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IL NUOVO TESTAMENTO - LUCA

IL VANGELO SECONDO LUCA

Luca - Capitolo 1
Prologo
[1]Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti
successi tra di noi, [2]come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono
testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, [3]così ho
deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi
e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teòfilo, [4]perché ti
possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
I. NASCITA E VITA NASCOSTA DI GIOVANNI BATTISTA E DI GESU'
Annunzio della nascita di Giovanni Battista
[5]Al tempo di Erode, re della Giudea, c'era un sacerdote chiamato Zaccaria,
della classe di Abìa, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata
Elisabetta. [6]Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte
le leggi e le prescrizioni del Signore. [7]Ma non avevano figli, perché
Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
[8]Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe,
[9]secondo l'usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare
nel tempio per fare l'offerta dell'incenso. [10]Tutta l'assemblea del popolo
pregava fuori nell'ora dell'incenso. [11]Allora gli apparve un angelo del
Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. [12]Quando lo vide,
Zaccaria si turbò e fu preso da timore. [13]Ma l'angelo gli disse: «Non
temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta
ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. [14]Avrai gioia ed esultanza e
molti si rallegreranno della sua nascita, [15]poiché egli sarà grande
davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di
Spirito Santo fin dal seno di sua madre [16]e ricondurrà molti figli
d'Israele al Signore loro Dio. [17]Gli camminerà innanzi con lo spirito e la
forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli
alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».
[18]Zaccaria disse all'angelo: «Come posso conoscere questo? Io sono vecchio
e mia moglie è avanzata negli anni». [19]L'angelo gli rispose: «Io sono
Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti questo
lieto annunzio. [20]Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno
in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le
quali si adempiranno a loro tempo».

[21]Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il
suo indugiare nel tempio. [22]Quando poi uscì e non poteva parlare loro,
capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e
restava muto.

[23]Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. [24]Dopo quei giorni
Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e
diceva: [25]«Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si
è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini».

L'annunciazione
[26]Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della
Galilea, chiamata Nazaret, [27]a una vergine, promessa sposa di un uomo
della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
[28]Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con
te». [29]A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse
un tale saluto. [30]L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai
trovato grazia presso Dio. [31]Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce
e lo chiamerai Gesù. [32]Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il
Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre [33]e regnerà per sempre
sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
[34]Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo».
[35]Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà
la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo
e chiamato Figlio di Dio. [36]Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua
vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che
tutti dicevano sterile: [37]nulla è impossibile a Dio». [38]Allora Maria
disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai
detto». E l'angelo partì da lei.

La visitazione
[39]In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in
fretta una città di Giuda. [40]Entrata nella casa di Zaccaria, salutò
Elisabetta. [41]Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino
le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo [42]ed esclamò
a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo
grembo! [43]A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? [44]Ecco,
appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha
esultato di gioia nel mio grembo. [45]E beata colei che ha creduto
nell'adempimento delle parole del Signore».
Il Magnificat
[46]Allora Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore
[47]e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
[48]perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
[49]Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
[50]di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
[51]Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
[52]ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
[53]ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
[54]Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
[55]come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza,
per sempre».

[56]Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Nascita di Giovanni Battista e visita dei vicini
[57]Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un
figlio. [58]I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in
lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei.
Circoncisione di Giovanni Battista
[59]All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano
chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. [60]Ma sua madre intervenne: «No,
si chiamerà Giovanni». [61]Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela
che si chiami con questo nome». [62]Allora domandavano con cenni a suo padre
come voleva che si chiamasse. [63]Egli chiese una tavoletta, e scrisse:
«Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. [64]In quel medesimo
istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava
benedicendo Dio. [65]Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta
la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose.
[66]Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: «Che sarà mai questo
bambino?» si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui.
Il Benedictus
[67]Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo, e profetò dicendo:
[68]«Benedetto il Signore Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
[69]e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
[70]come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
[71]salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
[72]Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
[73]del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
[74]di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, [75]in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
[76]E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
[77]per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
[78]grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge
[79]per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra della morte
e dirigere i nostri passi sulla via della pace».

Vita nascosta di Giovanni Battista
[80]Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni
deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.
Luca - Capitolo 2

Nascita di Gesù e visita dei pastori
[1]In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il
censimento di tutta la terra. [2]Questo primo censimento fu fatto quando era
governatore della Siria Quirinio. [3]Andavano tutti a farsi registrare,
ciascuno nella sua città. [4]Anche Giuseppe, che era della casa e della
famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea
alla città di Davide, chiamata Betlemme, [5]per farsi registrare insieme con
Maria sua sposa, che era incinta. [6]Ora, mentre si trovavano in quel luogo,
si compirono per lei i giorni del parto. [7]Diede alla luce il suo figlio
primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non
c'era posto per loro nell'albergo.
[8]C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo
la guardia al loro gregge. [9]Un angelo del Signore si presentò davanti a
loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande
spavento, [10]ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una
grande gioia, che sarà di tutto il popolo: [11]oggi vi è nato nella città di
Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. [12]Questo per voi il segno:
troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». [13]E
subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava
Dio e diceva:

[14]«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama».

[15]Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori
dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che
il Signore ci ha fatto conoscere». [16]Andarono dunque senz'indugio e
trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. [17]E
dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
[18]Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori
dicevano. [19]Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel
suo cuore.

[20]I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto
quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.

Circoncisione di Gesù
[21]Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione,
gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere
concepito nel grembo della madre.
Presentazione di Gesù al tempio
[22]Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè,
portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, [23]come è
scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al
Signore; [24]e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani
colombi, come prescrive la Legge del Signore.
[25]Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato
di Dio, che aspettava il conforto d'Israele; [26]lo Spirito Santo che era
sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza
prima aver veduto il Messia del Signore. [27]Mosso dunque dallo Spirito, si
recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per
adempiere la Legge, [28]lo prese tra le braccia e benedisse Dio:

Il Nunc dimittis
[29]«Ora lascia, o Signore, che il tuo servo
vada in pace secondo la tua parola;
[30]perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
[31]preparata da te davanti a tutti i popoli,
[32]luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele».
Profezia di Simeone
[33]Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di
lui. [34]Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la
rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione
[35]perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada
trafiggerà l'anima».
Profezia di Anna
[36]C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di
Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal
tempo in cui era ragazza, [37]era poi rimasta vedova e ora aveva
ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e
giorno con digiuni e preghiere. [38]Sopraggiunta in quel momento, si mise
anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la
redenzione di Gerusalemme.
Vita nascosta di Gesù a Nazaret
[39]Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero
ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret. [40]Il bambino cresceva e si
fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui.
Gesù tra i dottori
[41]I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di
Pasqua. [42]Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo
l'usanza; [43]ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via
del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se
ne accorgessero. [44]Credendolo nella carovana, fecero una giornata di
viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; [45]non
avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. [46]Dopo tre
giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li
ascoltava e li interrogava. [47]E tutti quelli che l'udivano erano pieni di
stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. [48]Al vederlo restarono
stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo
padre e io, angosciati, ti cercavamo». [49]Ed egli rispose: «Perché mi
cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».
[50]Ma essi non compresero le sue parole.
Ancora la vita nascosta a Nazaret
[51]Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua
madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. [52]E Gesù cresceva in
sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
Luca - Capitolo 3

II. PREPARAZIONE DEL MINISTERO DI GESU'
Predicazione di Giovanni Battista
[1]Nell'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio
Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e
Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturèa e della Traconìtide, e Lisània
tetrarca dell'Abilène, [2]sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di
Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. [3]Ed egli percorse
tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il
perdono dei peccati, [4]com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta
Isaia:
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
[5]Ogni burrone sia riempito,
ogni monte e ogni colle sia abbassato;
i passi tortuosi siano diritti;
i luoghi impervi spianati.
[6]Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

[7]Diceva dunque alle folle che andavano a farsi battezzare da lui: «Razza
di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire all'ira imminente? [8]Fate dunque
opere degne della conversione e non cominciate a dire in voi stessi: Abbiamo
Abramo per padre! Perché io vi dico che Dio può far nascere figli ad Abramo
anche da queste pietre. [9]Anzi, la scure è gia posta alla radice degli
alberi; ogni albero che non porta buon frutto, sarà tagliato e buttato nel
fuoco».

[10]Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?». [11]Rispondeva:
«Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare,
faccia altrettanto». [12]Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e
gli chiesero: «Maestro, che dobbiamo fare?». [13]Ed egli disse loro: «Non
esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». [14]Lo interrogavano
anche alcuni soldati: «E noi che dobbiamo fare?». Rispose: «Non maltrattate
e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe».
[15]Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro,
riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, [16]Giovanni rispose a
tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di
me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali:
costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. [17]Egli ha in mano il
ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel
granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile».

[18]Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella.

Giovanni Battista in prigione
[19]Ma il tetrarca Erode, biasimato da lui a causa di Erodìade, moglie di
suo fratello, e per tutte le scelleratezze che aveva commesso, [20]aggiunse
alle altre anche questa: fece rinchiudere Giovanni in prigione.
Battesimo di Gesù
[21]Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui
il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì [22]e scese su di lui lo
Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal
cielo: «Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto».
Genealogia di Gesù
[23]Gesù quando incominciò il suo ministero aveva circa trent'anni ed era
figlio, come si credeva, di Giuseppe, figlio di Eli, [24]figlio di Mattàt,
figlio di Levi, figlio di Melchi, figlio di Innài, figlio di Giuseppe,
[25]figlio di Mattatìa, figlio di Amos, figlio di Naum, figlio di Esli,
figlio di Naggài, [26]figlio di Maat, figlio di Mattatìa, figlio di Semèin,
figlio di Iosek, figlio di Ioda, [27]figlio di Ioanan, figlio di Resa,
figlio di Zorobabèle, figlio di Salatiel, figlio di Neri, [28]figlio di
Melchi, figlio di Addi, figlio di Cosam, figlio di Elmadàm, figlio di Er,
[29]figlio di Gesù, figlio di Elièzer, figlio di Iorim, figlio di Mattàt,
figlio di Levi, [30]figlio di Simeone, figlio di Giuda, figlio di Giuseppe,
figlio di Ionam, figlio di Eliacim, [31]figlio di Melèa, figlio di Menna,
figlio di Mattatà, figlio di Natàm, figlio di Davide, [32]figlio di Iesse,
figlio di Obed, figlio di Booz, figlio di Sala, figlio di Naàsson,
[33]figlio di Aminadàb, figlio di Admin, figlio di Arni, figlio di Esrom,
figlio di Fares, figlio di Giuda, [34]figlio di Giacobbe, figlio di Isacco,
figlio di Abramo, figlio di Tare, figlio di Nacor, [35]figlio di Seruk,
figlio di Ragau, figlio di Falek, figlio di Eber, figlio di Sala, [36]figlio
di Cainam, figlio di Arfàcsad, figlio di Sem, figlio di Noè, figlio di
Lamech, [37]figlio di Matusalemme, figlio di Enoch, figlio di Iaret, figlio
di Malleèl, figlio di Cainam, [38]figlio di Enos, figlio di Set, figlio di
Adamo, figlio di Dio.
Luca - Capitolo 4

Tentazione nel deserto
[1]Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto
dallo Spirito nel deserto [2]dove, per quaranta giorni, fu tentato dal
diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe
fame. [3]Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa
pietra che diventi pane». [4]Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo
pane vivrà l'uomo». [5]Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un
istante tutti i regni della terra, gli disse: [6]«Ti darò tutta questa
potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e
io la do a chi voglio. [7]Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo».
[8]Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai,
lui solo adorerai». [9]Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del
tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù; [10]sta scritto
infatti:
Ai suoi angeli darà ordine per te,
perché essi ti custodiscano;

[11]e anche:

essi ti sosterranno con le mani,
perché il tuo piede non inciampi in una pietra».

