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LA RIVOLUZIONE FRANCESE

RIVOLUZIONE FRANCESE - CAUSE - CRONOLOGIA DATE
 
 
 

La Rivoluzione Francese è caratterizzata dall''insieme dei movimenti politici e delle trasformazioni istituzionali e sociali che in Francia, nel periodo tra il 1789 e il 1799, misero fine all' ancien régime (espressione francese: vecchio regime coniata dai rivoluzionari francesi per connotare in senso negativo il sistema politico e socioeconomico della Francia prerivoluzionaria, contrapponendolo al "nuovo" regime nato con la rivoluzione. La definizione di ancien régime fu estesa poi all'intera società europea dei secc. XVI-XVIII. Benché di ancien régime si parlasse già nel 1788 in un documento nobiliare del Beaujolais, dal 1790 l'espressione cominciò a essere diffusa tra gli uomini dell'Assemblea Costituente. Fin dalle origini emerse una triplice accezione del termine: politica, sociale ed economica. ) abbattendo la monarchia assoluta (forma di regime politico nella quale l'autorità sovrana esercita il potere senza dipendere o venire controllata da altre istanze, superiori o inferiori. Ciò non significa però che il detentore del potere, definito peculiarmente legibus solutus - sciolto dalle leggi -, sia del tutto privo di limiti alle proprie decisioni. Rimangono infatti per lui vincolanti sia le regole fondamentali consuetudinarie del regno, sia la legge naturale e quella divina. La specificità dell'assolutismo, che lo rende diverso da una dittatura o da una tirannide, può essere colta solo prestando attenzione a una forma storicamente determinata di organizzazione del potere: quella dei moderni Stati monarchici europei dal sec. XV al XVII. Paradossalmente, il termine assolutismo sorse tra la fine del '700 e la prima metà dell'800, proprio nel momento in cui il fenomeno corrispondente si esaurì con la rivoluzione francese. Il vocabolo intendeva definire gli aspetti negativi del potere monarchico illimitato. Meno agevole è identificare l'origine dei regimi assolutistici, anticipazioni dei quali potrebbero essere individuate già tra il sec. XIII e il XV. Per certo l'età peculiare dell'assolutismo va collocata tra il sec. XVI e il XVIII, con lo sviluppo delle grandi monarchie nazionali europee (sebbene esistessero talvolta notevoli differenze tra gli assolutismi francese, inglese e tedesco). Sebbene non si usasse direttamente la parola assolutismo questa politica venne anche espressa in termini teorici da pensatori quali Jean Bodin e Thomas Hobbes. Il fatto comune di queste esperienze storiche fu la tendenza dei sovrani a concentrare nella propria persona tutti i poteri statali, anche se con forme e modalità operative diverse (l'assolutismo di Luigi XIV di Francia fu fondato sul diritto divino, mentre quello di Federico II di Prussia fu ispirato ai princìpi illuministici). Altri aspetti salienti dell'assolutismo si manifestarono come tendenze di lungo periodo. Tale fu l'emancipazione definitiva degli Stati (o delle monarchie) dai poteri "universali", come l'impero e il papato, connessa con il processo di separazione della politica dalla teologia e dalla religione. Un altro esito dell'assolutismo fu l'avvento definitivo di una burocrazia e di un'amministrazione unitarie, che tesero a ridurre al minimo la sfera d'azione e l'autonomia degli organi locali e la loro volontà di concorrere alla politica centrale. La funzione legislativa fu avocata allo Stato, realizzando un passo decisivo verso l'unificazione del diritto (creatura del re, e quindi sempre riformabile) e la soppressione delle consuetudini e dei vincoli tradizionali. Si affermò un esercito di tipo moderno, permanente e con ordinamento uniforme. Vi fu la tendenza a sottomettere le Chiese nazionali - anche se non senza contrasti - al potere sovrano dello Stato (gallicanesimo francese o Chiese riformate di Stato tedesche). Si attenuò progressivamente il sistema feudale, e l'aristocrazia terriera fu sostituita da una nuova nobiltà , senza tradizioni ed elevata a tale rango dal favore del monarca. Strettamente collegato a queste trasformazioni fu il continuo aumento di importanza della ricchezza monetaria e mobiliare. Per molti versi