8 * Bornaghi Roberta * MASTER-20 * F * 06/01/1983 * 5 568 * Colombi Massimiliano * MASTER-20 * M * 23/01/1983 * 6 361 * Da Pozzo Davide * MASTER-20 * M * 13/05/1982 * 7 569 * Ferrari Rosalba * MASTER-20 * F * 05/07/1984 * 8 504 * Gatti Luca * MASTER-20 * M * 05/05/1981 * 9 570 * Martellosio Elisa * MASTER-20 * F * 01/12/1981 * 10 417 * Pontoglio Marco * MASTER-20 * M * 10/12/1981 * 11 598 * Ravasio Pietro * MASTER-20 * M * 02/09/1982 * 12 374 * Scotti Valerio * MASTER-25 * M * 01/09/1979 * 13 Regolamento completo Per iniziare FAQ News Iscrizione Valuta Contratti Competizione Fine stagione Iscrizione Il sito e a pagamento o gratuito? Esistono entrambe le modalita. La registrazione e GRATUITA e non e mai obbligatorio passare all'iscrizione a pagamento: si puo continuare a giocare per sempre con l'iscrizione gratuita. Esiste, pero, anche un'iscrizione a pagamento che si differenzia per due caratteristiche: - la gestione del multistagione, ovvero la possibilita di gestire la squadra con gli stessi atleti di stagione in stagione, scalando le serie tentando di arrivare in Serie A (gli iscritti non a pagamento riniziano ogni anno dall'ultima serie e devono ricostruire la squadra) - la possibilita di concorrere per i premi in palio. Come faccio per partecipare ad uno o piu fantasport? Per prima cosa e necessario registrarsi sul sito, inserendo i dati della propria squadra. A questo punto e possibile iscriversi a qualunque fantasport direttamente dalla pagina dello sport interessato. Posso iscrivermi ad un campionato gia iniziato? Le iscrizioni sono aperte tutto l'anno per tutti i fantasport presenti sul sito. In caso di fantasport a calendario dopo l'iscrizione bisognera attendere un numero sufficiente di iscritti per dare il via al campionato. Per tutti gli altri fantasport l'inizio e immediato. A quale serie mi devo iscrivere? All'atto dell'iscrizione ad ogni fantasport ti viene comunicata automaticamente la serie cui sei iscritto. Valuta Quanti crediti posso spendere? All'inizio ogni squadra riceve un contributo una tantum per ogni fantasport cui e iscritta. In seguito le entrate saranno determinate dai premi guadagnati nei vari campionati. Ogni squadra puo quindi spendere al massimo cio che il proprio budget consente. In caso di necessita si puo ricorrere alla Banca Crediti che elargisce prestiti con rimborso rateizzato. Come funziona la Banca Crediti? La Banca elargisce prestiti per un massimo di crediti pari al contributo iniziale di ogni sport, da restituirsi entro un massimo di un anno. E' possibile attivare un prestito per ogni fantasport cui si partecipa, fino ad un massimo di 3. La somma viene accreditata immediatamente, il rimborso avviene in automatico, con rate costanti mensili ad ammortamento francese e con un interesse del 15%. Cosa ne faccio dei crediti che guadagno? Ogni team riceve, all'atto dell'iscrizione ad ogni fantacampionato, un certo numero di crediti per stipulare i primi contratti. Da quel momento in poi le sole entrate per ogni club saranno costituite dai premi guadagnati dai propri atleti; i crediti possono quindi essere utilizzati per comprare nuovi giocatori e per rinnovare i vecchi contratti alla loro scadenza. Quanti crediti mi restano? Per avere la situazione aggiornata della propria disponibilita finanziaria basta cliccare su "Crediti totali" nelle pagine generali. La disponibilita finanziaria e data dal totale. Il dettaglio per ogni fantasport indica il relativo saldo entrate/uscite, ed ha solo carattere informativo, poiche i crediti guadagnati possono essere spesi indifferentemente in qualunque fantasport. Come influisce la quotazione dei miei giocatori sul mio budget? Non direttamente. La quotazione indica l'attuale valutazione del giocatore, che ha ovviamente significato solo in chiave di mercato (acquisti, cessioni, rinnovi...). La variazione non influisce sui crediti a disposizione di ogni presidente, poiche i contratti vengono pagati al momento della stipulazione. Contratti Quanto costano gli atleti? Che differenza c'e tra il cartellino e lo stipendio? Il costo di un atleta e dato dalla somma del cartellino e dello stipendio. Il primo e presente solo quando altre squadre hanno la proprieta di un atleta o desiderano acquistarlo, il secondo e il costo che viene pagato annualmente all'atleta, in misura del suo valore. Per un atleta libero, non richiesto da nessuno il cartellino e 0. In caso di acquisto all'asta si paga solo lo stipendio secondo il valore ripoertato nella classifica degli atleti. Per un atleta libero, ma richiesto all'asta da altre squadre, il cartellino e pari alla massima offerta battuta piu 1. Ad esempio se la squadra A offre 100 e la squadra B 200 l'atleta viene assegnato alla squadra B che paghera un cartellino di 101 crediti piu lo stipendio. Per un atleta sotto contratto con un'altra squadra, il costo del cartellino e fissato dalla squadra proprietaria. Ad esempio, se la squadra A richiede 1000 crediti per vendere un alteta, la squadra B potra acquistarlo pagando 1000 crediti alla squadra A, piu lo stipendio all'atleta. Quali atleti posso comprare all'asta? Nella pagina delle classifiche e possibile verificare la disponibilita di ogni atleta. Per ognuno e indicato l'eventuale proprietario e la data di scadenza del contratto; se la casella e vuota, l'atleta e libero. Ogni divisione ha un mercato a se stante, quindi ogni indicazione e relativa alla disponibilita in quella serie. In ogni caso all'atto di presentare un'offerta vengono elencati solo gli atleti attualmente liberi. A cosa servono le offerte? Se un atleta e richiesto da piu di un team, chi offre di piu se lo aggiudica, pagando per il cartellino 1 credito in piu della piu alta offerta battuta. Se, invece, non giungono altre richieste, verra pagato solo lo stipendio. Cosa faccio se perdo degli atleti all'asta? Il mercato e aperto tutto l'anno ed ogni settimana si tiene una nuova asta. La lista dei atleti disponibili e aggiornata in tempo reale sul sito. Posso acquistare atleti sotto contratto con altre squadre? Per acquistare atleti di altre squadre e necessario intavolare una trattativa con il presidente proprietario. Se si raggiunge un accordo, entrambe le squadre registrano la trattativa sul sito. Come si calcola il tetto salariale? Il tetto salariale serve a limitare il valore massimo di una squadra. Per il computo di tale tetto, si considera il valore corrente dei atleti, quale riportato nella statistica delle squadre o nelle varie classifiche, e NON il prezzo pagato per il atleta. Ad esempio, la squadra A acquista dalla B un atleta del valore di 100 crediti, pagandolo 120; per calcolare il nuovo valore della squadra A (e verificare che rispetti il tetto salariale) si contera la cifra di 100 crediti, e non 120. Vedo che alcune squadre superano il tetto salariale. Come e possibile? Il tetto salariale viene controllato ad inizio anno, e tutti devono rientrare nei termini. Durante l'anno, se i propri atleti hanno dei buoni risultati e salgono di valore, puo capitare che il valore totale della squadra superi questo limite. Quando scadono i miei contratti? Ogni contratto ha la durata di un anno, indipendentemente dalla stagione in cui e stato stipulato. Nelle pagine della classifica e delle statistiche e possibile verificare la data di scadenza di ogni contratto. E' inoltre disponibile una pagina che riporta le date di scadenza di tutti i propri alteti. Alla fine dell'anno se si desidera mantenere l'atleta e sufficiente rinnovare il contratto. I contratti scaduti tra la fine della stagione e la riapertura della stagione successiva rimangono congelati fino alla riapertura. Deroghe alla durata naturale dei contratti sono stabilite ad inizio stagione, quando alcuni contratti sono forzatamente rescissi per risolvere i contratti multipli o per rientrare nel tetto salariale. Come faccio a vendere un atleta? Se si desidera vendere un atleta, e necessario trovare un acquirente, dal momento che non esiste nessun "banco" cui restituirlo. Per facilitare le trattative gli atleti dichiarati trasferibili sono evidenziati nella classifica e nelle statistiche. Ogni contrattazione viene poi condotta privatamente tra i presidenti interessati. E' possibile anche rescindere del tutto il contratto, ma in tal caso non si ricevera alcun indennizzo. Tutte queste operazioni relative ai contratti sono disponibili cliccando sul nome dell'atleta nella pagine delle statistiche della propria squadra. Ho visto che esistono opzioni, parcheggi e lista infortunati. Qual e la differenza? Un'opzione e un accordo di prelazione che si ha con un atleta, che consente di avere la priorita sull'acquisto rispetto ad altre squadre. Il parcheggio di un contratto si effettua invece qualora si desideri provare ad acquistare un altro atleta ma non si abbia lo spazio necessario: prima di tagliare un atleta, lo si pone in parcheggio e si prova ad acquistare chi interessa. Se vi si riesce, l'atleta parcheggiato puo essere tagliato, altrimenti, essendo sfumato l'altro acquisto, puo essere reintegrato in squadra. La lista infortunati e un tipo di opzione speciale: spostare un atleta in lista non ha costo, anzi, si riceve anche un rimborso dello stipendio per il periodo in cui l'atleta resta in lista, inoltre l'opzione rimane bloccata, rendendo impossibile ad altre squadre di offrire per essa. Pero l'atleta in lista infortuni e costretto a stare fuori squadra per meta stagione e durante questo periodo non potra essere schierato in nessuna gara, ne potra essere tagliato; inoltre esiste un numero molto limitato di posti nella lista di ogni sport. Gli atleti inseriti nella lista infortuni contribuiscono al salary cap e al numero di atleti in rosa? No, a parte le differenze descritte, hanno le stesse caratteristiche delle opzioni. Posso inserire anche gli opzionati nella lista infortunati? No, solo atleti sotto contratto possono essere inseriti in lista infortunati. Posso tagliare un atleta in lista infortuni? No, in quanto inserendo un atleta in lista infortuni si percepisce un rimborso sul suo stipendio, e non e consnetito tagliarlo e liberare un posto in lista fino al termine del periodo prescritto. Che cosa si intende per un quarto di stagione, meta stagione...? Vengono calcolate sui giorni o sulle gare? Poiche i vari fantasport hanno durate molto diverse, e alcune stagioni durano pochi mesi, altre un anno intero, tutti i termini sono riferiti alle gare. Per i prestiti e per la lista infortunati esistono dei termini minimi. Cosa succede se non ci sono gare a sufficienza per rispettarli? Possono essere impostati a cavallo di due stagioni? Qualunque sia il termine in questione, la fine della stagione costituisce un limite invalicabile. Per i prestiti questo significa che non e possibile effettuarli nell'ultimo quarto di stagione (coerentemente con il divieto di effettuare ogni tipo di cessione ad altre squadre, per evitare di poter falsare il finale di campionato). Per la lista infortuni questo significa che il rientro in squadra viene comunque effettuato a fine stagione. Analogamente, se un contratto scade prima del limite minimo per la lista infortunati, il termine della lista infortunati e anticipato in modo che non superi la durata del contratto. Questo NON avviene per i prestiti: quando si presta un atleta la durata minima e inderogabilmente un terzo di stagione; se, nel frattempo, il contratto e in scadenza, deve essere rinnovato, altrimenti l'atleta ara lasciato libero. Per i prestiti e per la lista infortunati, cosa succede se al momento previsto per il rientro non c'e spazio in squadra, come numero di atleti o come tetto salariale? Un atleta in prestito rientra sempre come parcheggiato e solo se c'e spazio potra essere reintegrato in squadra. Un atleta in lista infortuni, invece, rientra sempre come opzionato e potra essere riscattato solo se c'e spazio in squadra Ho messo un atleta in lista infortunati, ma adesso lo vedo indicato come opzione. Perche? Per riscattarlo ho dovuto di nuovo pagare lo stipendio, e corretto ? La lista infortunati serve per poter mettere da parte alcuni atleti che, causa infortunio, non possono partecipare ad un numero consistente di gare. Per evitare abusi, dal momento che non e possibile controllare periodicamente lo stato di migliaia di atleti, si consente l'inserimento in lista infortunati di qualunque atleta, ma quando rientra diventa opzione. Questo avviene normalmente dopo meta stagione, oppure prima qualora l'atleta vada nel frattempo a punti in qualche gara. Se l'uso della lista infortuni e stato "corretto", non c'e sostanzialmente nessun esborso aggiuntivo: infatti per l'atleta, al momento dell'inserimento in lista infortunati, si e ricevuto un rimborso pari a meta contratto; dopo meta stagione, non avendo partecipato a nessuna gara, il suo valore si e praticamente dimezzato; riscattandolo si paghera quindi circa meta stipendio e si avra una scadenza prolungata di meta