[12]Gesù gli rispose: «E' stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo».
[13]Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da
lui per ritornare al tempo fissato.

III. MINISTERO DI GESU' IN GALILEA
Gesù inaugura la predicazione
[14]Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama
si diffuse in tutta la regione. [15]Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti
ne facevano grandi lodi.
Gesù a Nazaret
[16]Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo
solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. [17]Gli fu dato il
rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:
[18]Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto
messaggio,
per proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
per rimettere in libertà gli oppressi,
[19]e predicare un anno di grazia del Signore.

[20]Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi
di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. [21]Allora cominciò a
dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri
orecchi». [22]Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle
parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio
di Giuseppe?». [23]Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio:
Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fàllo
anche qui, nella tua patria!». [24]Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene
accetto in patria. [25]Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al
tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una
grande carestia in tutto il paese; [26]ma a nessuna di esse fu mandato Elia,
se non a una vedova in Sarepta di Sidone. [27]C'erano molti lebbrosi in
Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non
Naaman, il Siro».

[28]All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno;
[29]si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul
ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal
precipizio. [30]Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.

Gesù insegna a Cafarnao e guarisce un indemoniato
[31]Poi discese a Cafarnao, una città della Galilea, e al sabato ammaestrava
la gente. [32]Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con
autorità. [33]Nella sinagoga c'era un uomo con un demonio immondo e cominciò
a gridare forte: [34]«Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno?
Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!». [35]Gesù gli
intimò: «Taci, esci da costui!». Eil demonio, gettatolo a terra in mezzo
alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male. [36]Tutti furono presi da
paura e si dicevano l'un l'altro: «Che parola è mai questa, che comanda con
autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?». [37]E si
diffondeva la fama di lui in tutta la regione.
Guarigione della suocera di Simone
[38]Uscito dalla sinagoga entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone
era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. [39]Chinatosi su di
lei, intimò alla febbre, e la febbre la lasciò. Levatasi all'istante, la
donna cominciò a servirli.
Molte guarigioni
[40]Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di
ogni genere li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li
guariva. [41]Da molti uscivano demòni gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!».
Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era il
Cristo.
Gesù abbandona in segreto Cafarnao e percorre la Giudea
[42]Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo
cercavano, lo raggiunsero e volevano trattenerlo perché non se ne andasse
via da loro. [43]Egli però disse: «Bisogna che io annunzi il regno di Dio
anche alle altre città; per questo sono stato mandato». [44]E andava
predicando nelle sinagoghe della Giudea.
Luca - Capitolo 5

Chiamata dei primi quattro discepoli
[1]Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret
[2]e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide
due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le
reti. [3]Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un
poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.
[4]Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate
le reti per la pesca». [5]Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta
la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti».
[6]E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si
rompevano. [7]Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che
venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al
punto che quasi affondavano. [8]Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle
ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un
peccatore». [9]Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che
erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; [10]così pure Giacomo
e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone:
«Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini». [11]Tirate le barche a
terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Guarigione di un lebbroso
[12]Un giorno Gesù si trovava in una città e un uomo coperto di lebbra lo
vide e gli si gettò ai piedi pregandolo: «Signore, se vuoi, puoi sanarmi».
[13]Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii risanato!». E
subito la lebbra scomparve da lui. [14]Gli ingiunse di non dirlo a nessuno:
«Và, mostrati al sacerdote e fà l'offerta per la tua purificazione, come ha
ordinato Mosè, perché serva di testimonianza per essi». [15]La sua fama si
diffondeva ancor più; folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire
dalle loro infermità. [16]Ma Gesù si ritirava in luoghi solitari a pregare.
Guarigione di un paralitico
[17]Un giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori della
legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da
Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. [18]Ed
ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di
farlo passare e metterlo davanti a lui. [19]Non trovando da qual parte
introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso
le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della stanza.
[20]Veduta la loro fede, disse: «Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi».
[21]Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: «Chi è costui
che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?».
[22]Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Che cosa andate
ragionando nei vostri cuori? [23]Che cosa è più facile, dire: Ti sono
rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina? [24]Ora, perché sappiate
che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io
ti dico - esclamò rivolto al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e
và a casa tua». [25]Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio
su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio. [26]Tutti
rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi
abbiamo visto cose prodigiose».
Chiamata di Levi
[27]Dopo ciò egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco
delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». [28]Egli, lasciando tutto, si alzò e
lo seguì.
Pasto con i peccatori presso Levi
[29]Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla
di pubblicani e d'altra gente seduta con loro a tavola. [30]I farisei e i
loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangiate e
bevete con i pubblicani e i peccatori?». [31]Gesù rispose: «Non sono i sani
che hanno bisogno del medico, ma i malati; [32]io non sono venuto a chiamare
i giusti, ma i peccatori a convertirsi».
Discussione sul digiuno
[33]Allora gli dissero: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno
orazioni; così pure i discepoli dei farisei; invece i tuoi mangiano e
bevono!». [34]Gesù rispose: «Potete far digiunare gli invitati a nozze,
mentre lo sposo è con loro? [35]Verranno però i giorni in cui lo sposo sarà
strappato da loro; allora, in quei giorni, digiuneranno». [36]Diceva loro
anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per
attaccarlo a un vestito vecchio; altrimenti egli strappa il nuovo, e la
toppa presa dal nuovo non si adatta al vecchio. [37]E nessuno mette vino
nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli otri, si versa
fuori e gli otri vanno perduti. [38]Il vino nuovo bisogna metterlo in otri
nuovi. [39]Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché
dice: Il vecchio è buono!».
Luca - Capitolo 6

Le spighe strappate
[1]Un giorno di sabato passava attraverso campi di grano e i suoi discepoli
coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. [2]Alcuni
farisei dissero: «Perché fate ciò che non è permesso di sabato?». [3]Gesù
rispose: «Allora non avete mai letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame
lui e i suoi compagni? [4]Come entrò nella casa di Dio, prese i pani
dell'offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non fosse
lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». [5]E diceva loro: «Il Figlio
dell'uomo è signore del sabato».
Guarigione di un uomo dalla mano inaridita
[6]Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. Ora
c'era là un uomo, che aveva la mano destra inaridita. [7]Gli scribi e i
farisei lo osservavano per vedere se lo guariva di sabato, allo scopo di
trovare un capo di accusa contro di lui. [8]Ma Gesù era a conoscenza dei
loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Alzati e
mettiti nel mezzo!». L'uomo, alzatosi, si mise nel punto indicato. [9]Poi
Gesù disse loro: «Domando a voi: E' lecito in giorno di sabato fare del bene
o fare del male, salvare una vita o perderla?». [10]E volgendo tutt'intorno
lo sguardo su di loro, disse all'uomo: «Stendi la mano!». Egli lo fece e la
mano guarì. [11]Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra di loro su
quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
La scelta dei Dodici
[12]In quei giorni Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte
in orazione. [13]Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse
dodici, ai quali diede il nome di apostoli: [14]Simone, che chiamò anche
Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo,
[15]Matteo, Tommaso, Giacomo d'Alfeo, Simone soprannominato Zelota,
[16]Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu il traditore.
Le folle al seguito di Gesù
[17]Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di
suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da
Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, [18]che erano venuti per
ascoltarlo ed esser guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano
tormentati da spiriti immondi, venivano guariti. [19]Tutta la folla cercava
di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti.
Discorso inaugurale. Le Beatitudini
[20]Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva:
«Beati voi poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
[21]Beati voi che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi che ora piangete,
perché riderete.
[22]Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando
e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del
Figlio dell'uomo. [23]Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco,
la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i
loro padri con i profeti.

Le maledizioni
[24]Ma guai a voi, ricchi,
perché avete gia la vostra consolazione.
[25]Guai a voi che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi che ora ridete,
perché sarete afflitti e piangerete.
[26]Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.
L'amore dei nemici
[27]Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a
coloro che vi odiano, [28]benedite coloro che vi maledicono, pregate per
coloro che vi maltrattano. [29]A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche
l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. [30]Dà a
chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. [31]Ciò che
volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. [32]Se amate
quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo
stesso. [33]E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne
avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. [34]E se prestate a coloro da cui
sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti
ai peccatori per riceverne altrettanto. [35]Amate invece i vostri nemici,
fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà
grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo verso
gl'ingrati e i malvagi.
Misericordia e beneficienza
[36]Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. [37]Non
giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati;
perdonate e vi sarà perdonato; [38]date e vi sarà dato; una buona misura,
pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la
misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Condizioni dello zelo
[39]Disse loro anche una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro
cieco? Non cadranno tutt'e due in una buca? [40]Il discepolo non è da più
del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo maestro. [41]Perché
guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi
della trave che è nel tuo? [42]Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che
tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel
tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci
bene nel togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.
[43]Non c'è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che
faccia frutti buoni. [44]Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto:
non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo.
[45]L'uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l'uomo
cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla
dalla pienezza del cuore.