e con non poche contraddizioni, infine, l'assolutismo funse da "incubatrice" per la formazione del nazionalismo: il consenso e la coesione di genti anche di etnie diverse attorno alla figura di un sovrano preparano il manifestarsi di un sentimento nazionale che verrà alla ribalta, con modalità clamorose e opposte alla visione assolutista, nella rivoluzione francese. Emblematica al riguardo fu l'esperienza unificatrice che proprio la Francia visse sotto il regno di Luigi XIV. Questa politica di razionalizzazione del potere portò con sé indubbi aspetti moderni. I sovrani illuminati nel '700 compirono, per esempio, opera di straordinaria importanza per la realizzazione di un sistema giuridico uniforme e organico: la riforma del diritto civile iniziata da Maria Teresa d'Austria portò nel 1788 alla pubblicazione di un codice civile generale. E fu giustappunto il periodo dei principi riformatori quello che lasciò segni più evidenti dell'assolutismo nella storia italiana: la Lombardia di Giuseppe II, il Regno di Napoli con Carlo III, la Toscana sotto Pietro Leopoldo furono casi tipici di Stati accentrati, e governati con acume, secondo il modello assolutistico ), gli ordini privilegiati e le strutture feudali del regno. Avvenimento decisivo della storia moderna, la rivoluzione francese si presenta come un fenomeno dai caratteri originali, benché esternamente inquadrabile nel contesto generale di crisi economiche, sociali e politiche che agitarono il mondo occidentale di fine sec. XVIII. Già da tempo un diffuso spirito di riforma (a partire dalle idee illuministe) aveva posto il problema di un superamento dei privilegi e dei limiti dell'assolutismo. Questa esigenza sfociò in un movimento rivoluzionario, caratterizzato da programmi vieppiù radicali e metodi spesso violenti, sulla spinta, tra il 1788 e il 1789, di fattori contingenti quali l'insolubilità della crisi finanziaria (il bilancio statale del 1788, a fronte dei 503 milioni di entrata, registrava 629 milioni di spesa) e il concretarsi della crisi economica in penuria alimentare e aumento dei prezzi dei cereali, provocati dal cattivo raccolto del secondo semestre 1788. DAL 1787 AL 1792 Unica soluzione alla crisi finanziaria sarebbe stata l'estensione del carico fiscale alle proprietà ecclesiastiche e nobiliari, fino ad allora esenti da imposte. Fu questa la proposta del controllore delle finanze Calonne all'Assemblea dei Notabili riunita nel febbraio 1787; ma tanto quest'ultima che il parlamento di Parigi vi si opposero, attribuendo il diritto alla decisione agli Stati Generali del regno (la tradizionale assemblea rappresentativa dei tre ordini non più riunita dal 1614), che il successore di Calonne, Loménie de Brienne, fu infine costretto a convocare (VIII.1788) per il 1°.V.1789. L'annuncio aprì un fervido periodo di mobilitazione civile, con la redazione di molteplici cahiers des doléances (raccolte di rimostranze), con le richieste dei ceti e delle città al governo. Crebbe anche la consapevolezza dei non privilegiati (il terzo stato) di avere un ruolo ulteriore rispetto all'opposizione aristocratica alla monarchia. Ottenuto il raddoppio dei rappresentanti, ritrovatisi alla seduta inaugurale degli Stati Generali a Versailles (5.V.1789) in 578, contro 291 del clero e 270 della nobiltà , e non essendo riusciti a ottenere la concessione del voto per testa (e non per ordine, come da tradizione), i deputati del terzo stato si proclamarono Assemblea Nazionale (17.VI.1789) e giurarono di non sciogliersi prima di avere dato alla Francia una costituzione (giuramento della Pallacorda, 20.VI). A malincuore il re dovette ordinare a nobili ed ecclesiastici di unirsi all'assemblea, che il 9.VII si proclamò Assemblea Nazionale Costituente. Ma la reazione della corte (licenziamento di Necker, concentramento di truppe intorno a Parigi) provocò l'insurrezione popolare parigina del 14.VII.1789, conclusasi con la presa della Bastiglia (il carcere simbolo dell'assolutismo monarchico) e la creazione di una municipalità rivoluzionaria e di una milizia cittadina volontaria (la Guardia Nazionale). Nelle settimane successive, sotto la spinta delle varie insurrezioni che da Parigi si