stagione. Se, invece, l'atleta rientra dalla lista infortunati prima del previsto, l'esborso diventa sempre piu consistente quanto prima rientra l'atleta. In sostanza, mettere in lista atleti realmente infortunati non comporta in realta esborsi aggiuntivi; viceversa, sfruttare la lista per mettere in stand-by atleti non infortunati e reso volutamente onn conveniente. Competizione Devo inserire la formazione ogni settimana? Dove? Non e necessario inserire la formazione ogni settimana, ma soltanto quando si intende cambiarla. Impostando una formazione e possibile indicare se deve valere solo per una determinata gara o per tutte quelle successive. Fine stagione Sono stato promosso in B2, mentre la squadra classificata dopo di me e stata promossa in B1? Perche? C'e differenza tra le due serie? La struttura delle serie e piramidale e serie con la stessa lettera hanno la medesima importanza: la serie B1 e B2 sono equivalenti ed entrambe promuoveranno le prime in serie A. La suddivisione delle squadre promosse o retorcesse nelle nuove serie avviene con alternanza uno a uno, in modo da garantire una distribuzione equilibrata. Nella mia serie sono stati promossi un numero di squadre inferiore ad un'altra serie sullo stesso livello. Perche ? La distribuzione delle serie dovrebbe essere bilanciata; purtroppo questo non e sempre possibile a causa di ritiri o di un numero inadegato di iscrizioni. Per ovviare a questo problema, il numero di promozioni e retrocessioni e calcolato in proporzione al numero di squadre presenti in ogni serie a meta campionato; in questo modo si assicura che le promozioni sono il piu possibile bilanciate tra le serie, mentre nella seconda meta del campionato tale proporzione non varia piu, evitando cambiamenti e sorprese dell'ultim'ora. Inoltre, ad inizio campionato viene comunque fissato un paletto pari ai 2/3 delle squadre iscritte in quel momento che garantisce che, indipendentemente da futuri ritiri o cancellazioni, le squadre classificatesi entro il paletto non verranno comunque retrocesse. Sono stato promosso e ho perso alcuni contratti che risultano liberi nella serie maggiore. Non avrei dovuto mantenerli? No, in caso di promozione vengono mantenuti solo quei contratti che risultano non posseduti da nessuna altra squadra nella stagione precedente, incluse le squadre promosse in altre serie o ritirate. Questo per evitare che alcuni atleti non siano mai acquistabili dagli iscritti ad una serie, passando automaticamente di proprieta dalle squadre promosse nella serie superiore a quelle provenienti dalle serie inferiori. Inoltre le squadre non iscritte a pagamento perdono in ogni caso tutti gli atleti al termine della stagione. Come mi vengono rimborsati gli atleti che ho perso a causa di una promozione o perche non risultano piu in lista? Nel caso risulti impossibile portare a termine il contratto con un atleta a causa di una promozione (se il giocatore risulta gia sotto contratto con una squadra di classifica superiore), oppure perche l'atleta non e piu in lista, viene assegnato un rimborso proporzionale al valore corrente del giocatore e alla rimanente durata del contratto. Ad esempio, un contratto stipulato a meta stagione per un atleta che valga 100 viene rimborsato in misura di 50 crediti. . Venerdi 3 Dicembre 2004: L’ISU (International Skating Union) ha pubblicato le norme di sicurezza circa le protezioni da utilizzare nelle gare di short track. Si tratta della comunicazione 1159. Mentre fino a qualche anno fa i pattinatori impegnati nello short track potevano esimersi dall’indossare protezioni specifiche, salvo il caschetto e pochi altri ripari, grazie all’evoluzione tecnologica sia nel campo della ricerca e prevenzione (individuazione dei punti da proteggere e delle percentuali di rischio a cui sono sottoposti gli atleti), sia nel campo della produzione con la scoperta di nuovi materiali molto piu resistenti, i pattinatori hanno oggi a disposizione un’attrezzatura completa e sicura. Di questo si e occupata anche l’ISU, pubblicando regole che sono valide per tutti gli skaters che prendono parte a competizioni internazionali di short track. Poiche l’ISU non specifica l'eta o il livello di uno skater, questo significa che tutti, giovani e meno giovani, veloci o lenti, dovrebbero indossare il vestiario di protezione adatto. Adesso vediamo nel dettaglio i punti salienti di tale comunicazione di sicurezza. Zone da proteggere L’ISU, a seguito della realizzazione di uno studio medico, ha prodotto una lista delle zone del corpo che ogni skater impegnato in gare di velocita su pista deve proteggere. Si tratta di: * L’intera zona del collo. * Zona inguinale. * Zona ascellare. * Regione dei glutei. * Parte interna delle braccia. * Parte anteriore e parte posteriore delle mani. * Retro delle ginocchia. * Parte anteriore delle ginocchia. Lo studio medico dell’ISU, infatti, indica che tutte queste aree sono interessate da arterie o nervi vitali. Eventuali danni di queste zone, quindi, potrebbero causare lesioni permanenti o, addirittura, mettere in pericolo la vita dell’atleta e devono quindi essere protette. I materiali L’ISU ha poi effettuato delle prove sui materiali che possono essere usati per produrre l’abbigliamento di protezione. Sono state simulate le cadute peggiori a cui puo andare incontro un atleta impegnato nello short track, questo per testarne gli effetti sui diversi materiali e arrivare a determinare un'equazione per la resistenza minima al taglio necessaria che un materiale dovrebbe avere per essere adatto allo short track. Questa equazione ha dato vita a una regola molto semplice: i materiali utilizzati per confezionare vestiario di protezione idoneo al pattinaggio di velocita su pista devono avere un indice di resistenza al taglio pari a 5.94, questo secondo le prove di resistenza al taglio descritte nella norma industriale EN388. Un fornitore di abbigliamento per short track deve dunque verificare i relativi materiali e, se l’indice di taglio e uguale o superiore a 5.94, il materiale puo essere usato. Nessuna ulteriore regola, invece, su come debbano essere confezionati gli indumenti. ACCOUNT Per poter ordinare i tuoi biglietti ti chiediamo di creare il tuo account fornendoci: i tuoi dati anagrafici, il tuo indirizzo e-mail, lingua preferita per le comunicazioni e il tuo numero di telefono. Ci vorranno pochi minuti! AGENTE UFFICIALE DI VENDITA Gli agenti ufficiali di vendita sono organizzazioni autorizzate alla vendita dei biglietti da Torino 2006. Questi includono gli agenti di vendita ufficiali dei singoli Comitati Olimpici Nazionali. ALTERNATIVA Era prevista solo nella prima fase di vendita che si e gia conclusa (il 19 dicembre 2004). Non sara piu applicata dal 10 febbraio 2005 alla riapertura della biglietteria. CARNET I Carnet, pacchetti di biglietti proposti al pubblico nella prima fase di vendita gia conclusa (il 19 dicembre 2004) non saranno in vendita alla riapertura della biglietteria il 10 febbraio 2005. CARRELLO Puoi in ogni momento comporre il tuo carrello, selezionando gli eventi che ti interessano e procedere con l'acquisto, verificando in tempo reale la disponibilita dei biglietti che hai scelto. Ricorda che, se preferisci pagare in contanti, puoi anche recarti in una filiale Sanpaolo e delle banche del Gruppo o in un punto vendita TicketOne e, fornendo il tuo codice Torino 2006. CATALOGO UFFICIALE DEI BIGLIETTI Il Catalogo Ufficiale dei Biglietti Torino 2006 contiene i codici, prezzi e descrizioni di tutti i biglietti in vendita. E’ possibile scaricare il Catalogo in formato .pdf in lingua italiana dalla homepage di questo sito oppure ritirarlo presso tutte le filiali Sanpaolo e delle banche del Gruppo o presso tutti i punti vendita TicketOne. CODICE EVENTO Ad ogni evento e associato un codice univoco alfanumerico. Il codice e sempre indicato a fianco della descrizione dell’evento, dai risultati della ricerca fino alla conferma dell’ordine inviato via e-mail. COMITATO OLIMPICO NAZIONALE Ogni Comitato Olimpico Nazionale, escluso quello italiano (CONI), puo vendere i biglietti direttamente o attraverso gli agenti ufficiali di vendita autorizzati all’interno del proprio territorio nazionale. Ci sono 199 Comitati Olimpici nel mondo. Poiche i XX Giochi Olimpici Invernali si svolgono in un paese dell’Unione Europea (UE) e dell’Area Economica Europea (AEE), i residenti dei paesi dell’UE e dell’AEE possono acquistare in ogni momento i biglietti sia attraverso questo sito o chiamando il call center della Biglietteria Torino 2006 +39.039.83.82.50 sia attraverso qualsiasi Comitato Olimpico Nazionale in UE o AEE. I residenti di tutti gli altri paesi devono contattare il loro Comitato Olimpico Nazionale . DISPONIBILITA’ LIMITATA Gli eventi segnalati con una disponibilita limitata sono quelli che hanno solo alcune decine di biglietti ancora disponibili. Il nostro consiglio e di affrettarti nell’acquisto dei tuoi biglietti. ESTRAZIONE CASUALE L'estrazione casuale e stata applicata solo agli ordini pervenuti nella prima fase di vendita (conclusa il 19 dicembre 2004) ed esclusivamente per l'assegnazione dei biglietti degli eventi la cui richiesta fosse superiore alle disponibilita. I risultati dell'estrazione casuale saranno inviati via e-mail e via lettera entro il 30 gennaio 2005. La selezione casuale non sara applicata alla riapertura della biglietteria il 10 febbraio 2005. FOLLOW MY TEAM Follow my Team e un esclusivo abbonamento che ti garantisce di seguire la tua squadra nelle tre partite della fase finale fino alla Finalissima per il titolo Olimpico! IL TUO CALENDARIO OLIMPICO: Ti permette di organizzare e visualizzare rapidamente il tuo programma olimpico, puoi stamparlo e condividerlo con i tuoi amici! In ogni momento visualizzi il calendario Olimpico personalizzato sia con gli eventi che hai gia acquistato che con quelli che hai solo messo nel tuo carrello. Ricorda: per accedere al tuo calendario olimpico devi avere gia creato il tuo account, clicca qui. (LINK A PAG ACCOUNT)! ORDINE DEI BIGLIETTI L’ordine dei biglietti e la lista finale degli eventi che hai acquistato. L’acquisto dei biglietti su questo sito e finalizzato nel momento in cui procedi alla conferma dell’ordine. Nello stesso momento la conferma dell’ordine appena completato viene inviata via e-mail completa di codice cliente biglietteria Torino 2006 e numero d’ordine. E’ possibile visualizzare in ogni momento gli ordini completati su questo sito all’interno dell’area il tuo Account, CLICCA QUI. Ti ricordiamo che non e possibile modificare o annullare un ordine. PIAZZA DELLE MEDAGLIE Ogni sera, da sabato 11 febbraio a sabato 25 febbraio 2006 in piazza Castello a Torino, si svolgera la cerimonia di premiazione degli atleti. I biglietti per la piazza delle medaglie non sono in vendita. RESIDENTI Il termine residente non va confuso con il termine cittadino. I residenti in Italia, in Svizzera, nell’Unione Europea e nell’Area Economica Europea possono ordinare i biglietti su questo sito. I residenti negli altri paesi devono contattare il loro Comitato Olimpico Nazionale. Ad esempio: un cittadino americano residente attualmente in Italia puo acquistare da questo sito, indicando come luogo di consegna dei biglietti una localita in Italia. SESSIONE/EVENTO E’ il lasso di tempo durante il quale si tengono i Giochi, include una Cerimonia Olimpica e/o una o piu competizioni di una o piu specifiche discipline sportive a cui si riferisce il biglietto acquistato. TEMPORANEAMENTE NON DISPONIBILE Temporaneamente non disponibile significa che i biglietti per quella specifica fascia di prezzo di quell'evento sono non acquistabili. Verifica sempre la disponibilita di biglietti per lo stesso evento ma in una fascia di prezzo diversa! E’ possibile che i biglietti, in numero limitato, siano nuovamente disponibili nel futuro, ma non siamo in grado ne di assicurarlo ne di prevedere la quantita o i tempi di rilascio. Ti segnaliamo inoltre che la disponibilita di biglietti e la medesima sempre in tutti i canali di vendita. TOROC Comitato per l’Organizzazione dei XX Giochi Olimpici Invernali. UNIONE EUROPEA L'Unione Europea (EU) include: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Gran Bretagna, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Slovenia e Ungheria. AREA ECONOMICA EUROPEA L’Area Economica Europea (AEE) include: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Gran Bretagna. VOUCHER/RICEVUTA Al momento dell’ordine dei biglietti ti verra consegnata o inviata via e-mail la ricevuta completa del tuo ordine con indicati: i tuoi dati anagrafici, luogo di consegna dei biglietti, modalita di pagamento scelta e il dettaglio dell’ordine con l’importo complessivo. I biglietti saranno inviati con corriere poche settimane prima dell’inizio dei Giochi. VENUE E’ l'insieme dei fabbricati e dei terreni che costituiscono l’impianto di gara controllate da TOROC, all'interno delle recinzioni