Necessità della pratica
[46]Perché mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico?
[47]Chi viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi
mostrerò a chi è simile: [48]è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha
scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia. Venuta la
piena, il fiume irruppe contro quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché
era costruita bene. [49]Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile
a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume
la investì e subito crollò; e la rovina di quella casa fu grande».
Luca - Capitolo 7

Guarigione del servo di un centurione
[1]Quando ebbe terminato di rivolgere tutte queste parole al popolo che
stava in ascolto, entrò in Cafarnao. [2]Il servo di un centurione era
ammalato e stava per morire. Il centurione l'aveva molto caro. [3]Perciò,
avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo
di venire e di salvare il suo servo. [4]Costoro giunti da Gesù lo pregavano
con insistenza: «Egli merita che tu gli faccia questa grazia, dicevano,
[5]perché ama il nostro popolo, ed è stato lui a costruirci la sinagoga».
[6]Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa
quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non stare a
disturbarti, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; [7]per questo
non mi sono neanche ritenuto degno di venire da te, ma comanda con una
parola e il mio servo sarà guarito. [8]Anch'io infatti sono uomo sottoposto
a un'autorità, e ho sotto di me dei soldati; e dico all'uno: Và ed egli va,
e a un altro: Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fà questo, ed egli lo
fa». [9]All'udire questo Gesù restò ammirato e rivolgendosi alla folla che
lo seguiva disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede
così grande!». [10]E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il
servo guarito.
Risurrezione del figlio della vedova di Nain
[11]In seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con
lui i discepoli e grande folla. [12]Quando fu vicino alla porta della città,
ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova;
e molta gente della città era con lei. [13]Vedendola, il Signore ne ebbe
compassione e le disse: «Non piangere!». [14]E accostatosi toccò la bara,
mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te,
alzati!». [15]Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo
diede alla madre. [16]Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio
dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo
popolo». [17]La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per
tutta la regione.
Domanda di Giovanni Battista e testimonianza che gli rende Gesù
[18]Anche Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutti questi
avvenimenti. Giovanni chiamò due di essi [19]e li mandò a dire al Signore:
«Sei tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro?». [20]Venuti da lui,
quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per
domandarti: Sei tu colui che viene o dobbiamo aspettare un altro?». [21]In
quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti
cattivi e donò la vista a molti ciechi. [22]Poi diede loro questa risposta:
«Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi
riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i
sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella.
[23]E beato è chiunque non sarà scandalizzato di me!».
[24]Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù cominciò a dire alla
folla riguardo a Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una
canna agitata dal vento? [25]E allora, che cosa siete andati a vedere? Un
uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano vesti sontuose e vivono
nella lussuria stanno nei palazzi dei re. [26]Allora, che cosa siete andati
a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e più che un profeta. [27]Egli è colui
del quale sta scritto:

Ecco io mando davanti a te il mio messaggero,
egli preparerà la via davanti a te.

[28]Io vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni,
e il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. [29]Tutto il popolo
che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia
di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni. [30]Ma i farisei e i dottori
della legge non facendosi battezzare da lui hanno reso vano per loro il
disegno di Dio.

Giudizio di Gesù sulla sua generazione
[31]A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono
simili? [32]Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni
agli altri:
Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato;
vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!

[33]E' venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve
vino, e voi dite: Ha un demonio. [34]E' venuto il Figlio dell'uomo che
mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani
e dei peccatori. [35]Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi
figli».

La peccatrice perdonata
[36]Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del
fariseo e si mise a tavola. [37]Ed ecco una donna, una peccatrice di quella
città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di
olio profumato; [38]e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di
lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli,
li baciava e li cospargeva di olio profumato.
[39]A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé. «Se costui
fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è
una peccatrice». [40]Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti».
Ed egli: «Maestro, dì pure». [41]«Un creditore aveva due debitori: l'uno gli
doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. [42]Non avendo essi da
restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di
più?». [43]Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli
disse Gesù: «Hai giudicato bene». [44]E volgendosi verso la donna, disse a
Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato
l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha
asciugati con i suoi capelli. [45]Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da
quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. [46]Tu non mi hai
cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i
piedi. [47]Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati,
poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco».
[48]Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati». [49]Allora i
commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest'uomo che perdona anche i
peccati?». [50]Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; và in
pace!».

Luca - Capitolo 8

Il seguito femminile di Gesù
[1]In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e
annunziando la buona novella del regno di Dio. [2]C'erano con lui i Dodici e
alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità:
Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, [3]Giovanna, moglie
di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano
con i loro beni.
Parabola del seminatore
[4]Poiché una gran folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città,
disse con una parabola: [5]«Il seminatore uscì a seminare la sua semente.
Mentre seminava, parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli
del cielo la divorarono. [6]Un'altra parte cadde sulla pietra e appena
germogliata inaridì per mancanza di umidità. [7]Un'altra cadde in mezzo alle
spine e le spine, cresciute insieme con essa, la soffocarono. [8]Un'altra
cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto
questo, esclamò: «Chi ha orecchi per intendere, intenda!».
Perché Gesù parla in parabole
[9]I suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola. [10]Ed
egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli
altri solo in parabole, perchè
vedendo non vedano
e udendo non intendano.

Spiegazione della parabola del seminatore
[11]Il significato della parabola è questo: Il seme è la parola di Dio.
[12]I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi
viene il diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perché non credano e
così siano salvati. [13]Quelli sulla pietra sono coloro che, quando
ascoltano, accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice; credono per
un certo tempo, ma nell'ora della tentazione vengono meno. [14]Il seme
caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada
facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai
piaceri della vita e non giungono a maturazione. [15]Il seme caduto sulla
terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e
perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza.
Come ricevere e trasmettere l'insegnamento di Gesù
[16]Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un
letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce.
[17]Non c'è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di
segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce. [18]Fate
attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non
ha sarà tolto anche ciò che crede di avere».
I veri parenti di Gesù
[19]Un giorno andarono a trovarlo la madre e i fratelli, ma non potevano
avvicinarlo a causa della folla. [20]Gli fu annunziato: «Tua madre e i tuoi
fratelli sono qui fuori e desiderano vederti». [21]Ma egli rispose: «Mia
madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la
mettono in pratica».
La tempesta sedata
[22]Un giorno salì su una barca con i suoi discepoli e disse: «Passiamo
all'altra riva del lago». Presero il largo. [23]Ora, mentre navigavano, egli
si addormentò. Un turbine di vento si abbattè sul lago, imbarcavano acqua ed
erano in pericolo. [24]Accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Maestro,
maestro, siamo perduti!». E lui, destatosi, sgridò il vento e i flutti
minacciosi; essi cessarono e si fece bonaccia. [25]Allora disse loro: «Dov'è
la vostra fede?». Essi intimoriti e meravigliati si dicevano l'un l'altro:
«Chi è dunque costui che dà ordini ai venti e all'acqua e gli obbediscono?».
L'indemoniato geraseno
[26]Approdarono nella regione dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea.
[27]Era appena sceso a terra, quando gli venne incontro un uomo della città
posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in
casa, ma nei sepolcri. [28]Alla vista di Gesù gli si gettò ai piedi urlando
e disse a gran voce: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti
prego, non tormentarmi!». [29]Gesù infatti stava ordinando allo spirito
immondo di uscire da quell'uomo. Molte volte infatti s'era impossessato di
lui; allora lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, ma egli
spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti. [30]Gesù
gli domandò: «Qual è il tuo nome?». Rispose: «Legione», perché molti demòni
erano entrati in lui. [31]E lo supplicavano che non ordinasse loro di
andarsene nell'abisso.
[32]Vi era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte. Lo
pregarono che concedesse loro di entrare nei porci; ed egli lo permise.
[33]I demòni uscirono dall'uomo ed entrarono nei porci e quel branco corse a
gettarsi a precipizio dalla rupe nel lago e annegò. [34]Quando videro ciò
che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e
nei villaggi. [35]La gente uscì per vedere l'accaduto, arrivarono da Gesù e
trovarono l'uomo dal quale erano usciti i demòni vestito e sano di mente,
che sedeva ai piedi di Gesù; e furono presi da spavento. [36]Quelli che
erano stati spettatori riferirono come l'indemoniato era stato guarito.
[37]Allora tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che
si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Gesù, salito su una
barca, tornò indietro. [38]L'uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese
di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo: [39]«Torna a casa tua e
racconta quello che Dio ti ha fatto». L'uomo se ne andò, proclamando per
tutta la città quello che Gesù gli aveva fatto.

Guarigione di un'emorroissa e risurrezione della figlia di Giairo
[40]Al suo ritorno, Gesù fu accolto dalla folla, poiché tutti erano in
attesa di lui. [41]Ed ecco venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della
sinagoga: gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di recarsi a casa sua,
[42]perché aveva un'unica figlia, di circa dodici anni, che stava per
morire. Durante il cammino, le folle gli si accalcavano attorno. [43]Una
donna che soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno era riuscito a
guarire, [44]gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del mantello e
subito il flusso di sangue si arrestò. [45]Gesù disse: «Chi mi ha toccato?».
Mentre tutti negavano, Pietro disse: «Maestro, la folla ti stringe da ogni
parte e ti schiaccia». [46]Ma Gesù disse: «Qualcuno mi ha toccato. Ho
sentito che una forza è uscita da me». [47]Allora la donna, vedendo che non
poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi
piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il motivo per cui l'aveva toccato,
e come era stata subito guarita. [48]Egli le disse: «Figlia, la tua fede ti
ha salvata, và in pace!».
[49]Stava ancora parlando quando venne uno della casa del capo della
sinagoga a dirgli: «Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro».
[50]Ma Gesù che aveva udito rispose: «Non temere, soltanto abbi fede e sarà
salvata». [51]Giunto alla casa, non lasciò entrare nessuno con sé,
all'infuori di Pietro, Giovanni e Giacomo e il padre e la madre della
fanciulla. [52]Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse:
«Non piangete, perché non è morta, ma dorme». [53]Essi lo deridevano,
sapendo che era morta, [54]ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce:
«Fanciulla, alzati!». [55]Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò
all'istante. Egli ordinò di darle da mangiare. [56]I genitori ne furono
sbalorditi, ma egli raccomandò loro di non raccontare a nessuno ciò che era
accaduto.