propagavano alle campagne, la Costituente approvò una serie di radicali provvedimenti: la soppressione del regime feudale (4.VIII), dei privilegi di Stato e del pagamento della decima ; la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (26.VIII), che proclamava le libertà personali e civili, l'uguaglianza giuridica, l'inviolabilità della proprietà privata, l'indipendenza della magistratura; l'esproprio e la vendita dei beni ecclesiastici, trasformati in "beni nazionali" (2.XI), che posero le premesse di un fortissimo ampliamento della proprietà contadina. A una generale riorganizzazione amministrativa del territorio nazionale, suddiviso in 83 dipartimenti (II.1790), seguì la riforma religiosa (Costituzione civile del clero , 12.VII) e l'obbligo per gli ecclesiastici di prestare il giuramento civico: la conseguente condanna di Pio VI provocò una spaccatura tra preti "costituzionali" e "refrattari" al giuramento. Queste riforme e quelle successive, nel complesso favorevoli ai ceti abbienti moderati (soppressione delle corporazioni e divieto di associazione e sciopero per gli operai, legge Le Chapelier, III.1791), furono rese possibili dall'opera di mediazione svolta tra la Costituente e la corte in ispecie dal marchese di La Fayette, da Bailly e G. Mirabeau. L'instabile equilibrio creatosi si ruppe però quando Luigi XVI , contrario allo smantellamento dell'ancien régime, si fece indurre a una fuga clandestina nel tentativo di porsi sotto la protezione di truppe fedeli, d'accordo con l'imperatore Leopoldo II d'Asburgo. Bloccato a Varennes con la famiglia reale (20.VI.1791), fu ricondotto a Parigi e sospeso dalle sue funzioni, mentre nel paese cresceva un movimento repubblicano egemonizzato dal club dei cordiglieri di J.-P. Marat, L. Desmoulins e G. Danton. Il 13.IX.1791 il re dovette sanzionare la costituzione votata dalla Costituente, che gli riservava il potere esecutivo e il diritto di veto e attribuiva il potere legislativo a un'assemblea eletta a suffragio ristretto in base al censo, inaugurando così una monarchia costituzionale. Stretti fra gli intrighi della corte con le potenze straniere e le istanze rivoluzionarie dei club politici più radicali (cordiglieri e giacobini), i deputati girondini (moderati) pensarono di risolvere la crisi politica e finanziaria coagulando l'unità nazionale in una guerra contro le monarchie assolute d'Europa: il 20.IV.1792 la Francia dichiarò guerra agli Asburgo, alleati della Prussia. L'ostruzionismo del re ai decreti dell'Assemblea Legislativa e l'invasione austro-prussiana della Francia innescarono presto una relazione sempre più stretta tra la "guerra rivoluzionaria" e la radicalizzazione politica interna, che avrebbe portato infine al potere i gruppi politici più estremisti. DAL 1792 AL 1794 Il rifiuto di Luigi XVI di ratificare lo scioglimento della sua guardia personale e la creazione di un'armata volontaria scatenarono la reazione violenta del popolo parigino, che nella "giornata rivoluzionaria" del 20.VI.1792 invase le Tuileries e costrinse il sovrano a piegarsi. Il Manifesto del duca di Brunswick (25.VII), comandante delle truppe austro-prussiane, con le sue minacce di distruggere Parigi in caso di oltraggio alla famiglia reale, contribuì a screditare la monarchia: una nuova sollevazione popolare (10.VIII), diretta da cordiglieri e giacobini, generò a Parigi una Comune insurrezionale, nuovo centro politico del paese. Un secondo assalto alle Tuileries fece incarcerare la famiglia reale (12-13.VIII). L'avanzata nemica, la crisi economica e l'infuocata campagna politica dei più accesi rivoluzionari (Marat in testa), crearono un clima di paura e sospetto che portò alle stragi del 5-6.IX di nobili e detenuti controrivoluzionari e alla creazione di un Tribunale rivoluzionario. Venne eletta a suffragio universale una nuova assemblea, la Convenzione Nazionale, che dichiarò decaduta la monarchia e proclamò la repubblica (21-22.IX.1792). Due giorni prima il generale Charles Dumouriez era riuscito a fermare i prussiani a Valmy. Durante il processo a Luigi XVI, accusato di tradimento, la Montagna (la fazione politica più radicale formata da giacobini) ebbe il sopravvento e ottenne