e altre, per il cui accesso e necessario possedere un biglietto o documento equivalente e ove si tengono le Sessioni, nonche le immediate vicinanze di tali aree, comunque controllate da TOROC. CONI / LA GIUNTA NAZIONALE ASSEGNA TRE STELLE D’ORO AL MERITO SPORTIVO (agc) - Nella riunione tenutasi ieri al Foro Italico, la Giunta Nazionale del CONI - su proposta del presidente Petrucci, che ha accolto segnalazioni in tal senso rispettivamente dalla Federazione Medico Sportiva Italiana, dal Comitato Regionale delle Marche e dal Comitato Provinciale di Bologna - ha deliberato l’assegnazione dell’onorificenza della Stella d’Oro al Merito Sportivo per il contributo reso nel tempo a favore dello sviluppo dello sport nazionale e della sua organizzazione olimpica ai seguenti tre dirigenti: - prof. Eduardo De Rose, in possesso di doppia nazionalita, italiana e brasiliana, membro della Commissione medica del CIO e dell’Agenzia Mondiale Antidoping, presidente della Federazione Mondiale di Medicina dello Sport, componente del Board Scientifico della rivista della FMSI; - avv. Domenico D’Alessio, attuale vice presidente della Federazione Italiana Pallavolo, gia insignito della Stella di Bronzo; - dott. Paolo Francia, nel corso della sua carriera sportiva e professionale presidente della Virtus Bologna dal 1987 al 1990, vice presidente vicario della Federazione Italiana Tennis dal 1976 al 1987, direttore di Rai Sport, direttore del Dipartimento Sport della RAI. GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI / FINALI NAZIONALI A RICCIONE PER LE SCUOLE DI PRIMO GRADO, PIERO GROS PRESENTA TORINO 2006 (agc) – Le finali nazionali dei Giochi Sporti Studenteschi per le scuole di 1° grado si disputano a Riccione dal 18 al 23 maggio. Organizzate dal CONI in collaborazione con il Ministero della Istruzione, Universita e Ricerca (MIUR) e con il Comune di Riccione, le finali nazionali saranno presentate ufficialmente nella conferenza stampa che si terra lunedi 17 maggio alle ore 12.00 presso la sala giunta del Comune. Martedi 18 alle ore 17.00 in piazzale Roma si terra la cerimonia d’apertura. Alla manifestazione partecipano gli alunni under 14 degli istituti scolastici di tutte le regioni, vincitori delle selezioni territoriali, per un totale di circa 4.000 atleti. Nutrita anche la rappresentativa delle Comunita italiane all’estero (275 partecipanti provenienti da 11 Nazioni) e quella degli alunni di San Marino (85 partecipanti). Quindici le discipline inserite nel programma: Atletica, Badminton, Calcio, Calcio a 5, Ginnastica, Ginnastica aerobica, Hockey prato, Nuoto, Orientamento, Pallacanestro, Pallamano, Pallavolo, Pallatamburello, Rugby, Tennistavolo. Alcune delle gare (atletica, nuoto, orientamento), inoltre, saranno integrate dalla partecipazione di sportivi disabili.Le finali nazionali saranno anche l’occasione per presentare i Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006. Il Comitato Organizzatore, infatti, sara presente a Riccione, in Piazzale Roma dal 21 al 23 maggio, con "Torino 2006 openvillage" - villaggio itinerante per promuovere i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Torino - la cui presenza e parte del protocollo firmato tra TOROC, MIUR e CONI. Alla Conferenza Stampa sara presente Pierino Gros - Medaglia d'Oro ai Giochi Olimpici di Innsbruck 1976 nello Slalom - in qualita di rappresentante del Comitato per l'organizzazione dei XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 - TOROC. Tutte le informazioni e i risultati sono disponibili sul sito www.gss2004.it CICLISMO /COPPA DEL MONDO DI CROSS-COUNTRY (agc) - La prima prova di Coppa del Mondo di cross-country si disputa a Madrid il 22 e 23 maggio. Il direttore tecnico del Settore Fuoristrada Alfonso Morelli, ha convocato per il 19 maggio a Peschiera Borromeo i seguenti atleti: Marco Bui (Full-Dynamix Sas Battaglin G.); Martino Fruet (L’Arcobaleno Carraro); Johann Pallhuber (Siemens Mobile - Cannondale -R.W.); Yader Zoli (KTM International Team); Eva Lechner (Dynamic Bike Team); Paola Pezzo (Team Gatorade). TENNISTAVOLO / TORNEO DI QUALIFICAZIONE OLIMPICA (agc) - Ieri sono iniziate a Innsbruck le eliminatorie che consentiranno ad ulteriori 2 uomini e 3 donne di aggiungersi alla lista degli atleti che disputeranno il torneo olimpico. La formula del torneo prevede, come a Lussemburgo lo scorso novembre in occasione delle qualificazioni europee, dei gironcini a 2 o a 3 atleti dove il 1° classificato nel gruppo di testa, il 2° ovviamente nel gruppo dei secondi e gli/le eventuali terzi vengono eliminati. Ieri Mondello, nel gironcino a 3, ha battuto 4 a 2 lo sloveno Ignjatovic; oggi lo attende lo slovacco Pistej che pochi giorni fa ha eliminato l’azzurro dall’Open d’Egitto. Piacentini, invece, in un altro gironcino ha perso 3 a 4 contro l’ucraino Didukh, il meno quotato dei tre; ed oggi se la vedra con lo sloveno Tokic. La Stefanova inizia oggi nel gironcino a 2, affrontando la polacca Gorowska. LOTTA / CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI FEMMINILI E MASCHILI (agc) - Domani 15 maggio, il Palasport Comunale “Uditore” di Palermo ospitera la 8? edizione dei Campionati Italiani Assoluti e Cadette di Lotta Femminile e la 73? edizione dei Campionati Italiani Assoluti Maschili di lotta Stile Libero. In gara anche gli azzurri qualificati ai Giochi Olimpici (Rinella e Miano Petta fra gli uomini; Juszczak fra le donne) con la sola assenza di Diletta Giampiccolo, in cura per un infortunio al ginocchio. CICLISMO / TRITTICO DELLE ARDENNE UNDER 23 (agc) - Il Trittico delle Ardenne, Under 23, e in programma in Belgio dal 18 al 24 maggio. Il direttore tecnico Antonio Fusi ha convocato i seguenti under 23: Luca Ascani (Domina Vacanze Pedale Fermano); Daniele Callegarin (G.S. Bottoli Artoni Zoccorinese); Daniele Colli (G.S. Zalf Desiree Fior); Caludio Corioni (S.C. Unidelta Egidio Colibri); Vincenzo Nibali (G.S. Mastromarco Chianti Sensi); Nicola Peccolo (Marchiol-Famila-Site Team); Rino Zampilli (GS Fausto Coppi Grassi). HOCKEY PISTA / FINAL FOUR CHAMPIONS LEAGUE (agc) - La Final Four di Champions League di Hochey su Pista comincia domani al Palasport di Viareggio. Mai una squadra italiana ha vinto il titolo di Campione d’Europa. Provera a sfatare il tabu la Ecoambiente Prato, che domani affrontera alle ore 20.00 il Barcellona, formazione favorita per la vittoria finale. Nell’incontro precedente con inizio alle ore 17.00, sara in programma un “derby” portoghese tra il Porto ed il Barcelos, quest’ultima ex squadra dei fratelli Mirko ed Alessandro Bertolucci, attuali cannonieri di punta della Ecoambiente Prato. Questo il programma delle gare: sato 15 maggio (ore 17.00) Porto-Barcelos; (ore 20.00) Ecoambiente Prato-Barcellona. Domenica 16 maggio (ore 17.00) finalissima. KARATE / CAMPIONATO ITALIANO JUNIORES (agc) - Il PalaFijkam di Ostia sara sede domani e domenica del 19° Campionato Italiano juniores maschile e femminile di karate-kumite. Alla manifestazione, organizzata dall’AS Roma XII, prenderanno parte complessivamente 358 atleti. Gare maschili sabato dalle ore 15.30 (finali alle ore 19.00); femminili domenica dalle ore 9.00 (finali alle ore 13.00). Patologie Alluce valgo Condropatia rotulea Dolori ai muscoli Emoglobinuria Fratture da stress Lesioni muscolari Mal di schiena Morte da sport Neuroma di Morton Piede d'atleta Pubalgia Sindrome del tibiale anteriore Sindrome invisibile da carico Sindromi neuropatiche Soffio al cuore Stanchezza Tallonite Tendiniti Stretching Elasticita del runner Teoria dello stretching Stretching del runner Terapie Allungamento muscolare globale decompensato Antinfiammatori Chiropratica Elettrostimolazione Fisioterapia Ghiaccio Infortuni - Prevenzione - Quando si e guariti? Kinesiologia Litotritore (onde d'urto) Manipolazione Osteopatia Plantare Riposo Scelta del terapeuta Tecarterapia Medicina Capacita e resistenza aerobica Capacita respiratoria Colesterolo HDL e allenamento Consumi dei vari sport Consumo energetico della corsa Donazione di sangue Ematocrito: quanto puo variare? Emocromo: valutazione Grandezze fondamentali Invecchiamento e prestazione Massimo consumo d'ossigeno Meccanismi energetici Medico sportivo Muscoli (generalita) Polmoni a rischio? Sangue (generalita) Soglia anaerobica Alluce valgo alluce valgoL'alluce valgo e una patologia piuttosto diffusa che puo creare parecchi problemi a chi vuole svolgere un'attivita sportiva. A causa della lussazione dei sesamoidi (due ossicini che funzionano come binari per l'articolazione dell'alluce), la deviazione laterale dell'alluce (che causa anche la deformazione a martello del secondo dito del piede) provoca una borsite da sfregamento contro la scarpa; in genere il processo degenera con alterazioni artrosiche. Se s'interviene per tempo, l'uso di un plantare puo congelare la situazione, anche se ovviamente non puo farla regredire alla normalita. Spesso solo l'intervento chirurgico risolve completamente il problema. Recentemente si e affermata la tecnica dell'australiano Bosch che consente (con un intervento di pochi minuti in anestesia locale) di risolvere il problema, avendo come unica contropartita un'andatura impacciata per circa un mese. Infatti, rispettando l'integrita dell'articolazione, viene sezionato il primo metatarso, lo si sposta e lo si fissa con un'asta metallica che viene tolta dopo trenta giorni. Nel caso di alluce valgo sono da evitare scarpe che caricano troppo la parte anteriore del piede (quelle che hanno troppo dislivello antero-posteriore), nonche quelle che, a causa di cuciture o di tomaia troppo rigida, provocano compressioni. L'intervento e consigliato quando le prime due dita del piede tendono ad accavallarsi. Per prevenire e curare gli infortuni Condropatia rotule condropatia rotuleaLa condropatia e una sofferenza del tessuto cartilagineo (si parla di condromalacia quando e in atto un processo degenerativo) attorno all'osso. In genere si individuano tre gradi di gravita della patologia: 1) rammollimento della cartilagine senza fissurazione; 2) fissurazioni localizzate o diffuse; 3) perdita di sostanza cartilaginea con esposizione dell'osso. Per lo sportivo (e per il runner in particolare) ha importanza soprattutto la condropatia rotulea (negli Stati Uniti anche detta ginocchio del corridore), una tipica patologia da sovraccarico. La causa e infatti da ricercarsi nei ripetuti microtraumi del gesto sportivo, aggravati da una situazione anatomica sfavorevole (ginocchio valgo, rotula alta, lassita legamentosa ecc.). La patologia puo essere asintomatica, ma in genere compare un dolore intorno alla rotula, presente sia a riposo sia sotto sforzo (per esempio contraendo il quadricipite, salendo o scendendo le scale ecc.) e alla pressione. Le cure dipendono dalla gravita della patologia, ma in genere prevedono il riposo (anche assoluto nei casi piu gravi), crioterapia e fisioterapia. Particolarmente indicato e il potenziamento muscolare in quanto il movimento della rotula (che in condizioni normali scorre sul femore senza toccarlo) dipende dal quadricipite. Si agisce di solito sul vasto mediale poiche statisticamente la rotula si decentra esternamente. Nei casi in cui si rende indispensabile, l'intervento chirurgico viene effettuato per correggere meccanicamente l'ambiente di lavoro della rotula. Per prevenire e curare gli infortuni Dolori muscolari I dolori muscolari successivi alla corsa hanno in genere cause e modalita di comparsa diverse. E importante capirne le cause per dimensionare correttamente l'allenamento. Dolore da sforzo - Si verifica durante la prova e riguarda uno o piu muscoli. Le cause possono essere un accumulo di acido lattico (se riguarda un muscolo, in particolare in soggetti non ben allenati) o l'esaurimento delle scorte energetiche (se e generalizzato alle gambe). stretchingDolore successivo – Compare dopo 24 ore dallo sforzo e in genere puo protrarsi fino a 3-4 giorni. In genere si ritiene che il dolore sia la conseguenza di esercizi eccentrici come la corsa in discesa. Correndo in discesa con una pendenza di 10° per circa 30' si ottiene un picco di dolore 42 ore dopo lo sforzo. Verificando la situazione dell'atleta si constata: a) l'aumento di CPK nel sangue e di mioglobina nelle urine che evidenzia lesioni cellulari (rabdomiolisi); b) la mobilizzazione di leucociti che indica una reazione infiammatoria; c) l'accumulo di metaboliti (calcio) nelle cellule muscolari che aggrava il quadro della lesione. Contrariamente alla credenza comune, il dolore successivo allo sforzo NON e dovuto all'accumulo o all'azione dell'acido lattico. Anche alte concentrazioni di acido lattico (le piu alte si hanno al termine di gare di velocita prolungata come gli 800 m) un'ora dopo lo sforzo si sono drasticamente ridotte fino ad azzerarsi qualche ora dopo. La situazione evolve verso la cicatrizzazione dei tessuti, il danno viene in genere risolto in tre settimane e il muscolo risulta piu