Luca - Capitolo 9

Missione dei Dodici
[1]Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti
i demòni e di curare le malattie. [2]E li mandò ad annunziare il regno di
Dio e a guarire gli infermi. [3]Disse loro: «Non prendete nulla per il
viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per
ciascuno. [4]In qualunque casa entriate, là rimanete e di là poi riprendete
il cammino. [5]Quanto a coloro che non vi accolgono, nell'uscire dalla loro
città, scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di
essi». [6]Allora essi partirono e giravano di villaggio in villaggio,
annunziando dovunque la buona novella e operando guarigioni.
Erode e Gesù
[7]Intanto il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non
sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risuscitato dai
morti», [8]altri: «E' apparso Elia», e altri ancora: «E' risorto uno degli
antichi profeti». [9]Ma Erode diceva: «Giovanni l'ho fatto decapitare io;
chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose?». E cercava di vederlo.
Ritorno degli apostoli e moltiplicazione dei pani
[10]Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che
avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò verso una città chiamata
Betsàida. [11]Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e prese
a parlar loro del regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure.
[12]Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo:
«Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per
alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta». [13]Gesù
disse loro: «Dategli voi stessi da mangiare». Ma essi risposero: «Non
abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare
viveri per tutta questa gente». [14]C'erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai discepoli: «Fateli sedere per gruppi di cinquanta». [15]Così
fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti. [16]Allora egli prese i
cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li
spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
[17]Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono
portate via dodici ceste.
Professione di fede di Pietro
[18]Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i
discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: «Chi sono io secondo la
gente?». [19]Essi risposero: «Per alcuni Giovanni il Battista, per altri
Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto». [20]Allora
domandò: «Ma voi chi dite che io sia?». Pietro, prendendo la parola,
rispose: «Il Cristo di Dio». [21]Egli allora ordinò loro severamente di non
riferirlo a nessuno.
Primo annunzio della passione
[22]«Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli
anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere
il terzo giorno».
Condizioni per seguire Gesù
[23]Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se
stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.
[24]Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria
vita per me, la salverà. [25]Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero,
se poi si perde o rovina se stesso?

[26]Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il
Figlio dell'uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli
santi.

L'avvento prossimo del regno
[27]In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno prima
di aver visto il regno di Dio».
La trasfigurazione
[28]Circa otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro, Giovanni e
Giacomo e salì sul monte a pregare. [29]E, mentre pregava, il suo volto
cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. [30]Ed ecco
due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, [31]apparsi nella loro
gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a
Gerusalemme. [32]Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia
restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
[33]Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è
bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una
per Elia». Egli non sapeva quel che diceva. [34]Mentre parlava così, venne
una nube e li avvolse; all'entrare in quella nube, ebbero paura. [35]E dalla
nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto;
ascoltatelo». [36]Appena la voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e in
quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
L'epilettico indemoniato
[37]Il giorno seguente, quando furon discesi dal monte, una gran folla gli
venne incontro. [38]A un tratto dalla folla un uomo si mise a gridare:
«Maestro, ti prego di volgere lo sguardo a mio figlio, perché è l'unico che
ho. [39]Ecco, uno spirito lo afferra e subito egli grida, lo scuote ed egli
dà schiuma e solo a fatica se ne allontana lasciandolo sfinito. [40]Ho
pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». [41]Gesù
rispose: «O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e
vi sopporterò? Conducimi qui tuo figlio». [42]Mentre questi si avvicinava,
il demonio lo gettò per terra agitandolo con convulsioni. Gesù minacciò lo
spirito immondo, risanò il fanciullo e lo consegnò a suo padre. [43]E tutti
furono stupiti per la grandezza di Dio.
Secondo annunzio della passione
Mentre tutti erano sbalorditi per tutte le cose che faceva, disse ai suoi
discepoli: [44]«Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio dell'uomo
sta per esser consegnato in mano degli uomini». [45]Ma essi non
comprendevano questa frase; per loro restava così misteriosa che non ne
comprendevano il senso e avevano paura a rivolgergli domande su tale
argomento.
Chi è il più grande?
[46]Frattanto sorse una discussione tra loro, chi di essi fosse il più
grande. [47]Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un
fanciullo, se lo mise vicino e disse: [48]«Chi accoglie questo fanciullo nel
mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato.
Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande».
Uso del nome di Gesù
[49]Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto un tale che
scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con
noi tra i tuoi seguaci». [50]Ma Gesù gli rispose: «Non glielo impedite,
perché chi non è contro di voi, è per voi».
IV. LA SALITA VERSO GERUSALEMME
Cattiva accoglienza di un villaggio di Samaria
[51]Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal
mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme [52]e mandò avanti dei
messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di
Samaritani per fare i preparativi per lui. [53]Ma essi non vollero
riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. [54]Quando videro ciò, i
discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda
un fuoco dal cielo e li consumi?». [55]Ma Gesù si voltò e li rimproverò.
[56]E si avviarono verso un altro villaggio.
Esigenze della vocazione apostolica
[57]Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque
tu vada». [58]Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli
del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».
[59]A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, concedimi di
andare a seppellire prima mio padre». [60]Gesù replicò: «Lascia che i morti
seppelliscano i loro morti; tu và e annunzia il regno di Dio». [61]Un altro
disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di
casa». [62]Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi
si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».
Luca - Capitolo 10

Missione dei settantadue discepoli
[1]Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li
inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
[2]Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque
il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. [3]Andate: ecco
io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; [4]non portate borsa, né bisaccia,
né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. [5]In qualunque casa
entriate, prima dite: Pace a questa casa. [6]Se vi sarà un figlio della
pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.
[7]Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché
l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. [8]Quando
entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo
dinanzi, [9]curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato
a voi il regno di Dio. [10]Ma quando entrerete in una città e non vi
accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: [11]Anche la polvere della vostra
città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi;
sappiate però che il regno di Dio è vicino. [12]Io vi dico che in quel
giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.
[13]Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone
fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, gia da tempo si
sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere. [14]Perciò
nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi.

[15]E tu, Cafarnao,

sarai innalzata fino al cielo?
Fino agli inferi sarai precipitata!

[16]Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi
disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».

Ciò di cui devono gioire gli apostoli
[17]I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i demòni
si sottomettono a noi nel tuo nome». [18]Egli disse: «Io vedevo satana
cadere dal cielo come la folgore. [19]Ecco, io vi ho dato il potere di
camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico;
nulla vi potrà danneggiare. [20]Non rallegratevi però perché i demòni si
sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti
nei cieli».
Il vangelo rivelato ai semplici. Il Padre e il Figlio
[21]In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti
rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste
cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché
così a te è piaciuto. [22]Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e
nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il
Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».
Il privilegio dei discepoli
[23]E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che
vedono ciò che voi vedete. [24]Vi dico che molti profeti e re hanno
desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi
udite, ma non l'udirono».
Il grande comandamento
[25]Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che
devo fare per ereditare la vita eterna?». [26]Gesù gli disse: «Che cosa sta
scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». [27]Costui rispose: «Amerai il
Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la
tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». [28]E
Gesù: «Hai risposto bene; fà questo e vivrai».
Parabola del buon Samaritano
[29]Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio
prossimo?». [30]Gesù riprese:
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo
spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
[31]Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo
vide passò oltre dall'altra parte. [32]Anche un levita, giunto in quel
luogo, lo vide e passò oltre. [33]Invece un Samaritano, che era in viaggio,
passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. [34]Gli si fece vicino,
gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo
giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. [35]Il giorno
seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura
di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. [36]Chi
di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei
briganti?». [37]Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli
disse: «Và e anche tu fà lo stesso».

Marta e Maria
[38]Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome
Marta, lo accolse nella sua casa. [39]Essa aveva una sorella, di nome Maria,
la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; [40]Marta
invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse:
«Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille
dunque che mi aiuti». [41]Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi
e ti agiti per molte cose, [42]ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno.
Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».
Luca - Capitolo 11

Il Pater
[1]Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno
dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni
ha insegnato ai suoi discepoli». [2]Ed egli disse loro: «Quando pregate,
dite:
Padre, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
[3]dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
[4]e perdonaci i nostri peccati,
perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore,
e non ci indurre in tentazione».

L'amico importuno
[5]Poi aggiunse: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a
dirgli: Amico, prestami tre pani, [6]perché è giunto da me un amico da un
viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; [7]e se quegli dall'interno gli
risponde: Non m'importunare, la porta è gia chiusa e i miei bambini sono a
letto con me, non posso alzarmi per darteli; [8]vi dico che, se anche non si
alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene
occorrono almeno per la sua insistenza.
Efficacia della preghiera
[9]Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate
e vi sarà aperto. [10]Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi
bussa sarà aperto. [11]Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane,
gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce
una serpe? [12]O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? [13]Se
dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli,
quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo
chiedono!».
Gesù e Beelzebul
[14]Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il
muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate. [15]Ma alcuni
dissero: «E' in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i
demòni». [16]Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno
dal cielo. [17]Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso
in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. [18]Ora, se anche
satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi
dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl. [19]Ma se io scaccio i
demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano?
Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. [20]Se invece io scaccio i
demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio.
[21]Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i
suoi beni stanno al sicuro. [22]Ma se arriva uno più forte di lui e lo
vince, gli strappa via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il
bottino.

Intransigenza di Gesù
[23]Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.
Ritorno offensivo dello spirito immondo
[24]Quando lo spirito immondo esce dall'uomo, si aggira per luoghi aridi in
cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui
sono uscito. [25]Venuto, la trova spazzata e adorna. [26]Allora va, prende
con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e
la condizione finale di quell'uomo diventa peggiore della prima».
La vera beatitudine
[27]Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e
disse: «Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il
latte!». [28]Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola
di Dio e la osservano!».
Il segno di Giona
[29]Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa
generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà
dato nessun segno fuorchè il segno di Giona. [30]Poiché come Giona fu un
segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per
questa generazione. [31]La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con
gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle
estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben
più di Salomone c'è qui. [32]Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio
insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla
predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c'è qui.
Ancora la parabola della lucerna
[33]Nessuno accende una lucerna e la mette in luogo nascosto o sotto il
moggio, ma sopra il lucerniere, perché quanti entrano vedano la luce. [34]La
lucerna del tuo corpo è l'occhio. Se il tuo occhio è sano, anche il tuo
corpo è tutto nella luce; ma se è malato, anche il tuo corpo è nelle
tenebre. [35]Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. [36]Se il
tuo corpo è tutto luminoso senza avere alcuna parte nelle tenebre, tutto
sarà luminoso, come quando la lucerna ti illumina con il suo bagliore».
Contro i farisei e i dottori della legge
[37]Dopo che ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli
entrò e si mise a tavola. [38]Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto
le abluzioni prima del pranzo. [39]Allora il Signore gli disse: «Voi farisei
purificate l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno
di rapina e di iniquità. [40]Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha
forse fatto anche l'interno? [41]Piuttosto date in elemosina quel che c'è
dentro, ed ecco, tutto per voi sarà mondo. [42]Ma guai a voi, farisei, che
pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi
trasgredite la giustizia e l'amore di Dio. Queste cose bisognava curare
senza trascurare le altre. [43]Guai a voi, farisei, che avete cari i primi
posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. [44]Guai a voi perché siete
come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza
saperlo».
[45]Uno dei dottori della legge intervenne: «Maestro, dicendo questo,
offendi anche noi». [46]Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della
legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non
li toccate nemmeno con un dito! [47]Guai a voi, che costruite i sepolcri dei
profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. [48]Così voi date testimonianza e
approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite
loro i sepolcri. [49]Per questo la sapienza di Dio ha detto: Manderò a loro
profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno; [50]perché sia
chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, versato
fin dall'inizio del mondo, [51]dal sangue di Abele fino al sangue di
Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il santuario. Sì, vi dico, ne sarà
chiesto conto a questa generazione. [52]Guai a voi, dottori della legge, che
avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che
volevano entrare l'avete impedito».