la condanna a morte del re. Le gravi sconfitte militari inflitte dalla prima coalizione delle potenze europee (II.1793), il tradimento del generale Dumouriez e lo scoppio di una vasta insurrezione controrivoluzionaria tra la popolazione della Vandea (11.III), ostile alla leva di massa decretata dalla Convenzione, segnarono l'ulteriore ascesa dei montagnardi, guidati da G. Danton e M. Robespierre e forti dell'appoggio degli strati popolari parigini, i "sanculotti", portatori di istanze democratiche radicali. Il 6.IV.1793 fu creato un Comitato di Salute Pubblica (dominato fino a luglio da Danton, poi da Robespierre), che decretò il calmiere sul prezzo dei grani e delle farine richiesto dai sanculotti. I girondini vennero proscritti, molti di essi giustiziati, fu instaurato un regime dittatoriale che sottopose a strettissimo controllo ogni settore dell'amministrazione, dell'esercito e della vita pubblica: il 23.VIII fu proclamata la leva in massa e il 5.IX si decise di "mettere il Terrore all'ordine del giorno" fino alla eliminazione dei nemici interni ed esterni della repubblica. Mentre L. Carnot organizzava le armate per la difesa, sul piano interno la Legge sui sospetti (17.IX) abilitava il Tribunale rivoluzionario a condannare a morte su semplice base indiziaria. Intanto la Convenzione approvava importanti misure come l'istruzione elementare obbligatoria e gratuita, l'abolizione della schiavitù nelle colonie, il maximum dei prezzi dei generi di prima necessità e dei salari, l'adozione del sistema metrico decimale. Contro le richieste di attenuare il regime del Terrore, Robespierre reagì facendo giustiziare sia gli esponenti dell'ala più radicale che faceva capo a J.R. Hébert (III.1794), sia gli "indulgenti" come Danton e Desmoulins (IV.1794). L'opposizione a Robespierre in seno alla Convenzione e allo stesso Comitato divenne maggioritaria solo dopo che il leader giacobino fece inasprire la Legge sui sospetti estendendola ai parlamentari accusati di corruzione, proprio quando la grande vittoria francese di Fleurus (26.VI) avrebbe dovuto allentare la tensione. Il 27.VII.1794 (9 termidoro anno II, secondo il calendario rivoluzionario) i deputati in pericolo si coalizzarono con alcune figure di spicco del Terrore (J. Fouché, P. Barras) e fecero arrestare e ghigliottinare Robespierre, il suo più stretto collaboratore Saint Just , e numerosi seguaci. DAL 1794 AL 1799 I termidoriani e gli ex girondini rimasero al potere anche dopo lo scioglimento della Convenzione e la creazione di un nuovo regime repubblicano (costituzione dell'anno III, 1795) detto Direttorio, dall'organo a cui era affidato il potere esecutivo. Tale regime, sostenuto dalle forze moderate e borghesi della rivoluzione (proprietari, finanzieri, fornitori dell'esercito e speculatori, imprenditori) e dall'appoggio di alcuni generali, per sopravvivere dovette stroncare l'opposizione sia dei monarchici (dispersi da Napoleone Bonaparte il 5.X.1795), sia dei superstiti sanculotti e montagnardi (Congiura degli Eguali di Babeuf, 1796). Caratterizzato sul piano interno da una forte instabilità istituzionale (colpi di Stato del 4.IX.1797, 11.V.1798, 18.VI.1799), sul piano internazionale il Direttorio estese, attraverso una serie di fortunate campagne militari, la rivoluzione in Europa, creando un sistema di Stati satelliti della Francia (le "repubbliche sorelle" Batava, 1795; Cispadana, Ligure, Cisalpina, Elvetica, Romana, Partenopea, 1796-99). Proprio il crollo di tali repubbliche, provocato dall'offensiva di una seconda coalizione antifrancese (1798) e dal sostanziale fallimento della spedizione di Bonaparte in Egitto (1798-99), si ripercosse però all'interno. Il colpo di Stato del 18 brumaio (9.XI.1799) abbatté il Direttorio, consegnando la Repubblica francese nelle mani di Napoleone Bonaparte attraverso l'istituzione del Consolato e, di fatto, ponendo fine alla rivoluzione.

 
1774 Ascesa al Trono di Luigi XVI
1774-1776 Turgot cerca di risanare le finanze Statali
1777-1780 Necker assume la Direzione delle Finanze
1781 Necker ardisce pubblica Compte Rendu, e rivela il dissesto le spese folli e gli incredibili sprechi della Corte. E' costretto a dimettersi.