resistente a un esercizio simile a quello che ha provocato il dolore. Purtroppo con il ripetersi nel tempo dei traumi, la riparazione spesso lascia come strascico fibrosi muscolari che danno sintomatologie simili alle contratture. Occorre notare che, per quanto si gradualizzi lo sforzo, e spesso impossibile evitare il dolore la prima volta che si compie l'esercizio. Come terapia si possono usare un riposo di due o tre giorni. Alcuni atleti usano anche antinfiammatori (aspirina); tale pratica non e consigliabile se non occasionalmente. I massaggi in genere sono controindicati (mentre vanno benissimo nei casi di affaticamento post-gara quando la dolorabilita non e eccessiva) perche aggiungono un ulteriore trauma. In presenza di postumi di dolorabilita deve essere privilegiata la corsa lenta. Escludendo patologie dove lo stato del soggetto e compromesso (malattie infettive, intossicazioni, difetti ereditari come il favismo o malattie come l'emoglobinuria parossistica notturna, una grave patologia emolitica dovuta all'alterazione della membrana dei globuli che presenta singolari infossamenti), la presenza di sangue nelle urine e spesso associata a fenomeni non preoccupanti come la presenza di piccoli calcoli o di cisti o a fenomeni non patologici come la corsa. Il colore delle urine indica la gravita del fenomeno. Se non esistono condizioni patologiche (che e sempre bene escludere con esami ad hoc), l'emoglobinuria legata alla corsa non presenta particolari problemi. A causa dei traumi derivanti dall'azione meccanica della corsa, l'emoglobina contenuta nei globuli rossi si libera a causa della rottura della membrana (emolisi). Poiche non ha un peso molecolare eccessivo (15.000 ca), riesce a passare attraverso l'epitelio glomerulare finendo nelle urine. Il fenomeno e comune in soggetti che hanno iniziato a correre o che hanno incrementato decisamente il chilometraggio. Anche la corsa su terreni sconnessi e l'uso di scarpe non ammortizzanti favorisce il problema. In generale l'emoglobinuria puo indicare un cattivo adattamento al carico allenante. Questo articolo fa riferimento a una pubblicazione del prof. F. Benazzo (Le fratture da stress, f.benazzo@smatteo.pv.it); la chiarezza espositiva dell'opera consente di avere un quadro esauriente e obbiettivo di una patologia molto piu frequente di quanto si pensi. La gravita della patologia e dovuta anche al fatto che tessuti a metabolismo lento (come ossa e tendini) hanno un processo riparativo piu lungo rispetto ai muscoli e spesso si parla di mesi per risolvere il problema. I dati citati nell'opera di Benazzo e la mia esperienza mi portano a ritenere che le fratture da stress o le stress reaction siano molto piu frequenti di quanto si pensi (si veda La sindrome invisibile da carico). Come nasce una frattura da stress? Secondo la legge di Wolff la risposta a carichi deformanti causa un rimodellamento osseo. L'entita dei carichi a loro volta e funzione delle modalita d'applicazione (frequenza, natura, direzione ecc.), del recupero fra i vari lavori, della qualita dell'osso (eta e sesso sono i fattori piu importanti). Si ha una frattura quando si supera la resistenza dell'osso. In realta non sempre la frattura e legata a un trauma evidente, ma, soprattutto in campo sportivo, puo essere associata a microtraumi ripetuti. Purtroppo non e sempre evidente il limite fra frattura da stress e altre patologie ossee e dal lavoro di Benazzo si comprende come anche fra gli addetti ai lavori esista una certa confusione terminologica. Riassumendo si puo dire che esistono: - periostiti - tendinopatie inserzionali - stress reaction - fratture da stress In particolare le stress reaction sono a volte condizioni legate a una risposta fisiologica dell'osso a volta la fase iniziale (reversibile) con cui ci si incammina verso la frattura da stress. Sono evidenziate dalla risonanza magnetica, ma non presentano rima di frattura, anche se e presente dolore da carico piu o meno intenso. Le stress reaction nel mondo amatoriale probabilmente hanno un'importanza ancora maggiore che le fratture da stress. Il motivo e semplicemente dovuto al fatto che l'amatore (a differenza del professionista), in presenza di un dolore anche non trascurabile e continuo durante l'esercizio, e portato a fermarsi, accelerando il processo riparativo; anche quando non decide per il riposo, e costretto (dalle minori motivazioni vs. il dolore) a ridurre notevolmente il carico: solo pochi continuano stoicamente (e scioccamente) a correre imbottendosi di antidolorifici, comportandosi come un professionista che non puo mancare l'appuntamento mondiale od olimpico e arrivando a una frattura da stress. I gruppi interessati dalle fratture da stress sono stati classificati dal lavoro di Benazzo in atleti, militari (le reclute sedentarie costrette a un duro allenamento), soggetti con insufficienza (con ossa cioe patologiche in seguito a osteoporosi o altre malattie e a trattamenti farmacologici con cortisonici o chemioterapici), bambini e adolescenti. Limitandoci alla categoria degli atleti e in particolare dei runner, in letteratura esistono delle statistiche abbastanza concordanti. Riassumendole si trovano dati interessanti. Uno studio di Bennell rileva che in un anno il 75% degli atleti esaminati (un centinaio) aveva avuto lesioni muscolo-scheletriche (1,8 lesioni per atleta in media: non poco, ma realistico); le fratture da stress erano ben il 21% (questo dato e invece meno "evidente", soprattutto fra i dilettanti). Uno studio di Matheson rivela invece che atleti piu vecchi presentano fratture da stress soprattutto nelle ossa tarsali e nel femore, mentre i piu giovani in tibia e perone; non e stata trovata correlazione fra distanza percorsa e le sedi di lesione. Questo e un punto fondamentale: perche si produca una frattura da stress in un individuo che si allena regolarmente deve cambiare qualcosa in maniera abbastanza rilevante: la quantita, il terreno, l'appoggio (le scarpe) ecc. Si deve cioe pensare che in un soggetto sano esista una naturale propensione all'equilibrio fra distruzione e riparazione. Circa le sedi ovviamente non esiste una precisione assoluta fra i vari studi (occorrerebbe statisticamente esaminare migliaia di casi), ma si puo senza dubbio affermare che la tibia, i metatarsi e le altre ossa tarsali rappresentano almeno l'80% delle lesioni. Perone, femore, calcagno, pelvi seguono con percentuali decisamente inferiori. I fattori di rischio e le cause – La scientificita del lavoro di Benazzo permette (a differenza di opere piu divulgative, influenzate da considerazioni personali piu teoriche che pratiche) di focalizzare l'attenzione su veri fattori di rischio. In particolare: non sembra esistere una relazione chiara fra difetti anatomici e fratture da stress, come a dire che piede cavo o piede piatto spesso vengono sufficientemente compensati; il peso non rappresenta un fattore di rischio, probabilmente perche la grande massa corporea produce anche un aumento del trofismo osseo; il tipo di scarpa (piu o meno protettiva) non riduce l'incidenza delle fratture (cosi come l'uso di plantari); cio e logico perche chi si abitua a correre con scarpe leggere e poco protettive induce dei meccanismi di difesa. Ha invece importanza l'usura della scarpa: anche cio quadra con la necessita di variazione di qualche parametro nel quadro dell'atleta perche si verifichi la frattura; il terreno d'allenamento; in particolare non e affatto dimostrata la correlazione fra terreni duri e fratture da stress. Concentriamoci percio su fattori di rischio "sicuri". Sono sostanzialmente tre. Il primo e rappresentato dalla variazione qualitativa (introduzione di lavori veloci, balzi ecc.) o quantitativa del carico allenante; il motivo e una fatica muscolare eccessiva che provoca sull'osso un aumento delle forze d'impatto: un muscolo che si trova a dover affrontare una nuova situazione non e in grado di garantire l'ammortizzazione necessaria. Il secondo e rappresentato dal sesso: le donne con oligomenorrea (anche se non e chiara l'associazione turbe mestruali-osteoporosi) presentano un rischio sei volte superiore agli uomini e quelle che seguono un regime alimentare per minimizzare il peso sono a rischio circa otto volte piu del sesso maschile (Bennell 1995). La contraccezione orale e un fattore di protezione notevole, dimezzando il rischio se si assume la pillola da piu di un anno. Da notare che una dieta povera di carne favorisce nelle atlete sia i disturbi mestruali sia un deficit di ferro, di zinco e di proteine in generale, fattori (insieme ad allenamenti in condizione di deplezione di glicogeno per scarsita di carboidrati nella dieta) che favoriscono appunto le fratture da stress. L'unico vantaggio delle donne rispetto agli uomini e che la frattura da stress in genere guarisce in un tempo che e circa la meta. L'ultimo fattore di rischio e rappresentato dall'eta: un'eta piu avanzata favorisce le fratture da stress. I sintomi e la diagnosi - Il sintomo classico e il dolore che inizia spesso modestamente per arrivare progressivamente a un'intensita tale da impedire il gesto atletico nel giro di 2 o 3 settimane. Generalmente e localizzato, ma spesso tende ad assumere connotazioni diffusive nonche a subire variazioni in concomitanza con gli stadi evolutivi della frattura. La diagnosi non e facile, non tanto per una valutazione differenziale con un insieme ben definito di patologie (occorre tener presente anche rare sindromi compartimentali), quanto perche gli strumenti di indagine clinica danno risposte certe solo dopo un periodo di tempo non trascurabile (a volte mesi) e gli esami vanno svolti con molta cura e secondo tecniche d'indagine ben precise. La radiografia tradizionale e il primo esame che se positivo conferma la frattura da stress. Purtroppo i casi di positivita (soprattutto nelle prime fasi) non sono molti: e cioe un esame poco sensibile (molte fratture possono risultare negative), ma specifico (se c'e positivita si e in presenza di una frattura). La strada successiva in caso di radiografia negativa, ma persistenza del dolore puo essere la risonanza magnetica o l'accoppiata scintigrafia-TC (tomografia computerizzata). La scintigrafia e una tecnica molto sensibile, ma poco specifica e richiede la TC (eseguita nelle aree ipercaptanti dolorose evidenziate dalla scintigrafia) per rilevare la rima di frattura e quindi la diagnosi di frattura da stress. Questa strada richiede spesso due esami e comunque necessita anch'essa di un tempo abbastanza lungo dall'inizio della sintomatologia e la diagnosi (sempre qualche mese). Dal lavoro di Benazzo si deduce che l'esame cardine per la frattura da stress e la risonanza magnetica (secondo una tecnica standardizzata da Genovese e coll., 1995), eventualmente ripetuta dopo 2-4 settimane se risultasse negativa con dolore (caso abbastanza raro). Le cure - Ovviamente dipendono dalla sede e dalla gravita. Si va dal semplice riposo con biostimolazione e ultrasuoni all'applicazione di un apparecchio gessato, all'intervento chirurgico. Quest'ultima soluzione non e cosi comune come si potrebbe pensare parlando di fratture e in genere interessa situazioni o sedi molto particolari (per esempio la rotula o il V metatarso). La categoria delle lesioni muscolari acute comprende vari generi di patologie, classificate secondo la gravita del danno muscolare. I muscoli colpiti piu frequentemente sono il quadricipite (vasto mediale), il tricipite surale, il bicipite femorale e i muscoli ischiocrurali. In ordine di gravita, le lesioni possono essere suddivise in contratture (il muscolo e contratto), elongazioni (si ha una distensione delle fibre muscolari ma non c'e rottura), distrazioni (in questo caso le rotture interessano parte delle fibre del muscolo, con emorragie e conseguenti ecchimosi a livello sottocutaneo) e rotture (in questo caso la rottura delle fibre interessa tutto il muscolo o una sua parte estesa). Le cause delle lesioni muscolari sono molto varie e possono essere legate all'attivita sportiva, a squilibri muscolari, a contusioni, a condizioni ambientali non ottimali. Per quanto riguarda l'attivita della corsa, le lesioni sono favorite da carenze tecniche nella corsa, scarsa flessibilita o coordinazione muscolare, eccessive contrazioni dei muscoli, riscaldamento non adeguato o recupero insufficiente dopo un precedente sforzo atletico. Quest'ultimo punto e fondamentale: la causa non e un'insufficiente forza muscolare, quanto un recupero insufficiente. Prova ne sia che anche i campioni (in cui un deficit muscolare e improbabile) soffrono di lesioni muscolari. Nel gergo comune si parla di stiramento muscolare, strappo ecc. In realta occorre descrivere l'infortunio in base a cio che provoca nel muscolo. Se comprendete bene cosa accade, sarete in grado di diagnosticare facilmente l'infortunio. Nelle contratture si ha dolore al muscolo colpito che influisce negativamente