[53]Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo
ostilmente e a farlo parlare su molti argomenti, [54]tendendogli insidie,
per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

Luca - Capitolo 12

Parlare apertamente e senza timore
[1]Nel frattempo, radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a
vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: «Guardatevi dal
lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. [2]Non c'è nulla di nascosto che non
sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. [3]Pertanto ciò che
avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto
all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.
[4]A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo
non possono far più nulla. [5]Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete
Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo
dico, temete Costui. [6]Cinque passeri non si vendono forse per due soldi?
Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. [7]Anche i capelli
del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti
passeri.

[8]Inoltre vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il
Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; [9]ma chi mi
rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.

[10]Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi
bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato.

[11]Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle
autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; [12]perché lo
Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

Non accumulare tesori
[13]Uno della folla gli disse: «Maestro, dì a mio fratello che divida con me
l'eredità». [14]Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o
mediatore sopra di voi?». [15]E disse loro: «Guardatevi e tenetevi lontano
da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell'abbondanza la sua vita non
dipende dai suoi beni». [16]Disse poi una parabola: «La campagna di un uomo
ricco aveva dato un buon raccolto. [17]Egli ragionava tra sé: Che farò,
poiché non ho dove riporre i miei raccolti? [18]E disse: Farò così: demolirò
i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il
grano e i miei beni. [19]Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione
molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia.
[20]Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua
vita. E quello che hai preparato di chi sarà? [21]Così è di chi accumula
tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio».
Abbandonarsi alla Provvidenza
[22]Poi disse ai discepoli: «Per questo io vi dico: Non datevi pensiero per
la vostra vita, di quello che mangerete; né per il vostro corpo, come lo
vestirete. [23]La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito.
[24]Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né
granaio, e Dio li nutre. Quanto più degli uccelli voi valete! [25]Chi di
voi, per quanto si affanni, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? [26]Se
dunque non avete potere neanche per la più piccola cosa, perché vi affannate
del resto? [27]Guardate i gigli, come crescono: non filano, non tessono:
eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva
come uno di loro. [28]Se dunque Dio veste così l'erba del campo, che oggi
c'è e domani si getta nel forno, quanto più voi, gente di poca fede? [29]Non
cercate perciò che cosa mangerete e berrete, e non state con l'animo in
ansia: [30]di tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre
vostro sa che ne avete bisogno. [31]Cercate piuttosto il regno di Dio, e
queste cose vi saranno date in aggiunta.
[32]Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi
il suo regno.

Vendere i propri beni e fare l'elemosina
[33]Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non
invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e
la tignola non consuma. [34]Perché dove è il vostro tesoro, là sarà anche il
vostro cuore.
Tenersi pronti per il ritorno del padrone
[35]Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; [36]siate
simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per
aprirgli subito, appena arriva e bussa. [37]Beati quei servi che il padrone
al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue
vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. [38]E se, giungendo
nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro!
[39]Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il
ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. [40]Anche voi tenetevi pronti,
perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate».
[41]Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche
per tutti?». [42]Il Signore rispose: «Qual è dunque l'amministratore fedele
e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a
tempo debito la razione di cibo? [43]Beato quel servo che il padrone,
arrivando, troverà al suo lavoro. [44]In verità vi dico, lo metterà a capo
di tutti i suoi averi. [45]Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone
tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a
bere e a ubriacarsi, [46]il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui
meno se l'aspetta e in un'ora che non sa, e lo punirà con rigore
assegnandogli il posto fra gli infedeli. [47]Il servo che, conoscendo la
volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà,
riceverà molte percosse; [48]quello invece che, non conoscendola, avrà fatto
cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto,
molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.

Gesù e la sua passione
[49]Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse gia
acceso! [50]C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato,
finché non sia compiuto!
Gesù causa di dissenso
[51]Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma
la divisione. [52]D'ora innanzi in una casa di cinque persone [53]si
divideranno tre contro due e due contro tre;
padre contro figlio e figlio contro padre,
madre contro figlia e figlia contro madre,
suocera contro nuora e nuora contro suocera».

Saper interpretare i segni dei tempi
[54]Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente,
subito dite: Viene la pioggia, e così accade. [55]E quando soffia lo
scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. [56]Ipocriti! Sapete giudicare
l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete
giudicarlo? [57]E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?
[58]Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada
procura di accordarti con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e
il giudice ti consegni all'esecutore e questi ti getti in prigione. [59]Ti
assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo».
Luca - Capitolo 13

Inviti provvidenziali alla penitenza
[1]In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei
Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici.
[2]Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più
peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? [3]No, vi dico, ma
se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. [4]O quei diciotto,
sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più
colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? [5]No, vi dico, ma se non vi
convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Parabola del fico sterile
[6]Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella vigna
e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. [7]Allora disse al vignaiolo:
Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne
trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno? [8]Ma quegli rispose:
Padrone, lascialo ancora quest'anno finché io gli zappi attorno e vi metta
il concime [9]e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo
taglierai».
Guarigione della donna curva, il giorno di sabato
[10]Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato.
[11]C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva
inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo. [12]Gesù la vide,
la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei libera dalla tua infermità», [13]e le
impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
[14]Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella
guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: «Ci sono sei giorni in
cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno
di sabato». [15]Il Signore replicò: «Ipocriti, non scioglie forse, di
sabato, ciascuno di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad
abbeverarsi? [16]E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata
diciott'anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di
sabato?». [17]Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si
vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui
compiute.

Parabola del granello di senapa
[18]Diceva dunque: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo
rassomiglierò? [19]E' simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso
e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli
del cielo si sono posati tra i suoi rami».
Parabola del lievito
[20]E ancora: «A che cosa rassomiglierò il regno di Dio? [21]E' simile al
lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia
tutta fermentata».
La porta stretta, il rigetto dei Giudei infedeli e la chiamata dei pagani
[22]Passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso
Gerusalemme. [23]Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si
salvano?». Rispose: [24]«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché
molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno. [25]Quando
il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete
a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non
vi conosco, non so di dove siete. [26]Allora comincerete a dire: Abbiamo
mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze.
[27]Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da
me voi tutti operatori d'iniquità! [28]Là ci sarà pianto e stridore di denti
quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio
e voi cacciati fuori. [29]Verranno da oriente e da occidente, da
settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. [30]Ed
ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi
che saranno ultimi».
Erode la volpe
[31]In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: «Parti e
vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere». [32]Egli rispose:
«Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni
oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito. [33]Però è necessario che
oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perché non è
possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.
Apostrofe a Gerusalemme
[34]Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono
mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una
gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto! [35]Ecco, la
vostra casa vi viene lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete
più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del
Signore!».
Luca - Capitolo 14

Guarigione di un idropico in giorno di sabato
[1]Un sabato era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e
la gente stava ad osservarlo. [2]Davanti a lui stava un idropico.
[3]Rivolgendosi ai dottori della legge e ai farisei, Gesù disse: «E' lecito
o no curare di sabato?». [4]Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo
guarì e lo congedò. [5]Poi disse: «Chi di voi, se un asino o un bue gli cade
nel pozzo, non lo tirerà subito fuori in giorno di sabato?». [6]E non
potevano rispondere nulla a queste parole.
Sulla scelta dei posti
[7]Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro
una parabola: [8]«Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al
primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te
[9]e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora
dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. [10]Invece quando sei invitato,
và a metterti all'ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti
dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i
commensali. [11]Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia
sarà esaltato».
Sulla scelta degli invitati
[12]Disse poi a colui che l'aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una
cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i
ricchi vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il
contraccambio. [13]Al contrario, quando dài un banchetto, invita poveri,
storpi, zoppi, ciechi; [14]e sarai beato perché non hanno da ricambiarti.
Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Sugli invitati che non accettano
[15]Uno dei commensali, avendo udito ciò, gli disse: «Beato chi mangerà il
pane nel regno di Dio!». [16]Gesù rispose: «Un uomo diede una grande cena e
fece molti inviti. [17]All'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli
invitati: Venite, è pronto. [18]Ma tutti, all'unanimità, cominciarono a
scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti
prego, considerami giustificato. [19]Un altro disse: Ho comprato cinque paia
di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato. [20]Un altro
disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire. [21]Al suo ritorno il
servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato,
disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci
qui poveri, storpi, ciechi e zoppi. [22]Il servo disse: Signore, è stato
fatto come hai ordinato, ma c'è ancora posto. [23]Il padrone allora disse al
servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a entrare, perché la
mia casa si riempia. [24]Perché vi dico: Nessuno di quegli uomini che erano
stati invitati assaggerà la mia cena».
Rinunciare a quanto si ha di caro
[25]Siccome molta gente andava con lui, egli si voltò e disse: [26]«Se uno
viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli,
le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. [27]Chi
non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio
discepolo.
Rinunciare soprattutto ai propri beni
[28]Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne
la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? [29]Per evitare che, se
getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono
comincino a deriderlo, dicendo: [30]Costui ha iniziato a costruire, ma non è
stato capace di finire il lavoro. [31]Oppure quale re, partendo in guerra
contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con
diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? [32]Se no, mentre
l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace. [33]Così
chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio
discepolo.
Non essere insipidi
[34]Il sale è buono, ma se anche il sale perdesse il sapore, con che cosa lo
si salerà? [35]Non serve né per la terra né per il concime e così lo buttano
via. Chi ha orecchi per intendere, intenda».
Luca - Capitolo 15

Le tre parabole della misericordia
[1]Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.
[2]I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia
con loro». [3]Allora egli disse loro questa parabola:
La pecora perduta
[4]«Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove
nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova?
[5]Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, [6]va a casa, chiama
gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia
pecora che era perduta. [7]Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un
peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di
conversione.
La dramma perduta
[8]O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna
e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova? [9]E dopo
averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me,
perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta. [10]Così, vi dico, c'è
gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
Il figlio perduto e il figlio fedele: "il figlio prodigo"
[11]Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. [12]Il più giovane disse al
padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise
tra loro le sostanze. [13]Dopo non molti giorni, il figlio più giovane,
raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue
sostanze vivendo da dissoluto. [14]Quando ebbe speso tutto, in quel paese
venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.
[15]Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella
regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. [16]Avrebbe voluto
saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava.
[17]Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio
padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! [18]Mi leverò e andrò
da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te;
[19]non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei
tuoi garzoni. [20]Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro,
gli si gettò al collo e lo baciò. [21]Il figlio gli disse: Padre, ho peccato
contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo
figlio. [22]Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più
bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi.
[23]Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa,
[24]perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed
è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.