1783-1787 Calonne prende il posto del Necker senza successo
1788 Carestia-Richiamo del Necker - Convocazione Stati Generali
1789 Gennaio Elezioni dei Deputati degli Stati Generali
5 Maggio Seduta inaugurale degli Stati Generali
17 Giugno Formazione dell'Assemblea Nazionale
20 Giugno Giuramento della Pallacorda
9 Luglio I deputati dei 3 Ordini si costituiscono in Assemblea Nazionale Costituente
12 Luglio Desmoulins accende la " miccia" della rivoluzione
14 Luglio Presa della Bastiglia - Istituzione della Guardia Nazionale
4 Agosto Abolizione dei diritti feudali
26 Agosto Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino
5-6 Ottobre Marcia su Versailles - Il Re si trasferisce a Parigi
2 Novembre I Beni Ecclesiastici sono dichiarati Proprietà Nazionale
Novembre Nascono i Giacobini
1790 Febbraio Riforma delle Amministrazioni Locali
1 Aprile Reso di pubblico dominio il "Libretto rosso" - Le spese folli della corte.
Aprile Fondazione dei Cordiglieri
12 Luglio Approvazione della Costituzione Civile del Clero
1791 20-21 Giugno Fuga di Varennes
13-16 Luglio Reintegrazione del Re nelle sue funzioni-Fondazioni dei Foglianti dai Giacobini
17 Luglio Strage del Campo di Marte
27 Agosto Dichiarazione di Pillnitz
3 Settembre Approvazione della Costituzione
1 Ottobre Assemblea Legislativa
31 Ottobre-9 Nov. Decreti contro gli Aristocratici emigrati
1792 20 Aprile Dichiarazione di Guerra all'Austria, Prussia e Regno di Sardegna
27-28 Aprile Prime sconfitte Francesi alla Frontiera Belga
27 Maggio Decreto di deportazione dei Preti Refrattari
25 Luglio Il Duca di Brunswick minaccia la distruzione di Parigi in caso di offesa al Re
10 Agosto Municipalità Rivoluzionaria in Parigi-Sospensione ed arresto del Re-Convocazione della Convenzione-Istituzione del Suffragio Universale
Agosto-Sett. Stragi di Settembre
20 Settembre Vittoria Francese a Valmy - Insediamento della Convenzione
21 Settembre Abolizione della Monarchia
22 Settembre Anno I della Repubblica
Settembre-Nov. Vittorie Francesi-Occupazione del Belgio
1793 21 Gennaio Esecuzione di Luigi XVI
Febbraio-Marzo Dichiarazione di Guerra all'Olanda ed all'Inghilterra - I Coalizione anti-Francese (fine 1797)
10 Marzo Tribunale Speciale Rivoluzionario
Marzo Sconfitte militari - La Vandea insorge
6 Aprile Comitato di Salute Pubblica
2 Giugno Assedio della Convenzione-Accusa ai Girondini - Egemonia Montagnarda
3 Giugno Legge sulla vendita dei beni Nazionali - Approvazione della Costituzione dell'Anno Prima
Giugno-Agosto Rivolta Federalista
28 Luglio Robespierre entra a far parte del Comitato di Salute Pubblica
23 Agosto Leva in massa dei cittadini
Settembre Il Terrore
17 Settembre Legge sui sospetti
29 Settembre Istituzione del maximum dei prezzi e dei salari
16 Ottobre Esecuzione della Regina Maria Antonietta
Ottobre-Dic. Vittoria sui Nemici della Rivoluzione
Novembre Campagna di scristianizzazione e nuovo Calendario
1794 4 Febbraio Abolizione della Schiavitù nelle Colonie
24 Marzo Esecuzione di Hèbert e dei suoi Compagni
5 Aprile Esecuzione di Danton e degli Indulgenti
10 Giugno Inizia il "Grande Terrore"
26 Giugno Sconfitta degli Austriaci
27 Luglio Colpo di Stato-Caduta dei Montagnardi - Arresto ed esecuzione dei Robespierristi
24 Agosto Riorganizzazione del Governo
Settembre-Dic. Si scatena il "Terrore Bianco"
12 Novembre Soppressione del Club dei Giacobini
24 Dicembre Abolizione del maximum
1795 Gennaio Riconquista dell'Olanda - Proclamazione della Repubblica Batava