sulla sua efficienza. L'esame obbiettivo consente di verificare facilmente la patologia, sia per la presenza di sintomi sia perche la pressopalpazione consente di verificare che il muscolo e contratto. Nel caso delle elongazioni il dolore e diffuso lungo tutta la fascia muscolare; con le distrazioni invece il dolore e maggiormente focalizzato in punto ed e possibile individuare la presenza di ecchimosi o ematomi. In presenza di rottura, oltre a dolore ed ematoma, e evidente il punto in cui le fibre del muscolo sono interrotte a causa del trauma. L'esame ecografico consente di stabilire lo stato preciso della situazione patologica e di seguirne l'evoluzione e la guarigione. Nonostante si possa pensare che la lesione muscolare sia un infortunio in cui sia necessario l'intervento immediato, si deve riconoscere che con esse trionfa il metodo StopAndGo. L'intervento immediato puo servire solo per una diagnosi dell'accaduto; va da se che un'ecografia e sicuramente molto piu sicura che il parere di personaggi non estremamente preparati. Contrattura - L'infortunio guarisce spontaneamente in 7 gg; indicate le terapie self (soprattutto impacchi caldo-umidi). Possibile usare antinfiammatori, miorilassanti. Il problema con la massoterapia e che un cattivo massaggiatore apporta piu danni che benefici. Elongazione - Il periodo di stop consigliato e di 15-20 gg. Fondamentale seguire le indicazioni sulla ripresa del metodo StopandGo. Distrazione - Il periodo di stop consigliato dal metodo e di 20 giorni; le terapie self sono ghiaccio per due giorni, antinfiammatori e miorilassanti per 7 giorni, bendaggio compressivo. Se dopo 20 giorni l'infortunio non e rientrato (20 giorni e il periodo minimo per una distrazione che puo richiedere anche 40 giorni di stop), l'intervento dell'ortopedico puo associare altre terapie (tecarterapia, fibrolisi, massoterapia ecc.). Rottura (strappo) - E il caso in cui l'intervento dell'ortopedico e giustificato da subito, poiche nei casi piu gravi e indicato l'intervento chirurgico per suturare le fibre muscolari. L'intervento immediato consiste in crioterapia, antinfiammatori, miorilassanti. Il metodo e automaticamente applicato perche si richiede riposo assoluto (con l'arto in posizione declive) per almeno 15-20 giorni. Poi l'ortopedico fara il punto della situazione. L'interruzione dell'attivita sportiva puo anche raggiungere i quattro mesi. La rieducazione e consigliabile solo a guarigione avvenuta. Per un recupero completo e fondamentale rispettare i tempi della riabilitazione, senza avere fretta di tornare ad allenarsi. Quando si riprende l'attivita si deve prestare la massima attenzione alla programmazione degli allenamenti e alla fase di riscaldamento. L'indicazione di fare stretching nel caso di lesione muscolare ottiene spesso effetti contrari a quelli sperati. Innanzitutto perche lo stretching e comunque un fatto traumatico su un muscolo infortunato e, soprattutto, se fatto male, puo essere devastante. Se il terapeuta propone lo stretching o perde il tempo necessario a spiegare al paziente come si fa o gli passa un riferimento valido (per esempio La bibbia dello stretching in quindici volumi) dove ci si possa documentare. Liquidare la faccenda in trenta secondi e come se un farmacista mettesse in mano al cliente un farmaco senza foglietto illustrativo. Questo articolo tratta delle patologie della schiena che riguardano soprattutto le degenerazioni della colonna vertebrale. La colonna vertebrale e il complesso di ossa che forniscono il sostegno mediano e posteriore del corpo. E divisa in colonna cervicale (sette vertebre), dorsale (dodici vertebre), lombare (cinque vertebre), sacrale (cinque vertebre) e coccige. Nel canale vertebrale, situato al suo interno, scorre il midollo spinale. Fra le vertebre sono presenti strutture elastiche (dischi) che permettono alla colonna di sopportare carichi notevoli. La colonna vertebrale ha quattro deviazioni fisiologiche (cervicale, dorsale, lombare e sacro-coccigea) che consentono carichi dieci volte superiori rispetto a una struttura rettilinea. Il disco intervertebrale e formato da un nucleo polposo (molto ricco d'acqua, quasi il 90%) e da un anello fibroso esterno che contiene il nucleo. La struttura del disco funziona da ammortizzatore. mal di schienaLa pressione subita dai dischi dipende ovviamente dalla posizione: e minima in posizione orizzontale, intermedia in posizione verticale e massima quando si e seduti o si e piegati in avanti con un peso in mano che sposta ulteriormente il baricentro. I dischi sono praticamente privi di innervazione; cio se da un lato consente di muoversi senza provare dolore, dall'altro non permette di accorgersi delle degenerazioni discali se non quando il quadro e diventato sufficientemente grave. Con l'eta il disco s'impoverisce d'acqua (l'abbassamento di statura con l'invecchiamento e dovuto in gran parte alla diminuzione di volume dei dischi) a seguito di processi degenerativi che colpiscono i mucopolisaccaridi che hanno il compito di trattenere l'acqua assicurando l'elasticita della struttura. Il processo degenerativo che colpisce i dischi e detto condrosi, mentre si parla di osteocondrosi quando sono coinvolte anche le vertebre. L'osteocondrosi agisce anche sul sistema nervoso spinale provocando dolore (il 10% circa dei pazienti presenta una grave invalidita). Il processo degenerativo puo produrre anche altre patologie (la spondiloartrosi, cioe la degenerazione delle articolazioni intervertebrali poste dietro ai dischi). ernia del discoL'ernia del disco e la patologia classica dei dischi intervertebrali. A seguito della diminuzione del contenuto acquoso del disco (a settant'anni ci puo essere una riduzione anche del 10% della quantita d'acqua), le vertebre si avvicinano (il disco e meno elastico); per rispondere alla nuova situazione il disco cerca di trattenere piu acqua e si gonfia (protrusione discale), pur non avendo piu le strutture perfettamente integre per contenerla. Se il nucleo polposo si rompe l'ernia non si verifica, ma se e invece l'anello che si crepa a seguito della pressione del nucleo interno, si verifica il prolasso, cioe l'ernia costituita dai materiali generati dalla rottura. Quando questi materiali toccano le innervazioni il paziente prova dolore. L'ernia del disco e molto frequente nella regione lombare, meno nella cervicale, rara nella dorsale. Le cure - La terapia nella fase acuta si basa su antiinfiammatori e antidolorifici (farmaci che non possono e non devono diventare la risposta "cronica" al problema), ma se i sintomi persistono l'intervento chirurgico di asportazione dell'ernia e la soluzione piu indicata. La gestione di un'ernia non grave passa soprattutto attraverso una corretta educazione (come comportarsi nella vita di tutti i giorni); ormai sempre meno peso hanno le terapie fisiche a livello lombare (massaggi, elettroterapia, magnetoterapia, laser, ultrasuoni, agopuntura) in quanto non rimuovono la causa (cioe la protrusione discale, ma si limitano ad agire sull'infiammazione o sul dolore). In genere le manipolazioni sono controindicate in caso di ernie gravi o di deficit muscolare del paziente, per cui e bene diffidare di terapeuti che eseguono manipolazioni senza aver sottoposto il paziente a esami. Non esiste infine nessun studio scientificamente incontestabile che dimostri l'efficacia dell'ozonoterapia. In alcuni casi particolari, il nucleo erniato puo essere sciolto con particolari enzimi. Questo articolo e rivolto a medici sportivi, atleti in attivita, sedentari. Lo scopo e diverso per ogni categoria. Ai medici sportivi vuole evidenziare come la morte da sport sia un fatto tutto sommato molto improbabile. Troppi medici sportivi adottano nella loro attivita un atteggiamento iperconservativo che alla fine penalizza l'atleta. Tipicamente vengono disincentivati alla pratica sportiva atleti perfettamente sani sulla base di sospetti, accertamenti da eseguire ecc. La risposta classica (e stupida) e: non hai niente, ma e meglio se non fai sport. Questa scarsa professionalita (che definirei alla Don Abbondio) porta l'atleta, soprattutto se amatore e avanti con l'eta, a passare dalla parte opposta della barricata, diventando un sedentario convinto, e probabilmente a morire d'infarto dieci anni piu tardi, dopo essere ingrassato di quindici chili. Il medico sportivo deve cioe assumersi la responsabilita di dichiarare non idoneo un atleta solo se e malato: non esistono soggetti sani e non idonei! All'atleta in attivita questo articolo vuole da un lato insegnare come difendersi da tutti coloro che attaccano lo sport come fonte di potenziali danni fisici e dall'altro a integrare la pratica sportiva con altre scelte di vita: non ha senso fare sport se non si segue un'alimentazione corretta o non si cerca di limitare lo stress del proprio lavoro. Al sedentario che ha paura di fare sport perche basta una corsettina di cento metri per sentirsi il cuore in gola, l'articolo insegnera che chi muore di sport e gia un individuo malato. I sedentari che si ritengono sani possono tranquillamente fare sport. Infatti la morte improvvisa e in genere dovuta a un blocco della funzionalita cardiaca dovuto a una causa meccanica o piu frequentemente elettrica. Perche avvenga, occorrono due fattori (ripeto DUE): un evento scatenante e un cuore malato. L'evento scatenante puo essere legato alla corsa (mancanza di ossigeno, acidosi lattica, aumento della temperatura corporea ecc.) mentre il problema cardiaco puo essere noto o meno. Molte patologie cardiache sono rilevabili con semplici esami come elettrocardiogramma o ecografia cardiaca. Quest'ultima e spesso consigliata dopo una visita sportiva, allarmando l'atleta piu del dovuto: si tratta comunque di un esame di routine che viene richiesto a una percentuale molto alta di soggetti che si sottopongono alla visita sportiva. Le patologie come la cardiomiopatia ipertrofica, la malattia aritmogena del ventricolo sinistro, la sindrome di Marfan, la miocardite, le anomalie congenite delle arterie coronarie, la stenosi aortica in valvola bicuspide, il QT lungo idiopatico, il Wolf-Parkinson-White sono per fortuna patologie poco comuni e sicuramente non la causa principale di morti da sport. La causa principale di gran lunga piu probabile della morte da sport e l'arteriosclerosi coronarica, cioe in parole povere l'infarto. Cio spiega come l'atleta allenato sia in genere protetto piu del sedentario che affronta una prova sportiva: in realta molte morti da sport colpiscono atleti occasionali (la classica partitella a calcio fra amici o la partita di tennis alle due del pomeriggio), gli sportivi della domenica, tanto per intenderci. Sono soggetti predisposti perche il loro cuore e gia intaccato dall'aterosclerosi coronarica. Anche atleti di un certo livello possono presentare il problema: un atleta, la cui autopsia rivelo la completa occlusione di un vaso coronarico, tre settimane prima aveva corso la maratona in 3h06' (fonte Macchi e Franklin). La stessa fonte cita che il 77% degli atleti deceduti presentava aterosclerosi coronarica e il 32% ipertensione arteriosa. Da tutto cio e molto facile dedurre che: a) aiutando a diminuire l'indice di rischio legato al colesterolo e i trigliceridi nonche la pressione arteriosa, la corsa diminuisce la probabilita di rischio in caso di sforzo fisico (un'attivita sportiva, lavorativa o una situazione occasionale, come rincorrere l'autobus); b) chi corre deve pero tenere presente che la protezione non e assoluta e che trigliceridi, colesterolo e pressione arteriosa vanno sempre tenuti sotto controllo. Il neuroma di Morton e una patologia piuttosto diffusa. E una delle cause di metatarsalgia e giustifica il metodo StopAndGo nel caso appunto di metatarsalgia. Anziche aggredire questa patologia con infiltrazioni o inutili fisioterapie e consigliabile appunto il periodo di stop. Nel caso di neuroma ovviamente lo stop non produce nessun miglioramento, ma l'ecografia, eseguita dopo il periodo di stop, consente una diagnosi precisa. La patologia presenta un'alterazione degenerativa di uno o piu nervi intermetatarsali plantari e viene considerata come una sindrome canalicolare del piede a eziologia multifattoriale. Il sintomo neurologico e stato descritto per la prima volta da un inglese, Durlacher, nel 1845, ma la malattia fu attribuita successivamente all'americano Morton che la descrisse nel 1876 come una peculiare affezione dolorosa della quarta articolazione metatarso-falangea. Di solito il neuroma compare nello spazio tra le teste del terzo e del quarto metatarso, ma non e raro anche in altri spazi intermetatarsali e anche bilateralmente. La terapia e ovviamente chirurgica con un intervento piuttosto semplice. Il piede d'atleta e una patologia causata da un fungo (Tinea pedis), frequente soprattutto d'estate quando il caldo favorisce la macerazione della pelle, rendendola indifesa agli attacchi. Si