[25]Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a
casa, udì la musica e le danze; [26]chiamò un servo e gli domandò che cosa
fosse tutto ciò. [27]Il servo gli rispose: E' tornato tuo fratello e il
padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e
salvo. [28]Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a
pregarlo. [29]Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e
non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto
per far festa con i miei amici. [30]Ma ora che questo tuo figlio che ha
divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il
vitello grasso. [31]Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e
tutto ciò che è mio è tuo; [32]ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché
questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato
ritrovato».

Luca - Capitolo 16

L'amministratore fedele
[1]Diceva anche ai discepoli: «C'era un uomo ricco che aveva un
amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi
averi. [2]Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi
conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore.
[3]L'amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie
l'amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno. [4]So io
che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci
sia qualcuno che mi accolga in casa sua. [5]Chiamò uno per uno i debitori
del padrone e disse al primo: [6]Tu quanto devi al mio padrone? Quello
rispose: Cento barili d'olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e
scrivi subito cinquanta. [7]Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose:
Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta.
[8]Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con
scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più
scaltri dei figli della luce.
Il buon uso del denaro
[9]Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché,
quand'essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.
[10]Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel
poco, è disonesto anche nel molto.

[11]Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi
affiderà quella vera? [12]E se non siete stati fedeli nella ricchezza
altrui, chi vi darà la vostra?

[13]Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro
oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a
Dio e a mammona».

Contro i farisei, amici del denaro
[14]I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose
e si beffavano di lui. [15]Egli disse: «Voi vi ritenete giusti davanti agli
uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è
cosa detestabile davanti a Dio.
All'assalto del regno
[16]La Legge e i Profeti fino a Giovanni; da allora in poi viene annunziato
il regno di Dio e ognuno si sforza per entrarvi.
Perennità della Legge
[17]E' più facile che abbiano fine il cielo e la terra, anziché cada un solo
trattino della Legge.
Indissolubilità del matrimonio
[18]Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette
adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio.
Il ricco cattivo e il povero Lazzaro
[19]C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni
banchettava lautamente. [20]Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua
porta, coperto di piaghe, [21]bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla
mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. [22]Un
giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì
anche il ricco e fu sepolto. [23]Stando nell'inferno tra i tormenti, levò
gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. [24]Allora
gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere
nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi
tortura. [25]Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi
beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è
consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. [26]Per di più, tra noi e voi è
stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non
possono, né di costì si può attraversare fino a noi. [27]E quegli replicò:
Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, [28]perché ho
cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo
di tormento. [29]Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro.
[30]E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si
ravvederanno. [31]Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche
se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi».
Luca - Capitolo 17

Lo scandalo
[1]Disse ancora ai suoi discepoli: «E' inevitabile che avvengano scandali,
ma guai a colui per cui avvengono. [2]E' meglio per lui che gli sia messa al
collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che
scandalizzare uno di questi piccoli. [3]State attenti a voi stessi!
Correzione fraterna
Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. [4]E se
pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu
gli perdonerai».
Potenza della fede
[5]Gli apostoli dissero al Signore: [6]«Aumenta la nostra fede!». Il Signore
rispose: «Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a
questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe.
Servire con umiltà
[7]Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà
quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? [8]Non gli dirà
piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io
abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? [9]Si riterrà
obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
[10]Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato
ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare».
I dieci lebbrosi
[11]Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la
Galilea. [12]Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i
quali, fermatisi a distanza, [13]alzarono la voce, dicendo: «Gesù maestro,
abbi pietà di noi!». [14]Appena li vide, Gesù disse: «Andate a presentarvi
ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono sanati. [15]Uno di loro,
vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; [16]e si gettò ai
piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano. [17]Ma Gesù osservò: «Non
sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? [18]Non si è
trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori di questo
straniero?». E gli disse: [19]«Alzati e và; la tua fede ti ha salvato!».
La venuta del regno di Dio
[20]Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose:
[21]«Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno
dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Il giorno del Figlio dell'uomo
[22]Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere
anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. [23]Vi
diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. [24]Perché
come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà
il Figlio dell'uomo nel suo giorno. [25]Ma prima è necessario che egli
soffra molto e venga ripudiato da questa generazione. [26]Come avvenne al
tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: [27]mangiavano,
bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò
nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. [28]Come avvenne anche
al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano,
costruivano; [29]ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e
zolfo dal cielo e li fece perire tutti. [30]Così sarà nel giorno in cui il
Figlio dell'uomo si rivelerà. [31]In quel giorno, chi si troverà sulla
terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si
troverà nel campo, non torni indietro. [32]Ricordatevi della moglie di Lot.
[33]Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde
la salverà. [34]Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto:
l'uno verrà preso e l'altro lasciato; [35]due donne staranno a macinare
nello stesso luogo: l'una verrà presa e l'altra lasciata». [36]. [37]Allora
i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà
il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi».
Luca - Capitolo 18

Il giudice iniquo e la vedova importuna
[1]Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza
stancarsi: [2]«C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva
riguardo per nessuno. [3]In quella città c'era anche una vedova, che andava
da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. [4]Per un
certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non
ho rispetto di nessuno, [5]poiché questa vedova è così molesta le farò
giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi». [6]E il Signore
soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. [7]E Dio non farà
giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà
a lungo aspettare? [8]Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il
Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Il fariseo e il pubblicano
[9]Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e
disprezzavano gli altri: [10]«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno
era fariseo e l'altro pubblicano. [11]Il fariseo, stando in piedi, pregava
così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri,
ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. [12]Digiuno due volte
la settimana e pago le decime di quanto possiedo. [13]Il pubblicano invece,
fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si
batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. [14]Io vi dico:
questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si
esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato».
Gesù e i bambini
[15]Gli presentavano anche i bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli,
vedendo ciò, li rimproveravano. [16]Allora Gesù li fece venire avanti e
disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a
chi è come loro appartiene il regno di Dio. [17]In verità vi dico: Chi non
accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà».
Il notabile ricco
[18]Un notabile lo interrogò: «Maestro buono, che devo fare per ottenere la
vita eterna?». [19]Gesù gli rispose: «Perché mi dici buono? Nessuno è buono,
se non uno solo, Dio. [20]Tu conosci i comandamenti: Non commettere
adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo
padre e tua madre». [21]Costui disse: «Tutto questo l'ho osservato fin dalla
mia giovinezza». [22]Udito ciò, Gesù gli disse: «Una cosa ancora ti manca:
vendi tutto quello che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei
cieli; poi vieni e seguimi». [23]Ma quegli, udite queste parole, divenne
assai triste, perché era molto ricco.
Il pericolo delle ricchezze
[24]Quando Gesù lo vide, disse: «Quant'è difficile, per coloro che
possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio. [25]E' più facile per un
cammello passare per la cruna di un ago che per un ricco entrare nel regno
di Dio!». [26]Quelli che ascoltavano dissero: «Allora chi potrà essere
salvato?». [27]Rispose: «Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a
Dio».
Ricompensa promessa alla rinuncia
[28]Pietro allora disse: «Noi abbiamo lasciato tutte le nostre cose e ti
abbiamo seguito». [29]Ed egli rispose: «In verità vi dico, non c'è nessuno
che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno
di Dio, [30]che non riceva molto di più nel tempo presente e la vita eterna
nel tempo che verrà».
Terzo annunzio della passione
[31]Poi prese con sé i Dodici e disse loro: «Ecco, noi andiamo a
Gerusalemme, e tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio
dell'uomo si compirà. [32]Sarà consegnato ai pagani, schernito, oltraggiato,
coperto di sputi [33]e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo
giorno risorgerà». [34]Ma non compresero nulla di tutto questo; quel parlare
restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto.
Il cieco di Gerico
[35]Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la
strada. [36]Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. [37]Gli
risposero: «Passa Gesù il Nazareno!». [38]Allora incominciò a gridare:
«Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». [39]Quelli che camminavano
avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte:
«Figlio di Davide, abbi pietà di me!». [40]Gesù allora si fermò e ordinò che
glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò: [41]«Che vuoi che io
faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io riabbia la vista». [42]E
Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
[43]Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il
popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.
Luca - Capitolo 19

Zaccheo
[1]Entrato in Gerico, attraversava la città. [2]Ed ecco un uomo di nome
Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, [3]cercava di vedere quale fosse Gesù,
ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura.
[4]Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché
doveva passare di là. [5]Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli
disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». [6]In
fretta scese e lo accolse pieno di gioia. [7]Vedendo ciò, tutti mormoravano:
«E' andato ad alloggiare da un peccatore!». [8]Ma Zaccheo, alzatosi, disse
al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho
frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». [9]Gesù gli rispose:
«Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di
Abramo; [10]il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò
che era perduto».
Parabola delle mine
[11]Mentre essi stavano ad ascoltare queste cose, Gesù disse ancora una
parabola perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di
Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro. [12]Disse dunque: «Un uomo
di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e
poi ritornare. [13]Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo:
Impiegatele fino al mio ritorno. [14]Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli
mandarono dietro un'ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a
regnare su di noi. [15]Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di
re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere
quanto ciascuno avesse guadagnato. [16]Si presentò il primo e disse:
Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine. [17]Gli disse: Bene,
bravo servitore; poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere
sopra dieci città. [18]Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina,
signore, ha fruttato altre cinque mine. [19]Anche a questo disse: Anche tu
sarai a capo di cinque città. [20]Venne poi anche l'altro e disse: Signore,
ecco la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto; [21]avevo paura di
te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito,
mieti quello che non hai seminato. [22]Gli rispose: Dalle tue stesse parole
ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo
quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato:
[23]perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio
ritorno l'avrei riscosso con gli interessi. [24]Disse poi ai presenti:
Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci [25]Gli risposero:
Signore, ha gia dieci mine! [26]Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi
non ha sarà tolto anche quello che ha. [27]E quei miei nemici che non
volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me».
V. MINISTERO DI GESU' A GERUSALEMME
Ingresso messianico a Gerusalemme
[28]Dette queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso
Gerusalemme.
[29]Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli
Ulivi, inviò due discepoli dicendo: [30]«Andate nel villaggio di fronte;
entrando, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è mai salito;
scioglietelo e portatelo qui. [31]E se qualcuno vi chiederà: Perché lo
sciogliete?, direte così: Il Signore ne ha bisogno». [32]Gli inviati
andarono e trovarono tutto come aveva detto. [33]Mentre scioglievano il
puledro, i proprietari dissero loro: «Perché sciogliete il puledro?».
[34]Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno».