1-2 Aprile Tentativo di insurrezione popolare
Aprile Trattato di pace con la Prussia
20-23 Maggio Fallisce l'ultimo tentativo di insurrezione popolare
Luglio Trattato di Basilea - Pace con la Spagna
22 Agosto Costituzione dell'Anno III
5 Ottobre Fallita l'insurrezione Realista contro i Termidoriani
26 Ottobre Elezione del nuovo Direttorio Esecutivo
1796 Marzo Inizio dell'offensiva Francese contro l'Austria-Campagna d'Italia di Napoleone
Aprile Napoleone firma l'armistizio di Cherasco con Vittorio Amedeo III
Maggio Sconfitta degli Austriaci a Lodi da parte di Napoleone
Novembre Napoleone sconfigge gli Austriaci ad Arcore (S. Marino)
1797 Gennaio Vittoria Napoleonica a Rivoli
Febbraio Napoleone costringe Pio VI alla Pace di Tolentino
Marzo-Aprile Napoleone penetra in Austria - A Leuben firma i preliminari di pace tra Francia ed Austria
4 Settembre A Parigi il Direttorio attua con l'appoggio di  Napoleone un Colpo di Stato anti-Monarchico
17 Ottobre Trattato di Campoformio: l'Austria cede la Lombardia alla Francia ed ottiene il Veneto
1798 Febbraio I Francesi occupano Roma
Agosto II Coalizione anti-Francese
1799 Febbraio I Francesi occupano il Piemonte
Marzo I Francesi occupano la Toscana
Aprile Austriaci e Russi contrattaccano in Italia ed i Francesi sono sconfitti a Cassano d'Adda
9 Novembre Colpo di Stato Militare in Francia - Inizia il potere personale di Napoleone
Dicembre Napoleone diviene Primo Console
1801 Febbraio Trattato di Louneville tra Francia ed Austria-Piemonte annesso alla Francia
Luglio Concordato di Napoleone con la Santa Sede
1802 Gennaio Napoleone assume la Presidenza della neo-Repubblica Italiana
Marzo Pace di Amiens tra Francia ed Inghilterra
Luglio Napoleone proclamato Console a vita
1803 Marzo Si riaccende il conflitto Francia-Inghilterra
1804 Marzo Viene promulgato il Codice Civile Napoleonico dei Francesi
Maggio Trasformazione in Impero della Repubblica Francese
1805 Marzo Napoleone cinge la Corona Ferrea
Giugno La Repubblica Ligure è annessa alla Francia
Agosto Formazione della III Coalizione anti-Francese
Ottobre A Trafalgar H. Nelson distrugge la flotta Franco-Spagnola
1806 Febbraio-Marzo I Francesi occupano il Regno di Napoli
1807 Luglio Trattato di Tilsit tra Francia, Russia e Prussia
Ottobre-Nov. Francesi e Spagnoli occupano il Portogallo
1809 Aprile Si riaccende il conflitto con l'Austria
Luglio Pio VII viene condotto prigioniero in Francia
Ottobre Pace di Schönbrunn tra Francia ed Austria
1810 Aprile Matrimonio tra Napoleone Bonaparte e Maria Luisa d'Asburgo
1812 Febbraio-Marzo Prussia ed Austria stipulano Trattati di Alleanza con la Francia
Giugno Campagna di Russia di Napoleone
1813 Giugno Definitivo ritiro dei Francesi dalla Spagna
16-18 Ottobre Gli Eserciti Alleati distruggono Napoleone a Lipsia
Ottobre-Dic. Crolla il Sistema Napoleonico in Europa - Gli eserciti della Coalizione attaccano la Francia
1814 Gennaio-Marzo Napoleone contrasta inutilmente gli eserciti invasori
31 Marzo Prussiani e Russi entrano a Parigi
6 Aprile Abdicazione di Napoleone
Maggio Restaurata la Monarchia in Francia con Luigi XVIII - Pio VII torna a Roma
Novembre Si apre il Congresso di Vienna
1815 Marzo Napoleone fuggito dall'Isola d'Elba viaggia verso Cannes ed entra trionfante in Parigi
18 Giugno Definitiva sconfitta di Napoleone a Waterloo
21 Giugno Napoleone abdica per la seconda volta

 

 
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