manifesta con desquamazione della pelle fra le dita dei piedi (in genere fra terzo e quarto dito o fra quarto e quinto dito); successivamente la pelle diventa biancastra, umida e possono comparire delle vescicole. piede d'atletaL'infezione causa prurito (inizialmente puo essere asintomatica; nell'immagine un caso evidentemente trascurato) e difficolta a calzare le scarpe e puo estendersi alle unghie che appaiono ispessite e contornate. Il contagio avviene per contatto con il terreno (tipicamente in piscina o in luoghi umidi) o con altre persone. La terapia prevede l'uso di creme antifungine, ma piu efficace e un intervento sistemico che provoca la guarigione nella maggior parte dei casi con un trattamento di 7-10 gg. La terapia sistemica (i livelli ematici dei principi attivi restano elevati anche dopo la sospensione) evita il prolungamento delle cure necessario con i rimedi topici. La prevenzione e fondamentale: piedi freschi e asciutti, scarpe che permettano una traspirazione, calze di cotone (che possono essere lavate ad alte temperature eliminando i germi), l'uso di ciabatte e di asciugamani personali in piscina. La pubalgia e una mioentesite che colpisce i punti di inserzione sull'osso pubico di diversi muscoli: adduttori, pettineo, piramidale, retti addominali, obliqui addominali, trasversi addominali. Viene provocata generalmente da un carico eccessivo nel corso dell'attivita sportiva; colpisce soprattutto i calciatori. Per chi pratica la corsa, la pubalgia viene spesso provocata dal sovraccarico nei punti di inserzione degli adduttori, dovuta a: a) attivita su fondo irregolare b) scarpe inadeguate c) scarso equilibrio fra la muscolatura degli arti inferiori e quella addominale (condizione frequente in chi corre) d) infortuni precedenti non ben recuperati e) incremento quantitativo (o qualitativo) troppo rapido dei carichi d'allenamento Il dolore colpisce la zona dell'inguine per estendersi alle zone circostanti e puo portare all'interruzione dell'allenamento o della gara. Questa patologia puo consentire comunque la prosecuzione dell'attivita; e questo l'errore piu grave che si puo commettere. E necessario invece un periodo di stop di 20 gg. che serve (oltre a identificare la causa del problema e predisporsi a eliminarla alla ripresa) a risolvere i casi meno gravi e a evitare il degenerare della patologia verso quadri dove si rischia di avere problemi anche a camminare. Se il problema persiste dopo il periodo di stop, l'ortopedico con l'esame obbiettivo riscontra un forte dolore a livello inguinale alla pressopalpazione. Anche alcuni movimenti specifici degli adduttori provocano dolore. Il medico deve tenere conto del fatto che altre patologie possono presentare sintomi simili a quelli della pubalgia (ernie inguinali, patologie urologiche o ginecologiche). La radiografia consente di individuare eventuali lesioni a livello dell'osso pubico. In genere l'inefficacia del periodo di stop da al medico le giuste indicazioni per comporre il cocktail di terapie di aggressione della patologia (massoterapia, infiltrazioni, potenziamento dei muscoli addominali, litotritore ecc.). La fase riabilitativa prevede controlli medici periodici e attivita alternative alla corsa (nuoto, corsa in acqua). La pubalgia e una mioentesite che colpisce i punti di inserzione sull'osso pubico di diversi muscoli: adduttori, pettineo, piramidale, retti addominali, obliqui addominali, trasversi addominali. Viene provocata generalmente da un carico eccessivo nel corso dell'attivita sportiva; colpisce soprattutto i calciatori. Per chi pratica la corsa, la pubalgia viene spesso provocata dal sovraccarico nei punti di inserzione degli adduttori, dovuta a: a) attivita su fondo irregolare b) scarpe inadeguate c) scarso equilibrio fra la muscolatura degli arti inferiori e quella addominale (condizione frequente in chi corre) d) infortuni precedenti non ben recuperati e) incremento quantitativo (o qualitativo) troppo rapido dei carichi d'allenamento Il dolore colpisce la zona dell'inguine per estendersi alle zone circostanti e puo portare all'interruzione dell'allenamento o della gara. Questa patologia puo consentire comunque la prosecuzione dell'attivita; e questo l'errore piu grave che si puo commettere. E necessario invece un periodo di stop di 20 gg. che serve (oltre a identificare la causa del problema e predisporsi a eliminarla alla ripresa) a risolvere i casi meno gravi e a evitare il degenerare della patologia verso quadri dove si rischia di avere problemi anche a camminare. Se il problema persiste dopo il periodo di stop, l'ortopedico con l'esame obbiettivo riscontra un forte dolore a livello inguinale alla pressopalpazione. Anche alcuni movimenti specifici degli adduttori provocano dolore. Il medico deve tenere conto del fatto che altre patologie possono presentare sintomi simili a quelli della pubalgia (ernie inguinali, patologie urologiche o ginecologiche). La radiografia consente di individuare eventuali lesioni a livello dell'osso pubico. In genere l'inefficacia del periodo di stop da al medico le giuste indicazioni per comporre il cocktail di terapie di aggressione della patologia (massoterapia, infiltrazioni, potenziamento dei muscoli addominali, litotritore ecc.). La fase riabilitativa prevede controlli medici periodici e attivita alternative alla corsa (nuoto, corsa in acqua). Le affezioni delle arterie sono attualmente raggruppate come arteriopatie obliteranti, il cui 90% dei casi puo essere ricondotto all'arteriosclerosi. Quando la patologia e a uno stadio avanzato, la riduzione del flusso arterioso a valle della lesione causa in genere un dolore piuttosto vivo. Oltre a esami sul paziente e a test funzionali (prova di Ratschow o del pugno della mano, test di Allen), l'indagine diagnostica viene svolta con l'oscillografia meccanica, quella elettronica, l'ultrasonografia Doppler, l'ecotomografia e l'angiologia digitale. I sintomi iniziali dell'arteriopatia sono spesso trascurabili (parestesie, torpore, sensibilita al freddo, stanchezza e affaticabilita degli arti) e solo il dolore di una fase piu avanzata porta il paziente dal medico: quando si compie un determinato sforzo (come camminare a lungo o per brevi tratti ma in salita) compare un dolore crampiforme a valle della zona patologicamente interessata. Poiche normalmente si tratta dell'arteria femorale o della poplitea, il distretto dolente e quello del polpaccio. Se il paziente cessa lo sforzo, il dolore si risolve (da qui il nome di claudicatio intermittens o di dyspraxia intermittens agli arti superiori). Le arteriopatie vengono curate con terapie fisiche (allenamento alla marcia), farmacologiche (antiaggreganti piastrinici, anticoagulanti indiretti o diretti con eparina, miglioramento della reologia ematica, vasodilatatori) e chirurgiche. I fattori di rischio delle arteriopatie sono il fumo (da 6 sigarette al giorno), l'ipercolesterolemia (oltre 260 mg/dl), l'ipertensione arteriosa (oltre 160/95), il diabete mellito manifesto, l'obesita e l'iperuricemia. arteriopatiaPer chi non crede che una vita sana faccia vivere piu a lungo, si consideri che solo lo 0,6% dei casi di arteriopatia riguarda soggetti immuni dai sopraccitati fattori di rischio. Per gli sportivi e per i runner in particolare sono due le sindromi che possono condurre ad arteriopatia: la degenerazione cistica della parete vasale e la sindrome del tibiale anteriore. La degenerazione cistica e dovuta a una degenerazione della tunica avventizia dell'arteria che porta poi a una chiusura del lume. In genere e dovuta a microtraumi ripetuti o traumi diretti. La sindrome del tibiale anteriore colpisce il tibiale, un muscolo situato nella parte anteriore della gamba che permette la flessione dorsale e l'inversione del piede, tant'e che quando ha dei problemi diventa molto difficoltoso sollevare la punta dei piedi. E una patologia subdola perche quando si manifesta in forma non grave non impedisce il gesto atletico, ma si presenta con una semplice sensazione di oppressione o di crampo sul muscolo. Nei casi piu gravi si arriva all'obliterazione acuta dell'arteria tibiale. La causa sembra dovuta a un aumento della pressione dei liquidi interstiziali (dovuto ai microtraumi tipici di una maratona o di duri allenamenti in pista o su terreno collinare) o all'ipertrofia del tibiale stesso. La prova di Ratschow e indicata per tutti coloro che hanno problemi ai polpacci, non identificano una causa chiara e sono compatibili con il quadro di un'arteriopatia, seppur lieve. Il test si effettua sdraiandosi su una panca, sollevando le gambe a squadra con le ginocchia leggermente piegate. Si flettono ed estendono le punte dei piedi al ritmo di una flessione al secondo (si muovono cioe i piedi come se si schiacciasse e si rilasciasse l'acceleratore di una macchina) per due minuti. Durante l'esercizio la pianta dei piedi potrebbe sbiancarsi. Se si sbianca prima di 60 secondi esiste un ostacolo all'irrorazione, tanto piu grave quanto piu veloce e lo sbiancamento. Terminato l'esercizio, ci si siede poi sulla panca con le gambe penzoloni. L'esaminatore valuta la differenza fra i due piedi: non devono esistere differenze significative. Inoltre valuta in quanto tempo si riempiono le vene del dorso del piede: in stato di normalita il riempimento avviene entro i 15 secondi. Ormai la corsa viene praticata a livello intenso da un numero notevole di appassionati, spesso anche avanti con l'eta. E pertanto naturale che i problemi legati agli infortuni rivestano una particolare importanza anche per chi non ha ambizioni olimpiche, ma vede nella corsa, oltre che un modo di fare sport, un modo di migliorare la propria qualita della vita. Essere infortunati vuol dire spesso non vedersi con gli amici per l'allenamento quotidiano, non frequentare un ambiente che ormai si ama o frequentarlo da spettatori anziche da attori: il tutto puo essere frustrante se si protrae per diversi mesi. Sindrome invisibile da caricoLa situazione e aggravata quando l'infortunio e di per se banale, ma l'atleta non e in grado di riprendere a correre, mentre puo svolgere una normale vita da sedentario. In questo articolo viene descritta una sindrome che puo essere vista come evoluzione o complicanza di infortuni tutto sommato modesti. Il quadro - Il soggetto presenta moderato dolore alla palpazione; in alcuni casi il dolore e assente. Gli esami (radiografia, ecografia, risonanza ecc.) non rilevano nulla di patologico, al piu piccole zone edematose (da qui la denominazione di invisibile). Il soggetto sente dolore soltanto nell'azione di corsa; senza carico non vengono rilevati problemi, sono minimi o sono presenti in posizioni molto particolari. CASO 1 - La patologia d'innesco e costituita da una tallonite che costringe il soggetto a intraprendere una terapia che fra l'altro comporta la sospensione della corsa (sostituita dalla bicicletta). Dopo tre settimane gli esami sono tutti negativi e si decide la ripresa degli allenamenti. Il dolore e molto attenuato, ma comunque presente; dopo una settimana si ritorna al livello di gravita iniziale. Dopo due mesi in cui si alternano riprese blande e terapie, il soggetto decide di riprendere la corsa solo quando allo start dell'allenamento il dolore e zero. Con riposo assoluto cio si verifica dopo altri due mesi. In totale cinque mesi di stop, di cui almeno quattro senza riscontri oggettivi di patologia (anche alla palpazione il dolore era assente). CASO 2 - Il soggetto e vittima di una fortissima contusione all'arcata plantare con interessamento del metatarso. Visto l'imponente gonfiore successivo al trauma, vengono svolte accurate indagini per evidenziare fratture o lesioni a legamenti. Nulla. Le terapie permettono un riassorbimento del versamento nel giro di 10 gg. Il soggetto ricomincia a camminare senza dolore e senza problemi dopo tre settimane. A questo punto prova la corsa a ritmi blandi. Il dolore e talmente vivo che il soggetto deve abbandonare dopo pochi metri. Si iniziano tutte le terapie locali, senza nessun effetto sul dolore in fase di corsa. Solo dopo tre mesi dal trauma il soggetto riprende a correre. CASO 3 - Il soggetto lamenta un dolore nella zona pelvica anteriore; lo attribuisce al carico di lavoro per la preparazione di una mezza maratona, distanza che non correva da anni. Termina la mezza maratona con un ottimo risultato, aiutato da un antidolorifico preso prima della partenza. Si allena e gareggia ancora per circa due mesi e mezzo, alternando periodi di riposo di 7-10 gg. a periodi di allenamento e terapia antidolorifica tradizionale. Nel frattempo esegue tutti gli esami del caso, compresa un'elettromiografia e una risonanza: nulla. Decide di fermarsi completamente. Dopo tre mesi di stop riesce a riprendere normalmente a correre. CASO 4 - Il soggetto e vittima di una fascite plantare che viene curata opportunamente. Alla ripresa degli allenamenti dopo qualche settimana il