[35]Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi
fecero salire Gesù. [36]Via via che egli avanzava, stendevano i loro
mantelli sulla strada. [37]Era ormai vicino alla discesa del monte degli
Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, esultando, cominciò a lodare Dio
a gran voce, per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo:

[38]«Benedetto colui che viene,
il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo
e gloria nel più alto dei cieli!».

Gesù approva le acclamazioni dei suoi discepoli
[39]Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi
discepoli». [40]Ma egli rispose: «Vi dico che, se questi taceranno,
grideranno le pietre».
Lamento su Gerusalemme
[41]Quando fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo:
[42]«Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma
ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. [43]Giorni verranno per te in cui i
tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da
ogni parte; [44]abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno
in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei
stata visitata».
I venditori cacciati dal tempio
[45]Entrato poi nel tempio, cominciò a cacciare i venditori, [46]dicendo:
«Sta scritto:
La mia casa sarà casa di preghiera.
Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!».

Insegnamento nel tempio
[47]Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi
cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo; [48]ma non
sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole.
Luca - Capitolo 20

Obiezione dei Giudei sull'autorità di Gesù
[1]Un giorno, mentre istruiva il popolo nel tempio e annunziava la parola di
Dio, si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli scribi con gli anziani e si
rivolsero a lui dicendo: [2]«Dicci con quale autorità fai queste cose o chi
è che t'ha dato quest'autorità». [3]E Gesù disse loro: «Vi farò anch'io una
domanda e voi rispondetemi: [4]Il battesimo di Giovanni veniva dal Cielo o
dagli uomini?». [5]Allora essi discutevano fra loro: «Se diciamo "dal
Cielo", risponderà: "Perché non gli avete creduto?". [6]E se diciamo "dagli
uomini", tutto il popolo ci lapiderà, perché è convinto che Giovanni è un
profeta». [7]Risposero quindi di non saperlo. [8]E Gesù disse loro: «Nemmeno
io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
Parabola dei vignaioli omicidi
[9]Poi cominciò a dire al popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna,
l'affidò a dei coltivatori e se ne andò lontano per molto tempo. [10]A suo
tempo, mandò un servo da quei coltivatori perché gli dessero una parte del
raccolto della vigna. Ma i coltivatori lo percossero e lo rimandarono a mani
vuote. [11]Mandò un altro servo, ma essi percossero anche questo, lo
insultarono e lo rimandarono a mani vuote. [12]Ne mandò ancora un terzo, ma
anche questo lo ferirono e lo cacciarono. [13]Disse allora il padrone della
vigna: Che devo fare? Manderò il mio unico figlio; forse di lui avranno
rispetto. [14]Quando lo videro, i coltivatori discutevano fra loro dicendo:
Costui è l'erede. Uccidiamolo e così l'eredità sarà nostra. [15]E lo
cacciarono fuori della vigna e l'uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il
padrone della vigna? [16]Verrà e manderà a morte quei coltivatori, e
affiderà ad altri la vigna». Ma essi, udito ciò, esclamarono: «Non sia
mai!». [17]Allora egli si volse verso di loro e disse: «Che cos'è dunque ciò
che è scritto:
La pietra che i costruttori hanno scartata,
è diventata testata d'angolo?

[18]Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e a chi cadrà addosso, lo
stritolerà». [19]Gli scribi e i sommi sacerdoti cercarono allora di
mettergli addosso le mani, ma ebbero paura del popolo. Avevano capito che
quella parabola l'aveva detta per loro.

Il tributo a Cesare
[20]Postisi in osservazione, mandarono informatori, che si fingessero
persone oneste, per coglierlo in fallo nelle sue parole e poi consegnarlo
all'autorità e al potere del governatore. [21]Costoro lo interrogarono:
«Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in
faccia a nessuno, ma insegni secondo verità la via di Dio. [22]E' lecito che
noi paghiamo il tributo a Cesare?». [23]Conoscendo la loro malizia, disse:
[24]«Mostratemi un denaro: di chi è l'immagine e l'iscrizione?». Risposero:
«Di Cesare». [25]Ed egli disse: «Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare
e a Dio ciò che è di Dio». [26]Così non poterono coglierlo in fallo davanti
al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero.
La risurrezione dei morti
[27]Gli si avvicinarono poi alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la
risurrezione, e gli posero questa domanda: [28]«Maestro, Mosè ci ha
prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli,
suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello.
[29]C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì
senza figli. [30]Allora la prese il secondo [31]e poi il terzo e così tutti
e sette; e morirono tutti senza lasciare figli. [32]Da ultimo anche la donna
morì. [33]Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie?
Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie». [34]Gesù rispose: «I figli di
questo mondo prendono moglie e prendono marito; [35]ma quelli che sono
giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non
prendono moglie né marito; [36]e nemmeno possono più morire, perché sono
uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio.
[37]Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del
roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di
Giacobbe. [38]Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti vivono per
lui». [39]Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». [40]E
non osavano più fargli alcuna domanda.
Il Cristo, figlio e signore di Davide
[41]Egli poi disse loro: «Come mai dicono che il Cristo è figlio di Davide,
[42]se Davide stesso nel libro dei Salmi dice:
Ha detto il Signore al mio Signore:
siedi alla mia destra,
[43]finché io ponga i tuoi nemici
come sgabello ai tuoi piedi?

[44]Davide dunque lo chiama Signore; perciò come può essere suo figlio?».

Gli scribi giudicati da Gesù
[45]E mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai discepoli: [46]«Guardatevi
dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti e hanno piacere di esser
salutati nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti
nei conviti; [47]divorano le case delle vedove, e in apparenza fanno lunghe
preghiere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Luca - Capitolo 21

L'obolo della vedova
[1]Alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro offerte nel
tesoro. [2]Vide anche una vedova povera che vi gettava due spiccioli [3]e
disse: «In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti.
[4]Tutti costoro, infatti, han deposto come offerta del loro superfluo,
questa invece nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere».
Discorso sulla rovina di Gerusalemme. Introduzione
[5]Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi
che lo adornavano, disse: [6]«Verranno giorni in cui, di tutto quello che
ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta». [7]Gli
domandarono: «Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò
sta per compiersi?».
I segni premonitori
[8]Rispose: «Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il
mio nome dicendo: "Sono io" e: "Il tempo è prossimo"; non seguiteli.
[9]Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate.
Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine».
[10]Poi disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno,
[11]e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi
saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo. [12]Ma prima di
tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno,
consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a
governatori, a causa del mio nome. [13]Questo vi darà occasione di render
testimonianza. [14]Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra
difesa; [15]io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non
potranno resistere, né controbattere. [16]Sarete traditi perfino dai
genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte
alcuni di voi; [17]sarete odiati da tutti per causa del mio nome. [18]Ma
nemmeno un capello del vostro capo perirà. [19]Con la vostra perseveranza
salverete le vostre anime.

L'assedio
[20]Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora
che la sua devastazione è vicina. [21]Allora coloro che si trovano nella
Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino,
e quelli in campagna non tornino in città; [22]saranno infatti giorni di
vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia.
La catastrofe e i tempi dei pagani
[23]Guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perché vi
sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. [24]Cadranno a
fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme
sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti.
Le catastrofi cosmiche e la manifestazione gloriosa del Figlio dell'uomo
[25]Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra
angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, [26]mentre
gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere
sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
[27]Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e
gloria grande.

[28]Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina».

Parabola del fico
[29]E disse loro una parabola: «Guardate il fico e tutte le piante;
[30]quando gia germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai
l'estate è vicina. [31]Così pure, quando voi vedrete accadere queste cose,
sappiate che il regno di Dio è vicino. [32]In verità vi dico: non passerà
questa generazione finché tutto ciò sia avvenuto. [33]Il cielo e la terra
passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Vegliare per non essere sorpresi
[34]State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in
dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi
piombi addosso improvviso; [35]come un laccio esso si abbatterà sopra tutti
coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. [36]Vegliate e pregate in
ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve
accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».
Gli ultimi giorni di Gesù
[37]Durante il giorno insegnava nel tempio, la notte usciva e pernottava
all'aperto sul monte detto degli Ulivi. [38]E tutto il popolo veniva a lui
di buon mattino nel tempio per ascoltarlo.
Luca - Capitolo 22