soggetto ripresenta problemi all'arco plantare. Temendo una recidiva, si rieseguono tutti gli esami del caso che pero risultano negativi e il soggetto viene invitato a riprendere gradualmente. Dopo due mesi la situazione e ancora precaria, tale da impedire un allenamento programmato. Il soggetto decide di buttare il plantare che gli era stato prescritto e di fermarsi: dopo un mese riprende normalmente a correre. CASO 5 - Il soggetto e vittima di una sospetta elongazione al soleo che viene curata con ultrasuoni, idromassaggi, massoterapia. Dopo dieci giorni si utilizza la bicicletta (1-2 ore) come mezzo allenante alternativo alla corsa (il soggetto non avverte dolore). Dopo venti giorni (la temporizzazione e dall'inizio del caso clinico), il soggetto riprende a correre, ma dopo pochi giorni il dolore si riintensifica, imponendo un'altra settimana di riposo. Dopo un mese il soggetto prova la ripresa della corsa con esiti disastrosi: dopo tre giorni di ripresa tutto sommato blanda, il dolore lo costringe a fermarsi dopo poche centinaia di metri; alla palpazione sente un dolore abbastanza netto a meta del perone, praticamente identico a quello avvertito all'inizio del caso; a questo punto e abbandonata la diagnosi primitiva e si teme una microfrattura, ma le indagini (radiografia, risonanza magnetica) sembrano escluderla. Dopo altre due settimane di terapie varie la situazione e la seguente: il soggetto non avverte nessun dolore a camminare, a pedalare, a saltellare sul posto (!) e a eseguire qualunque esercizio muscolare senza carico, ma non appena corre il dolore si presenta quasi istantaneamente. Si valuta anche un possibile problema angiologico, ma il test di Ratschow e nettamente negativo; viene eseguita anche un'elettromiografia per escludere una sindrome compartimentale. Alla palpazione non avverte nessun dolore. A questo punto sospende le uscite in mountain bike e decide per il riposo assoluto (senza bicicletta e senza massoterapia): grazie anche a una terapia innovativa basata su autoinfiltrazioni, dopo dieci giorni riprende normalmente a correre. Quali insegnamenti trarre da questi casi? Vediamoli in dettaglio. Il carico - Tutti gli atleti (tranne 2, ma si tratta anche qui di un carico eccezionale!) hanno avuto l'infortunio dopo aver stabilito i loro record assoluti o per lo meno stagionali o comunque dopo un periodo di carico notevole. A seconda dei casi si puo parlare di carico quantitativo o di carico qualitativo. L'eta - Tutti i soggetti hanno eta compresa fra i 35 e i 45 anni. Forse l'eta conta qualcosa, ma occorrono altri riscontri. Gli esami - I falsi negativi (cioe esami negativi, ma patologia reale) possono essere dovuti a diverse cause: errato tempo dell'esame (per esempio nelle fratture da stress un esame prematuro spesso non "vede" nulla) errata strumentazione (soprattutto in campo ecografico) scarsa esperienza sportiva dell'esaminatore (un esame deve essere letto "bene"). Purtroppo pero nella sindrome invisibile da carico l'esame risulta negativo anche se svolto a tempo, con strumentazione e operatore eccellenti. Le cause - In molti casi su cinque e presente un edema, anche se di modesta entita, una volta guarita la patologia d'innesco. Le cause possono essere solo ipotizzate e citate come spunto per chi volesse studiare la sindrome in dettaglio. * alterazione del microcircolo (in questo caso la causa sarebbe vascolare). L'organismo reagisce cercando di ripristinare (anche con vie alternative) la situazione ottimale. Ovvio che un'attivita anche blanda ritarda indefinitamente la riparazione. * stress reaction a livello tendineo, muscolare, osseo o cartilagineo. Una reazione da stress produce danni talmente minimi che sfuggono a qualsiasi esame, ma se il danno e collegabile alla zona d'azione di una terminazione nervosa, la dolorabilita impedira il gesto atletico. Basta un microematoma che non si riassorbe per giustificare il dolore. Anche in questo caso una qualunque attivita allunga i tempi di ripresa all'infinito. * reazione autoimmune. E l'ipotesi piu fantasiosa, ma non infondata. In seguito a carichi di lavoro che l'organismo giudica esagerati si ha una reazione di rigetto al carico. Le terapie - In assenza di riscontri (esami negativi), le terapie tradizionalmente fisioterapiche non hanno mostrato nessuna utilita, anzi alcune come i massaggi possono aver aggravato o congelato la situazione (sono sempre un trauma). In alcuni casi sono state proposte cure assolutamente inadeguate. Molti fisioterapisti parlano ancora di laser e basta, non sapendo che un laser a infrarossi per certe patologie e solo acqua fresca (e soldi buttati…). Anche strumenti validi non e detto che funzionino perche occorrerebbe un'applicazione massiccia e continua. L'esempio piu classico: con un interessante strumento a radiofrequenza e possibile ottenere il rimarginamento di una frattura in sette mesi quando con il solo riposo ci vuole un anno. Peccato che ottenere il risultato il soggetto ha applicato la strumentazione per cinque ore al giorno! Ovvio che se andate dal fisioterapista che vi fa dieci applicazioni di 20' in tre settimane i risultati sono nulli. L'intervento di un serio professionista che possa procedere anche per esclusione e l'unica garanzia di risolvere il problema nel minor tempo possibile. Gli sport alternativi - Anche in questo caso ci sono piu controindicazioni che indicazioni. Nel runner allenato fare 30' di bicicletta o nuotare per qualche vasca non e di molta utilita: per avere uno stimolo allenante occorre impegnarsi a tal punto che comunque si stressano le parti soggette a problemi. Il riposo - Si e rivelato in tutti i casi l'arma vincente. In particolare non si deve: * commettere l'errore di riprendere a correre nel momento in cui si sente ancora un dolore che vada oltre la soglia del fastidio. * utilizzare strumenti alternativi di allenamento (bicicletta, pesi ecc.) che comunque provochino uno stress alle parti interessate; * evitare anche interventi fisioterapici (come i massaggi o l'elettrostimolazione) che contribuiscano a stressare la parte dolente. Il riposo dalla corsa deve essere assoluto: correre su questo tipo di patologie equivale a raddoppiare o triplicare i tempi di guarigione. Abbiamo gia parlato della sindrome invisibile da carico. Continuando il discorso sugli infortuni che evidenziano poco o nulla ai normali controlli (radiografia, ecografia, risonanza ecc.), e da tenere in considerazione l'intervento di un fattore nervoso. Tradizionalmente lo sportivo pensa a una patologia come muscolare, ossea o tendinea, mentre in realta si dovrebbe considerare anche l'aspetto nervoso, cosa che di solito si fa solo con la sciatalgia. Il principio delle sindromi neuropatiche e lo stesso: una modesta alterazione anatomica (come una protrusione discale, anche leggera, nella sciatalgia) provoca un dolore decisamente sproporzionato con l'entita di cio che si rintraccia. Il motivo e molto semplice: se il fattore perturbante interessa, direttamente o indirettamente, una terminazione nervosa, si ha un dolore molto vivo anche se il fattore in se e modesto. sindrome neuropaticaPer citare una patologia gia nota, ricordiamo la sindrome da camminamento che colpisce diabetici, alcolisti e soggetti denutriti. Uno sportivo sollecita oltre misura il proprio apparato locomotore e cio simula quello che e una sollecitazione normale in un organismo compromesso (sovraccarico). Alcune delle cause delle sindromi neuropatiche sono certe: * i traumi causati dalle scarpe * i traumi diretti * edemi o ematomi locali La prima causa puo produrre problemi soprattutto al tunnel tarsale o al metatarso; i traumi diretti soprattutto sulle parti ossee, gli edemi e gli ematomi in qualsiasi punto ove per un qualunque motivo (quello piu frequente e una ripresa affrettata) non si ristabiliscano le condizioni di normalita. Altre cause sono meno certe (postumi di interventi chirurgici, cause metaboliche ecc.) e andrebbero indagate caso per caso. La cura nelle sindromi descritte consiste nella rimozione della causa, nel riposo e, nei casi piu lievi, in antinfiammatori e antidolorifici. Nei casi piu gravi un antidolorifico (proprieta spesso presente negli antinfiammatori) puo peggiorare la situazione perche consente il gesto sportivo senza rimozione della causa scatenante la patologia. L'aumento delle visite di prevenzione (i cosiddetti check-up) ha reso estremamente comune la scoperta di soffi cardiaci. Una percentuale elevata di soggetti adulti (sicuramente vicina al 50% di coloro che eseguono controlli periodici) evidenzia un soffio cardiaco temporaneo o permanente durante la propria vita. Nonostante cio, il medico raramente riesce a tranquillizzare il paziente sulla probabile innocuita del fenomeno. Il caso piu comune e un preoccupante "Facciamo un'ecografia per verificare se c'e qualche problema". E ovvio che un tale approccio psicologico e negativo e genera un'inutile apprensione fino al risultato finale dell'ecografia. soffio al cuorePer capire cos'e un soffio cardiaco occorre esaminare il ciclo cardiaco. Il ciclo del cuore puo essere suddiviso in fasi caratterizzate meccanicamente dall'apertura e dalla chiusura di atri (le cavita superiori del cuore), ventricoli (le due cavita inferiori) e valvole. All'inizio della sistole (contrazione) ventricolare, la contrazione dei ventricoli chiude le valvole atrioventricolari (mitrale e tricuspide) e, poiche le valvole polmonare e aortica sono ancora chiuse, il ventricolo e una cavita chiusa. La pressione sale e fa aprire le valvole aortica e polmonare e il sangue fuoriesce. La pressione diminuisce e le valvole aortica e polmonare si richiudono, terminando la sistole (che va dunque dalla chiusura delle valvole mitrale e tricuspide alla chiusura delle valvole aortica e polmonare). Inizia la diastole (rilasciamento) in cui i ventricoli sono chiusi, ma vuoti, con il sangue che fluisce negli atri aumentandovi la pressione finche si aprono le valvole mitrale e tricuspide che fanno affluire il sangue nei ventricoli, flusso aumentato dalla sistole (contrazione) atriale. Il ciclo e cosi completo. In corrispondenza del ciclo cardiaco vengono normalmente percepiti tre toni, prodotti dalla vibrazione delle valvole. Il primo coincide con la chiusura delle valvole mitrale e tricuspide (inizio della sistole), il secondo con la chiusura delle valvole aortica e polmonare (inizio della diastole), il terzo e associato alla fine del riempimento rapido della diastole ventricolare. Quest'ultimo tono e rilevato normalmente nei bambini e nei giovani fino ai 30-40 anni o in donne gravidanza, ma puo essere associato anche a condizioni patologiche (ed e allora chiamato galoppo ventricolare diastolico). Un quarto tono (galoppo atriale) e in genere anomalo. I soffi cardiaci sono suoni estranei di durata maggiore rispetto a un tono fisiologico, prodotti dalle vibrazioni delle pareti ventricolari, delle valvole cardiache o delle pareti vasali. Possono nascere da flussi anomali o semplicemente aumentati. Si differenziano per tempo di comparsa (diastolici, sistolici o continui), frequenza (alti o bassi), intensita (si classificano in sei gradi, da 1 a 6 con il primo grado non sempre udibile e il sesto cosi intenso da essere percepito anche da uno stetoscopio di poco sollevato dal torace), durata, punto di massima intensita (punta, spazi intercostali ecc.), trasmissione (verso il collo, il margine sternale ecc.). Anche la postura, la respirazione, lo sforzo fisico e l'esecuzione di certe manovre (di Valsalva, di Muller) possono rendere percettibili o modificare i soffi cardiaci. Sfortunatamente nessuna delle caratteristiche sopradescritte consente di determinare se un soffio e fisiologico o patologico (rendendo cosi superflue ulteriori indagini). In questa sede ci preme sottolineare soprattutto le condizioni che possono condurre a soffi cardiaci che nulla hanno a che vedere con una patologia cardiaca. Fra tali condizioni da ricordare, citiamo: a) l'aumentata gittata cardiaca (per esempio negli sportivi) b) febbre c) anemia d) gravidanza e inizio del puerperio (soffio mammario) e) ansia f) ipertiroidismo g) costituzione (pectus excavatum, sindrome della schiena dritta) h) fistola arterovenosa periferica i) ronzio venoso (flusso rapido attraverso le vene, frequente in giovani adulti sani e donne in gravidanza) Si deve poi rilevare che la causa di un soffio cardiaco puo essere una situazione cardiaca di per se in genere benigna come il prolasso della mitrale. Da questo breve articolo che insegnamento trarre? Se volete eseguire un check-up cardiaco e inutile sottoporsi a una visita tradizionale dal vostro medico curante, visita che non e in grado nella maggioranza dei casi di distinguere fra situazioni fisiologiche e patologiche; e sicuramente preferibile effettuare direttamente ogni anno un elettrocardiogramma (a riposo e sotto sforzo) e un'ecografia La stanchezza e un sintomo talmente generale che non e ovviamente possibile sviscerare il problema in un articolo limitato. In queste note ci limiteremo a parlare della stanchezza che insorge in un soggetto con le seguenti caratteristiche: * non e reduce da patologie particolarmente importanti ne soffre di patologie croniche o di affezioni stagionali. * non e in particolari condizioni di stress (lavorativo, familiare ecc.) * non segue regimi alimentari particolarmente stressanti Se pratica un'attivita sportiva, * l'allenamento e sufficientemente corretto da evitare problemi di sovrallenamento (vedi Area Rossa/Patologie) In altri termini la persona e apparentemente sana e senza problemi di salute. E la condizione abbastanza tipica di molte persone che conducono una vita sana e nonostante cio entrano in periodi di stanchezza, a volte inspiegabili. Ecco i fattori che conviene monitorare. stanchezzaL'ematocrito - Un'anemia puo essere causa di stanchezza. Avere l'ematocrito a 38 quando normalmente lo si ha a 42 (ricordiamo che 42 e la soglia di normalita per un sedentario, ma uno sportivo puo avere valori anche inferiori senza che vi sia nulla di patologico) provoca, oltre a un netto scadimento delle eventuali prestazioni sportive, anche una sensazione di stanchezza a riposo. La sensazione e amplificata se (come spesso succede negli sportivi) la pressione arteriosa tende a valori bassi (il classico capogiro per un brusco cambio di posizione, da sdraiato a eretto). E importante rilevare che cio che conta non e il valore assoluto dell'ematocrito, ma la sua caduta. La stanchezza insorge quando c'e una differenza negativa con la condizione di normalita. Nulla si puo concludere percio con un solo esame, occorre conoscere il valore normale, magari di quando l'atleta ha ottenuto buoni risultati. Ci sono soggetti che stanno benissimo con 41 di ematocrito (e hanno sempre 41) e altri che a 43 (hanno 46 come valore normale) si sentono stanchi e svuotati. Ecco perche e utile eseguire analisi con una certa regolarita (una volta all'anno e, i primi anni, almeno trimestralmente per capire come variano i propri dati con la stagionalita). Gli ormoni tiroidei - Anche un diminuito funzionamento della tiroide puo produrre stanchezza. Mentre un ipertiroidismo e sempre una condizione patologica, un leggero ipotiroidismo (cioe valori leggermente inferiori alla norma) puo non essere patologico, anche se causa sintomi poco piacevoli come stanchezza e aumento di peso corporeo. L'ipotiroidismo leggero puo dipendere dall'eta o anche da un regime alimentare controllato che porta l'organismo a risparmiare sul metabolismo. Per sapere come funziona la tiroide occorre inserire nelle analisi anche il controllo di FT3, FT4 e TSH. Anche in questo caso e utile avere un riscontro con una situazione di normalita precedente. Gli altri ormoni - Valori fuori norma di testosterone, DHEA, cortisolo, ormoni femminili ecc. possono giustificare la stanchezza. Poiche le possibilita sono molte, e opportuno affidarsi a un endocrinologo per avere indicazioni piu precise. Il magnesio - Una carenza di magnesio e spesso associata a irritabilita, dolori muscolari, prestazioni ridotte ecc. Basta un semplice esame del sangue per rivelarla ed e dunque facilmente risolvibile. L'errore da non fare e, in presenza di stanchezza, assumere comunque magnesio senza averne accertata la carenza. "Tallone" e un termine del linguaggio comune che non indica un'unita anatomicamente semplice. Parlare di tallonite e come parlare di "testite" nel caso di dolori al capo. Non ha percio senso "curare una tallonite". Occorre capire qual e la causa del dolore e intervenire di conseguenza. Si puo trattare di borsite, di tendinopatia inserzionale, di fascite plantare, di frattura da stress. Proporre soluzioni (sicuramente un atteggiamento poco professionale) senza conoscere la causa puo avere effetti decisamente negativi. Infatti le varie patologie possono avere cure completamente diverse. Se il litotritore puo essere indicato in una tendinopatia con calcificazione, sicuramente e deleterio in una frattura da stress! Da un punto di vista pratico un dolore al tallone puo essere gestito con un periodo di stop di 15 giorni, monitorando la situazione dopo 5-7 giorni. Nei casi migliori la situazione e evoluta spontaneamente verso la guarigione dopo la prima settimana. Nel caso di permanenza del problema dopo 15 giorni, e opportuno rivolgersi allo specialista ortopedico che in base alla diagnosi affrontera il problema a dovere. Ogni terapia di contenimento rischia di aggravare il problema. Gli antinfiammatori e gli antidolorifici sono controindicati (possono essere usati, ma a riposo) perche sopprimendo il dolore, consentono un carico che non e detto che la struttura possa reggere (pensiamo a una frattura da stress). Cercare di correre ugualmente con talloniere (al silicone) o con fasciature di scarico spesso si risolve in un disastro perche il potere scaricante e comunque minimo in condizioni di impegno sportivo intenso. Con un plantare fatto ad hoc le cose potrebbero migliorare, ma prima occorre riportare il tallone in condizione di normalita e per farlo serve il riposo e la comprensione della causa scatenante il problema. Questo articolo e generale, ma e stato scritto pensando soprattutto a quella che e la tendinite piu comune del runner: quella al tendine d'Achille. Infatti per tendiniti in altre sedi di solito il paziente ricorre se non al medico, almeno al fisioterapista. E invece incredibile come per le patologie riguardanti il tendine d'Achille sia comune un atteggiamento "fai da te", come se fosse inevitabile soffrirne e inutile intervenire, visto che "tutti quelli che corrono ne soffrono". Le patologie del tendine sono di diversa natura ed e opportuna una diagnosi corretta per poter intervenire adeguatamente. Si parla di peritendiniti quando e interessata solo la guaina del tendine, di tendiniti quando si e di fronte a una patologia che interessa il tendine in toto, ma e di natura acuta e di tendinosi quando la patologia e ormai cronica. Contrariamente alla credenza comune, le patologie in -osi sono piu gravi di quelle in -ite (l'artrosi e piu grave dell'artrite), perche le prime sono associate a uno stato ormai cronico e degenerato della struttura (irreversibile), mentre le seconde sono, almeno in teoria, reversibili. L'esame chiave per le patologie del tendine e l'ecografia che oltre a rilevare lo stato del tendine puo evidenziare anche calcificazioni. Un metodo alternativo di valutazione delle patologie tendinee utilizza il livello di gravita della patologia stessa. Occorre molta attenzione nell'usarlo perche certi tendini (come il rotuleo) possono dare sintomatologia modesta che induce a trascurare il problema con conseguente cronicizzazione della patologia. tendiniteLivello 0 - La patologia consente di correre normalmente, si manifesta al termine dell'allenamento, ma in genere scompare entro l'allenamento successivo. Terapie preferite in questa fase sono il ghiaccio (fondamentale e utilissimo), le pomate (la cui utilita e del tutto da provare e sono uno dei casi classici in cui anche la medicina tradizionale propone farmaci che non soddisfano la legge di guarigione totale), i cerotti antinfiammatori. Livello 1 - Come il livello 0, ma e necessario l'uso di antinfiammatori sistemici (per bocca) per risolvere la patologia entro l'allenamento successivo. Poiche l'impiego degli antinfiammatori non puo essere prolungato all'infinito e necessario considerare il livello 1 come stato provvisorio che necessariamente evolve verso il basso (guarigione) o verso l'alto verso livelli piu critici. Livello 2 - La patologia non scompare entro l'allenamento successivo. E necessario intervenire con riposo e/o terapie fisioterapiche. Si legga Il fisioterapista per comprendere come idromassaggi, ultrasuoni, laser a infrarossi, ionoforesi ecc. spesso sono palliativi che sfruttano l'effetto tempo per arrivare alla guarigione. Con il solo riposo si va da un minimo di 7 gg. per le peritendiniti leggere (normalmente 15 gg.) fino a quattro-sei mesi per le tendiniti reversibili piu gravi. E possibili utilizzare terapie piu sofisticate (laser neodimio-Yag, tecarterapia, litotritore ecc.) che possono ridurre i tempi, ma di solito non fanno miracoli (una buona terapia puo ridurre i tempi della meta). A livello 2 gli errori tipici da non fare sono: a) non eseguire accertamenti (ecografia) b) non rivolgersi a un ortopedico sportivo. L'intervento di un medico, oltre a definire esattamente i contorni della patologia, in alcuni casi risolve il problema con mesoterapia, infiltrazioni o autoinfiltrazioni (sangue del paziente infiltrato nella zona malata con cellule staminali che possono accelerare il ripristino tendineo). L'uso di cortisonici deve comunque essere considerato come del tutto occasionale in quanto i danni ai tessuti da impiego ripetuto sono ormai evidenti a tutti. Livello 3 - Il piu grave che richiede l'intervento chirurgico. Un ultimo consiglio: una volta individuato il livello, agite di conseguenza: e inutile sperare nei miracoli. L'elasticita e la capacita di muovere i muscoli e le articolazioni secondo la massima ampiezza possibile senza che si verifichino traumi. RImandiamo al capitolo 30 dell'Area Rossa per la teoria. In questo articolo vogliamo considerare gli aspetti pratici del concetto. elasticitaPer un runner l'elasticita e spesso un parametro immodificabile, frutto si delle caratteristiche fisiche, ma anche degli sport praticati da adolescente o comunque in giovane eta. Ne ha molto senso orientare atleti di quaranta o piu anni verso esercizi che possano (solo teoricamente) aumentare l'elasticita muscolare o migliorare lo stile di corsa. E forse piu produttivo sapere gestire correttamente il proprio patrimonio elastico per ottenere comunque il massimo dal proprio fisico. Esiste un facile test (di Bosco) con cui e possibile dimensionare l'elasticita del soggetto. L'atleta deve porsi in piedi, con le mani ai fianchi, le gambe unite e piegate in modo che la parte superiore della gamba formi con quella inferiore un angolo di 90°. Il busto e leggermente piegato in avanti, parallelo alla parte inferiore della gamba, i piedi sono uniti, appoggiati bene a terra con le punte in avanti. Senza (ripeto senza) contromovimento verso il basso, si salta verso l'alto, sempre tenendo le mani ai fianchi, con le gambe e i piedi completamente estesi. La distanza fra il suolo e la punta dei piedi estesi fornisce l'elasticita del soggetto. In saltatori in alto, giocatori di basket, di pallavolo ecc. si puo arrivare a superare i 50 cm per gli uomini e i 40 cm per le donne; per un runner, soprattutto se e avanti nell'eta e non ha mai praticato sport elastici, e gia un miracolo arrivare a un valore che e considerato sufficiente per le categorie sopradescritte (32 e 25 cm rispettivamente). Il test vale ovviamente se l'atleta non e sovrappeso; per runner anche di poco sovrappeso occorrerebbe (cosa non facile) tarare i dati con il peso del soggetto: un risultato di 25 cm per un atleta con dieci kg di sovrappeso puo tranquillamente valere un risultato di 35 cm per un atleta con massa grassa attorno al 10%. Per dare un'idea, un mezzofondista prolungato (5-10000 m) ha un indice di elasticita che e il 60% di quello di un saltatore, mentre un maratoneta arriva al 50%. L'elasticita e un pregio - Se l'atleta ha un sufficiente rapporto fra forza ed elasticita, la corsa non risente troppo di un'elasticita alta; la sua corsa non e cioe verso l'alto. In questo caso l'elasticita e un pregio soprattutto su terreni che non ritornano nulla, per esempio sterrati, o sulle salite. L'elasticita e un difetto - Se invece l'atleta ha una forza muscolare insufficiente, la corsa diventa troppo elastica, la fase di volo e troppo lunga e l'elasticita diventa un handicap, soprattutto su quei terreni (come la pista o l'asfalto) dove la corsa troppo aerea si traduce in un'effettiva lentezza. Lo stretching e sicuramente una disciplina difficile: sono state scritte decine di libri e ancora non e stata detta la parola fine. Recentemente si sta anche diffondendo una macchina da palestra per l'esecuzione di tutti gli esercizi di stretching. Il grosso problema (che anche il semplice uso della macchina senza un valido istruttore non risolve) e l'esecuzione degli esercizi. I libri infatti possono avere delle illustrazioni o dei commenti testuali del tipo "la posizione di allungamento va raggiunta lentamente e mantenuta fino a quando si ha la sensazione che il muscolo regga bene la tensione raggiunta" (la frase che uso nel mio libro); le videocassette possono mostrare pure dei filmati. Nonostante cio, continuo a vedere persone che eseguono lo stretching male (molti lo eseguono anche al momento sbagliato e con tempi errati): gli errori sono talmente tanti che non e facile correggerli con poche indicazioni.
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