VI. LA PASSIONE
Complotto contro Gesù e tradimento di Giuda
[1]Si avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua, [2]e i sommi
sacerdoti e gli scribi cercavano come toglierlo di mezzo, poiché temevano il
popolo. [3]Allora satana entrò in Giuda, detto Iscariota, che era nel numero
dei Dodici. [4]Ed egli andò a discutere con i sommi sacerdoti e i capi delle
guardie sul modo di consegnarlo nelle loro mani. [5]Essi si rallegrarono e
si accordarono di dargli del denaro. [6]Egli fu d'accordo e cercava
l'occasione propizia per consegnarlo loro di nascosto dalla folla.
Preparativi della cena pasquale
[7]Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di
Pasqua. [8]Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi
la Pasqua, perché possiamo mangiare». [9]Gli chiesero: «Dove vuoi che la
prepariamo?». [10]Ed egli rispose: «Appena entrati in città, vi verrà
incontro un uomo che porta una brocca d'acqua. Seguitelo nella casa dove
entrerà [11]e direte al padrone di casa: Il Maestro ti dice: Dov'è la stanza
in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli? [12]Egli vi mostrerà
una sala al piano superiore, grande e addobbata; là preparate». [13]Essi
andarono e trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la Pasqua.
La cena pasquale
[14]Quando fu l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, [15]e
disse: «Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima
della mia passione, [16]poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non
si compia nel regno di Dio». [17]E preso un calice, rese grazie e disse:
«Prendetelo e distribuitelo tra voi, [18]poiché vi dico: da questo momento
non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio».
Istituzione dell'Eucaristia
[19]Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo:
«Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me».
[20]Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo
calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi».
Annunzio del tradimento di Giuda
[21]«Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola. [22]Il
Figlio dell'uomo se ne va, secondo quanto è stabilito; ma guai a quell'uomo
dal quale è tradito!». [23]Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda
chi di essi avrebbe fatto ciò.
Chi è il più grande?
[24]Sorse anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più
grande. [25]Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno
il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. [26]Per voi però non sia
così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi
governa come colui che serve. [27]Infatti chi è più grande, chi sta a tavola
o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a
voi come colui che serve.
Ricompensa promessa agli apostoli
[28]Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; [29]e io
preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me, [30]perché
possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a
giudicare le dodici tribù di Israele.
Annunzio del ritorno e del ringraziamento di Pietro
[31]Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano;
[32]ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta
ravveduto, conferma i tuoi fratelli». [33]E Pietro gli disse: «Signore, con
te sono pronto ad andare in prigione e alla morte». [34]Gli rispose:
«Pietro, io ti dico: non canterà oggi il gallo prima che tu per tre volte
avrai negato di conoscermi».
L'ora del combattimento decisivo
[35]Poi disse: «Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali,
vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla». [36]Ed egli soggiunse:
«Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così una bisaccia; chi non ha spada,
venda il mantello e ne compri una. [37]Perché vi dico: deve compiersi in me
questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. Infatti
tutto quello che mi riguarda volge al suo termine». [38]Ed essi dissero:
«Signore, ecco qui due spade». Ma egli rispose «Basta!».
Sul monte degli Ulivi
[39]Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i
discepoli lo seguirono. [40]Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non
entrare in tentazione». [41]Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso
e, inginocchiatosi, pregava: [42]«Padre, se vuoi, allontana da me questo
calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». [43]Gli apparve
allora un angelo dal cielo a confortarlo. [44]In preda all'angoscia, pregava
più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano
a terra. [45]Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò
che dormivano per la tristezza. [46]E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi
e pregate, per non entrare in tentazione».
L'arresto di Gesù
[47]Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui
che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo.
[48]Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?».
[49]Allora quelli che eran con lui, vedendo ciò che stava per accadere,
dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?». [50]E uno di loro colpì
il servo del sommo sacerdote e gli staccò l'orecchio destro. [51]Ma Gesù
intervenne dicendo: «Lasciate, basta così!». E toccandogli l'orecchio, lo
guarì. [52]Poi Gesù disse a coloro che gli eran venuti contro, sommi
sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: «Siete usciti con spade
e bastoni come contro un brigante? [53]Ogni giorno ero con voi nel tempio e
non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l'impero
delle tenebre».
Rinnegamenti di Pietro
[54]Dopo averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del
sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. [55]Siccome avevano acceso un
fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette
in mezzo a loro. [56]Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo
disse: «Anche questi era con lui». [57]Ma egli negò dicendo: «Donna, non lo
conosco!». [58]Poco dopo un altro lo vide e disse: «Anche tu sei di loro!».
Ma Pietro rispose: «No, non lo sono!». [59]Passata circa un'ora, un altro
insisteva: «In verità, anche questo era con lui; è anche lui un Galileo».
[60]Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E in quell'istante,
mentre ancora parlava, un gallo cantò. [61]Allora il Signore, voltatosi,
guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva
detto: «Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte». [62]E,
uscito, pianse amaramente.
Primi oltraggi
[63]Frattanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo schernivano e lo
percuotevano, [64]lo bendavano e gli dicevano: «Indovina: chi ti ha
colpito?». [65]E molti altri insulti dicevano contro di lui.
Gesù davanti al sinedrio
[66]Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i
sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli
dissero: [67]«Se tu sei il Cristo, diccelo». Gesù rispose: «Anche se ve lo
dico, non mi crederete; [68]se vi interrogo, non mi risponderete. [69]Ma da
questo momento starà il Figlio dell'uomo seduto alla destra della potenza di
Dio». [70]Allora tutti esclamarono: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed
egli disse loro: «Lo dite voi stessi: io lo sono». [71]Risposero: «Che
bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L'abbiamo udito noi stessi dalla
sua bocca».
Luca - Capitolo 23

Gesù davanti a Pilato
[1]Tutta l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato [2]e cominciarono ad
accusarlo: «Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva
di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re». [3]Pilato lo
interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici».
[4]Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in
quest'uomo». [5]Ma essi insistevano: «Costui solleva il popolo, insegnando
per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui».
[6]Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo [7]e, saputo che apparteneva
alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava
anch'egli a Gerusalemme.

Gesù davanti a Erode
[8]Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava
vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo
fatto da lui. [9]Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose
nulla. [10]C'erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano
con insistenza. [11]Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo
schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato. [12]In
quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c'era stata
inimicizia tra loro.
Gesù di nuovo davanti a Pilato
[13]Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo, [14]disse:
«Mi avete portato quest'uomo come sobillatore del popolo; ecco, l'ho
esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di
cui lo accusate; [15]e neanche Erode, infatti ce l'ha rimandato. Ecco, egli
non ha fatto nulla che meriti la morte. [16]Perciò, dopo averlo severamente
castigato, lo rilascerò». [17]. [18]Ma essi si misero a gridare tutti
insieme: «A morte costui! Dacci libero Barabba!». [19]Questi era stato messo
in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio.
[20]Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù. [21]Ma essi
urlavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!». [22]Ed egli, per la terza volta,
disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che
meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò». [23]Essi
però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro
grida crescevano. [24]Pilato allora decise che la loro richiesta fosse
eseguita. [25]Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e
omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà.

Sulla via del Calvario
[26]Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva
dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù.
[27]Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto
e facevano lamenti su di lui. [28]Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse:
«Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e
sui vostri figli. [29]Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le
sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno
allattato.
[30]Allora cominceranno a dire ai monti:

Cadete su di noi!

e ai colli:

Copriteci!

[31]Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?».

[32]Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere
giustiziati.

La crocifissione
[33]Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due
malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. [34]Gesù diceva: «Padre,
perdonali, perché non sanno quello che fanno».
Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte.

Gesù in croce deriso e oltraggiato
[35]Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha
salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto».
[36]Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli
dell'aceto, e dicevano: [37]«Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso».
[38]C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.
Il "buon ladrone"
[39]Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il
Cristo? Salva te stesso e anche noi!». [40]Ma l'altro lo rimproverava:
«Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? [41]Noi
giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece
non ha fatto nulla di male». [42]E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando
entrerai nel tuo regno». [43]Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con
me nel paradiso».
La morte di Gesù
[44]Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta
la terra fino alle tre del pomeriggio. [45]Il velo del tempio si squarciò
nel mezzo. [46]Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani
consegno il mio spirito». Detto questo spirò.
Dopo la morte di Gesù
[47]Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: «Veramente
quest'uomo era giusto». [48]Anche tutte le folle che erano accorse a questo
spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi
il petto. [49]Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne
che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti.
La sepoltura
[50]C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e
giusta. [51]Non aveva aderito alla decisione e all'operato degli altri. Egli
era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. [52]Si
presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. [53]Lo calò dalla croce, lo
avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella
quale nessuno era stato ancora deposto. [54]Era il giorno della parascève e
gia splendevano le luci del sabato. [55]Le donne che erano venute con Gesù
dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato
deposto il corpo di Gesù, [56]poi tornarono indietro e prepararono aromi e
oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il
comandamento.
Luca - Capitolo 24

VII. DOPO LA RISURREZIONE
La tomba vuota. Messaggio dell'angelo
[1]Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba,
portando con sé gli aromi che avevano preparato. [2]Trovarono la pietra
rotolata via dal sepolcro; [3]ma, entrate, non trovarono il corpo del
Signore Gesù. [4]Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire
vicino a loro in vesti sfolgoranti. [5]Essendosi le donne impaurite e avendo
chinato il volto a terra, essi dissero loro: «Perché cercate tra i morti
colui che è vivo? [6]Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò
quando era ancora in Galilea, [7]dicendo che bisognava che il Figlio
dell'uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e
risuscitasse il terzo giorno». [8]Ed esse si ricordarono delle sue parole.
Gli apostoli rifiutano di credere alle chiacchiere delle donne
[9]E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti
gli altri. [10]Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le
altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli. [11]Quelle parole
parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse.
Pietro alla tomba
[12]Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E
tornò a casa pieno di stupore per l'accaduto.
I discepoli di Emmaus
[13]Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un
villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, [14]e
conversavano di tutto quello che era accaduto. [15]Mentre discorrevano e
discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. [16]Ma
i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. [17]Ed egli disse loro: «Che
sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si
fermarono, col volto triste; [18]uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu
solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto
in questi giorni?». [19]Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che
riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti
a Dio e a tutto il popolo; [20]come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo
hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso.
[21]Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son
passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. [22]Ma alcune donne,
delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro [23]e non
avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una
visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. [24]Alcuni dei nostri
sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui
non l'hanno visto».
[25]Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola
dei profeti! [26]Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze
per entrare nella sua gloria?». [27]E cominciando da Mosè e da tutti i
profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
[28]Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se
dovesse andare più lontano. [29]Ma essi insistettero: «Resta con noi perché
si fa sera e il giorno gia volge al declino». Egli entrò per rimanere con
loro. [30]Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione,
lo spezzò e lo diede loro. [31]Allora si aprirono loro gli occhi e lo
riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. [32]Ed essi si dissero l'un
l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi
lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». [33]E partirono
senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli
Undici e gli altri che erano con loro, [34]i quali dicevano: «Davvero il
Signore è risorto ed è apparso a Simone». [35]Essi poi riferirono ciò che
era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il
pane.

Gesù appare agli apostoli
[36]Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a
loro e disse: «Pace a voi!». [37]Stupiti e spaventati credevano di vedere un
fantasma. [38]Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi
nel vostro cuore? [39]Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!
Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io
ho». [40]Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. [41]Ma poiché per la
grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui
qualche cosa da mangiare?». [42]Gli offrirono una porzione di pesce
arrostito; [43]egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Ultime istruzioni agli apostoli
[44]Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con
voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di
Mosè, nei Profeti e nei Salmi». [45]Allora aprì loro la mente
all'intelligenza delle Scritture e disse: [46]«Così sta scritto: il Cristo
dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno [47]e nel suo nome
saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati,
cominciando da Gerusalemme. [48]Di questo voi siete testimoni. [49]E io
manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in
città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto».
L'ascensione
[50]Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse.
[51]Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo.
[52]Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia;
[53]e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

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